The Don Rosa Library – Zio Paperone e Paperino 8

09 LUG 2018
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (17 voti) Esegui il login per votare!

Proseguono i capitoli della $aga di Paperon de’ Paperoni nell’ottavo volume della Don Rosa Library, dove a precedere le storie troviamo un breve editoriale di Lidia Cannatella intitolato “La chiave del successo” dedicato all’ispirazione che Carl Barks ha dato al personaggio di Paperone durante le sue avventure ed a tutti i nomi celebri della nostra storia, che hanno ottenuto successo nei modi più disparati.
Tornando alle storie presenti, questo volume s’inizia con ” Il re di Copper Hill “, un capitolo molto avvincente, ricco di riferimenti barksiani e dove fa il suo esordio Howard Rockerduck in compagnia di suo figlio John D.
Riteniamo interessante come non mai l’articolo introduttivo alla storia, qui Don Rosa racconta come ha voluto introdurre i Rockerduck in questo capitolo della $aga evidenziando la profonda differenza di carattere tra padre e figlio, tra un uomo che si è “fatto da solo” ed un ragazzo nato tra gli agi.
Con ” Il nuovo proprietario del Castello de’ Paperoni”, si torna in Scozia a causa della lettera ricevuta da Paperone – a fine del precedente episodio – dal Clan della sua famiglia, forse uno dei capitoli più “fantastici” della $aga e che lasciano il lettore con il fiato in sospeso per alcune pagine, anche grazie all’ispirazione quasi “cinematografica” del Don che ci regala momenti di grande impatto emotivo.
Ricco di aneddoti e curiosità l’articolo che precede “Il terrore del Transvaal”, a partire dal titolo originale, modificato dall’editore, al famoso “primo” incontro tra Paperone ed uno dei suoi più grandi acerrimi nemici di sempre: Cuordipietra Famedoro. I due futuri paperi più ricchi del mondo affrontano un’avventura tutta da gustare dove i due caratteri dei protagonisti si differenziano immediatamente, da un lato colui che suda sette camicie per trovare l’oro ed all’opposto il suo “gemello” malvagio molto più propenso ad ottenere le sue fortune in modo disonesto.
In chiusura “Il leggendario Papero del deserto d’Australia”, ultima storia di questo volume e che segna una svolta nella vita di Paperone: il destino dell’ultimo del Clan de’ Paperoni era già scritto da tempo immemore, e tuttavia mai egli si sarebbe immaginato di trovarselo svelato mentre scorazzava in un deserto quasi agli antipodi rispetto al castello dei suoi avi, men che meno nel modo burrascoso in cui è avvenuto. Una storia tutta da leggere prima di tuffarci nei prossimi capitoli nientemeno che nel nord, più precisamente nell’ormai famosa regione dello Yukon!
A differenza di tante altre sue storie passate e future, Don Rosa ha voluto arricchire i suoi sfondi con tanti simpatici animali, frutto di lunghi studi e telefonate ad esperti, per rendere ancora più reale l’ambientazione dei paesaggi in cui Paperone vive ed affronta le proprie avventure; questo richiede una lettura attenta e approfondita, inoltre potrete anche trovare – seppur sempre ben nascosto – dei Topolino in diverse vignette.
Con enorme sorpresa, in aggiunta alle copertine del The Rosa Archives, in coda vi è un articolo, a cura di Luca Boschi, dedicato all’omaggio di Marco Rota al Don molto interessante sia per i lettori neofiti che non, corredato anche di alcune copertine tratte dalla collana “Zio Paperone“.
Concludendo, un altro ottimo albo, anche particolarmente ricco di contenuti extra e che merita l’acquisto senza ombra di dubbio.

Autore dell'articolo: Fabio Del Prete

Amo i fumetti e il basket, giro l'Italia ampliando la mia passione e conoscenza sin dal lontano 1985. Coordino le piattaforme social del Papersera, mi diverto ad intervistare gli addetti ai lavori disneyani e talvolta anche a recensire. Mi trovate su YouTube con il "The Fisbio Show".