Topolino 3278

12 SET 2018
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Per continuare le storie che ci avvicinano al compleanno di Topolino, questa settimana si vuole omaggiare la sua storica attività di reporter. Si ritorna, quindi, nei quartieri urbani di Topolinia 20802, con un episodio dal titolo Maratona con contratto scritta proprio da Fausto Vitaliano, uno degli autori della serie, e disegnata da Carlo Limido. Il lettore si trova a metà fra il giallo e la commedia e ne esce una storia leggera, che intrattiene, senza riuscire però ad essere incisiva. Nonostante siano infatti divertenti le gag dei vari personaggi che si ritrovano tutti a correre per le strade della città, da Pippo a Orazio, da Basettoni a Gambadilegno o del tour dei pensionati per i luoghi in ristrutturazione, il lettore non riesce ad appassionarsi troppo al giallo di fondo su cui Topolino sta investigando, perché rimane marginale e viene risolto troppo facilmente. Il finale poi, in cui Topolino è aiutato a scrivere l’articolo non solo da tutti gli amici, ma addirittura da Sgrinfia e Gambadilegno fa risaltare un lato “buonista” dei personaggi (tutti, nessuno escluso) che compare sempre di più fra le pagine del settimanale e che, personalmente, non apprezzo molto.
Un elemento che ritorna infatti subito dopo con Carlo Panaro in Paperino e la fortunissima calamitosa disegnata da Maurizio Amendola. Zio Paperone, vedendo Paperino sbeffeggiato per l’ennesima volta dal cugino Gastone, decide di fargli vivere un periodo fortunato per fargli capire che, in fondo, la sua vita è già bella perché piena degli affetti dei suoi cari e che non ha bisogno della buona sorte per essere un papero felice. Anche in questo caso la trama non è particolarmente originale, in più questo voler a tutti i costi far emergere il lato buono e smielato di Paperone non aiuta.
Risulta, a mio parere, più riuscito l’omaggio che Vito Stabile fa al papero più ricco del mondo in Zio Paperone racconta…il valore di un cent disegnata da Davide Baldoni. In questa storia, lunga solo poche pagine, emergono non solo la tenacia di zio Paperone nell'inseguire un centesimo e il suo legame con le singole monete, tanto forte da fargli ricordare la provenienza di ognuna, ma anche il rapporto con i parenti ed è divertente vedere come Paperino e Paperina si sentano a volte imbarazzati di fronte alla grinta e alle stranezze dello zio.
Divertente, pur senza troppe pretese, anche la breve I Bassotti e l’epopea campagnola (Valentini/Panaro), dove la banda, braccata dalla polizia, nasconde la refurtiva in un campo di melanzane ed entra in contatto con Dinamite Bla. Simpatiche le gag con il misantropo e con il cane il cui punto di forza è proprio la ripetitività con cui vengono proposte.
Continua, infine, la saga dei Whizzkids con il terzo episodio dal titolo Blu sempre su soggetto Munarini, sceneggiatura Stabile e disegni Urbano. Arrivati al terzo episodio, oltre alle perplessità che accompagnano la serie fin dall'inizio, si aggiungono anche un po’ di stanchezza e un principio di noia. La serie sembra protrarsi troppo, senza particolari guizzi e senza che il lettore sia particolarmente coinvolto nelle sorti dei tre paperotti, trasformati in una specie di Power Rangers, tra l’altro poco simpatici.
Anche in questo numero prosegue la Guida di Topolinia ad opera di Blasco Pisapia, che ci porta tra le strade e i grattacieli di Topolinia 20802. Troviamo inoltre un editoriale sul potere della lettura per i ragazzi e un ricordo a Miriam Dubini, collaboratrice della redazione, morta la scorsa estate.

Autore dell'articolo: Carlotta Franceschini

Sono cresciuta prima con la Pimpa, i disegni di Tony Wolf, ma anche e soprattutto Cip e Ciop, e poi leggendo Topolino. Sono appassionata di cinema, amo leggere, ma la mia passione più grande è la montagna e, quando possiamo, io e mio marito Kim saliamo a fare trekking tra le amate Dolomiti. Papersera per me significa fumetti, ma soprattutto amici, è un po’ una famiglia allargata sparsa in tutta Italia..e non solo!