Le imperdibili

03 LUG 2018

Introduzione

Le Imperdibili esordisce in edicola nel maggio 2002, ennesima metamorfosi di una lunga serie di rimaneggiamenti subiti dalla storica testata Almanacco Topolino, edita da Arnoldo Mondadori Editore a partire dal 1957 e a sua volta continuazione della celebre collana Albi d’Oro.

Storia

Immagine promozionale per promuovere la testata, con un efficace slogan che gioca sul passato delle storie.

Nel 1999, la Walt Disney Company Italia decise di riproporre una selezione delle migliori storie apparse nel corso del tempo sulle pagine dell’Almanacco Topolino, riunendole in una pubblicazione a cadenza trimestrale che riprendeva anche il nome della storica testata. Questa nuova collana non godette però di buona fortuna e terminò le pubblicazioni nel dicembre 2001, dopo soli 13 albi.

L’idea continuava peraltro a restare valida, così si decise di riproporre la selezione sotto un’altra veste, ossia quella delle Imperdibili, il cui “motto” era non a caso “le più belle storie di una volta“.

Il formato della nuova testata era leggermente inferiore rispetto a quello del neo-Almanacco (22×15), aumentando tuttavia la foliazione da 192 a 292 pagine e mantenendo un livello di prezzo in linea con la precedente testata (4,50 €, a spese tuttavia della qualità della carta, che restò sempre piuttosto bassa).

Ogni volume si concentrava su di un personaggio, proponendo una selezione di storie legata al soggetto. Il primo numero si apriva con Paperino, ristampando storie di rilievo come “Paperino e l’antidollaròssera“, “Paperino e la violetta Pap” e “Paperino e la gita sulla neve“, quest’ultima ristampata soltanto su Super Almanacco Paperino 34 dopo la sua prima comparsa.

Il numero 8, che per un errore di stampa non presenta il numero sul dorso.

L’impianto grafico della rivista, con la cornice in copertina e la doratura del titolo, rimarcavano l’importanza della testata ed il suo target, composto principalmente da collezionisti. Le copertine sono state quasi sempre illustrate dal grande Marco Rota, il cui tratto “classico” e la già consolidata esperienza come copertinista su Zio Paperone hanno contribuito ad aumentare ulteriormente l’impatto prestigioso della testata, tracciando una sorta di ipotetico fil rouge con il periodico curato da Lidia Cannatella, Luca Boschi ed Alberto Becattini.

Ciononostante, a differenza di altre riviste per collezionisti come ad esempio I Maestri Disney o lo stesso Zio Paperone, le Imperdibili non presentava alcun apparato critico, limitandosi alla ristampa delle sole storie. Nei primi 6 numeri era presente un breve articolo introduttivo sul personaggio scelto (nell’ordine Paperino, Topolino, Zio Paperone, Pippo, Qui, Quo e Qua e ancora Topolino), scritto alternativamente da Gianfranco Cordara o da Gérard Cousseau, che tuttavia si presentava più come un’introduzione generale che come un vero e proprio articolo di commentario.

A partire dal settimo numero, infatti, lo scritto scomparve lasciando il posto ad un indice sviluppato su due pagine anziché su una, con l’aggiunta di alcune vignette ad integrare la parte testuale.
In ogni caso, la testata rimase coerente nei contenuti nel corso pressoché di tutta la sua pubblicazione, confermando la presenza costante di grandi autori come Romano Scarpa, Giorgio Cavazzano, Paul Murry, Luciano Gatto, Giulio Chierchini, Giuseppe Perego e Giovan Battista Carpi.

Una delle copertine realizzate da Luciano Gatto. Si noti la presenza dello “strillo” relativo alla “storia rara”, che spesso si è rivelata solo una storia poco ristampata in precedenza a causa dello scarso interesse…

Immagine promozionale che lancia le copertine realizzate da Luciano Gatto e la presenza dello “strillo” relativo alla “storia rara”.

A partire dal numero 28, la citazione “le più belle storie di una volta” scomparve dalla copertina, per essere sostituita da un logo (che riprendeva la foggia di quello utilizzato nel titolo) informando i lettori della presenza di una storia rara fra le pagine del volume. Si trattò probabilmente di un’operazione effettuata a seguito di un calo nelle vendite, che rinforzava ancor di più il carattere “di nicchia” della pubblicazione, puntando a guadagnare consensi ancor più ampi restando sempre all’interno dell’entourage collezionistico. Le storie riproposte vennero tratte perlopiù dagli Albi d’Oro, trattandosi di storie ristampate poco o affatto, come nel caso di “Topolino e il dottor Orridus“, riproposta soltanto in Albi della rosa/Albi di Topolino.

Purtroppo l’espediente non riuscì a risollevare le sorti della testata in modo definitivo e con il numero 33 del settembre 2007 le Imperdibili terminò la sua avventura editoriale lunga 5 anni.

Pur trattandosi in sostanza di una selezione di storie ristampate, le Imperdibili si era rivelata un progetto meritorio di attenzione, volto a riproporre le opere dei grandi autori disneyani anche ad un pubblico relativamente giovane e formato non soltanto da collezionisti, che aveva la possibilità di accostarsi a questo filone con una spesa relativamente contenuta.
Il bacino restava però in gran parte quello degli appassionati, che probabilmente lamentavano la mancanza di un adeguato impianto critico-analitico, avendo peraltro a disposizione un paragone eccezionale rappresentato da i Maestri Disney.

Probabilmente è stata proprio l’antinomia fra la caratterizzazione ancor più mirata (accentuatasi a partire dal numero 28) e l’assenza di qualsivoglia commentario a causare la chiusura definitiva della testata, ormai non più in grado di far fronte alle aspettative dei lettori più esigenti.

Curiosità

  • Le copertine sono state quasi tutte disegnate da Marco Rota, eccetto quelle del numero 28 (il primo del “nuovo corso”) e dei numeri dal 31 al 33, disegnate da Luciano Gatto.
  • A Topolino e Zio Paperone sono state dedicate ben 9 copertine ciascuno, seguiti da Paperino (8 copertine), Pippo (3), Paperoga (2), Paperinik (1), Qui, Quo e Qua (1).
  • Il numero 8 per un errore di stampa non presenta il numero stampato sul dorso… o forse, considerando che i precedenti numeri erano stampati in bianco, e che il colore di sfondo del numero 8 è bianco, il sospetto che sia stato stampato bianco-su-bianco è forte…

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Le nostre recensioni

NumeroVoto del recensoreVoto medioForumInducks
Le Imperdibili 9 12.3
Le Imperdibili 10 34.0
Le Imperdibili 12 12.3
Le Imperdibili 14 44.3
Le Imperdibili 15 22.8
Le Imperdibili 17 23.0
Le Imperdibili 18 33.7
Le Imperdibili 19 33.7
Le Imperdibili 22 33.7
Le Imperdibili 29 33.0

Autore dell'articolo: TubaMascherata21