Paperinik 18

05 GIU 2018
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (8 voti) Esegui il login per votare!

Il numero 18 di Paperinik sembra segnare un ufficiale passaggio alla produzione straniera, almeno per quanto riguarda la parte inedita del libretto. Già la copertina, disegnata come sempre dal grande Andrea Freccero, mostra il papero mascherato dotato del “guanto” elettronico che in Nordeuropa fa le veci dello scudo extratransformer nostrano. E voltando pagina, è da tale area geografica che arrivano le storie inedite dell’albo (due avventure, ma molto brevi, proposte una di seguito all’altra). La prima Un vero eroe, è interessante soprattutto per i disegni del Maestro Giorgio Cavazzano – ormai presenza rara sulle testate italiane – che crea atmosfere decisamente oscure e inquietanti, grazie anche alla sceneggiatura di Peter Snejbjerg il quale contribuisce decisamente al clima della storia. Sia pure leggermente penalizzata da una traduzione non molto fedele.
L’altra inedita, Incontri galattici, di Andreas Phil e del nostro Fabrizio Petrossi, è invece decisamente più scanzonata e quasi inconcludente, dato che la trama è pressoché inesistente. Piacevoli, comunque, i disegni di Petrossi con uno stile che ai nostri occhi è davvero originale.
Per quanto riguarda la scelta delle ristampe, valgono sostanzialmente le considerazioni dello scorso numero: ottime storie, ma prese a piene mani da numeri recenti di Paperinik Appgrade, e a loro volta da Topolino molto recenti. Questo finisce per disincentivare l’acquisto da parte di chi ha seguito tali testate nel recente passato.
Per gli altri, invece, l’indice è ottimo. Si comincia con un ottimo Faccini, che in Una notte con Paperinik mette in scena una divertente commedia con protagonisti Paperino – nelle vesti del suo alter ego – e il cugino Paperoga, messosi in testa di voler scrivere un libro sul papero mascherato. Segue la più recente delle storie proposte nel numero, Il mistero dell'E.D.M., di Secchi e condita dai magistrali disegni di Mangiatordi. Si tratta di una storia tipica dello stile dello sceneggiatore, dunque con molti riferimenti ad attualità e moda, e può piacere come far storcere un po’ il naso a chi invece non apprezza l’invasività di questi aspetti. È dedicata all’attualità – dell’epoca – anche I magici furti, di Ambrosio e Perina, storia dedicata al mago della TV Casanova – qui Papernova – che indossa le vesti di supereroe magico al fianco di Paperinik. Benché si tratti di una storia a fini “promozionali” (se così vogliamo definire lo scambio di notorietà tra Topolino e i “vip”) e tra l’altro estrapolata dal suo contesto (fu pubblicata per la prima volta ben 10 anni fa) è un’avventura davvero piacevole e ricca di colpi di scena con una buona suspance.
Tono più leggero per La suggestione televisiva, che tratta il mondo dei sedicenti professionisti della tv abbinato con la variante più pasticciona del papero mascherato. Proseguendo ci si imbatte in una storia scritta da Savino e disegnata dall’”altro” Pastrovicchio (Alessandro), che mette in scena nientemeno che un’avventura ferroviaria con tanto di smascheramento del protagonista (come del resto lascia intuire il titolo: Paperinik smascherato). Segue un’ottima prova di Salvagnini su disegni di Gervasio, Rapinatore per forza, che vede i Bassotti tentare di sfruttare Paperino costringendolo a indossare – sapessero… – il costume di Paperinik. Infine, L'ospite (s)gradito, della coppia al femminile Lepera-Molinari, che mette in scena lo stereotipo dell’ospite snob e distaccato. Quest’ultima storia viene inserita nella sezione guest, ma tale scelta appare decisamente incomprensibile dato che non ha assolutamente nessuno specificità, e la stessa esistenza di questa sezione sembra ormai senza senso.

Autore dell'articolo: MiTo