Deluxe Edition 18: PK – L’orizzonte degli eventi

28 APR 2018
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Non è semplice parlare de L'orizzonte degli eventi. Non si tratta di una semplice storia singola, ma del tassello finale di una serie – PK2 – interrotta bruscamente nel 2002, e i cui fili sono stati riannodati, con pazienza e fatica, a partire dal 2014 e il ritorno di PK ad opera di Artibani e Pastrovicchio con Potere e Potenza. L'uscita in Limited De Luxe chiude il cerchio, e mette la momentanea parola fine al ciclo, che potremmo definire “classico”, di PKNE.
Artibani prende le varie storyline del passato – Korinna, Juniper, Serifa – aggiunge le sue novità – Custode, tuta, il muscolare Moldrock – in cinque puntate conclude la vicenda. Diciamolo subito: rispetto alla pochezza del Marchio di Moldrock, L'orizzonte degli eventi è un bel passo avanti. La trama è infatti vivace, ben ritmata, emozionante e spiritosa. Il conflitto famigliare di Everett viene tutto sommato ben presentato, e c'è il giusto mix di vecchio e nuovo. Non possiamo però dire che la storia sia particolarmente inventiva. Non nascondiamo che la sceneggiatura scorra con il pilota automatico e, a volte, con il freno a mano tirato. La presenza del Razziatore è alquanto pretestuosa, Paperinik non appare mai fondamentale, mentre il ritorno di Uno si rivela, purtroppo, piuttosto incolore. Per certi versi, sembra tutto un po' ingessato e poco spontaneo.
Pastrovicchio realizza un ottimo lavoro, tra immani architetture spaziali e ciclopiche vignette, supportato alla grande dai colori di Monteduro. Riguardo all'edizione in volume, solo due paginette ridotte all'osso, che però presentano gli sforzi di Artibani nel far quadrare i conti della continuity.
Rispetto alle premesse, non neghiamo di essere un poco delusi, specie in un certo senso di revisione del personaggio di Everett e dei suoi rapporti con Moldrock, fin troppo presente. Ma comunque promuoviamo l'operazione, perché si dimostra rispettosa del lettore e, in fondo, anche dei personaggi. Il capitolo migliore resta comunque Potere e Potenza, ma in generale il risultato è buono. Da un punto di vista editoriale, invece, il volume è semplicemente scarno.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.