Legendary Collection Extra 26 – I mercoledì di Pippo 4

11 DIC 2020
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Giugno 2018, ottobre 2020: sono addirittura 28 i mesi che hanno separato l’uscita di questo albo dal precedente dedicato a I mercoledì di Pippo. Un intervallo probabilmente da record, considerando che non si tratta di una serie in corso d’opera di cui quindi era necessario attendere la prosecuzione, ma di una pubblicazione conclusasi ormai quasi venti anni fa.

Appare dunque evidente come tale ristampa, nonostante fosse auspicata da un buon numero di appassionati, non abbia ottenuto il riscontro di vendite sperato, rendendo obbligatorio un ripensamento del prodotto. E così, analogamente a quanto accaduto alla gemella Definitive Collection, un’altra testata contenitore si allarga, trasformandosi nella Legendary Collection Extra: volumi dalla foliazione raddoppiata che hanno già consentito di ultimare la ristampa di X-Mickey e che permetteranno di comprimere i tempi necessari alla conclusione della serie. Come già affermato in passato, si tratta di un’operazione lodevole da parte dell’editore, per quanto si fatichi ad immaginare che da una dilatazione così ampia possano arrivare buoni risultati, che comunque ci auguriamo.

Archiviate le considerazioni generali, passiamo ora al contenuto dell’albo. Il restyling si limita appunto all’aumento del numero di pagine, consegnandoci un balenottero di 208 tavole a fumetti. Si intravede quindi una programmazione che dovrebbe portare al completamento di questo ciclo attraverso due ulteriori volumi. Conosciamo già la data di uscita del prossimo: aprile 2021, come annunciato in terza di copertina.

Fra amici ci si conosce bene!

Fra amici ci si conosce bene!

Nel frattempo, la lettura delle sette avventure qui riproposte ci consente di osservare questa saga in una fase in cui ormai tutti i suoi elementi caratteristici possono dirsi assolutamente consolidati, come segnala anche lo stesso ideatore Rudy Salvagnini nel suo blog. Ogni mercoledì, Pippo affronta generi letterari sempre nuovi, vestendo i panni dell’eroe di turno e relegando Topolino al ruolo di spalla, sottoponendolo nella realtà al ruolo di ascoltatore mai troppo entusiasta. Un canovaccio in apparenza sempre uguale, da cui però lo sceneggiatore padovano riesce ad estrarre ogni volta variazioni originali e divertenti. In particolare, i battibecchi fra i due personaggi si configurano come un vero spettacolo nello spettacolo, aumentando la curiosità di leggere gli sviluppi della serie.

Dal punto di vista grafico, il parco disegnatori si espande reclutando nuove forze: la parte del leone in questo volume la fa Giuseppe Dalla Santa, tre volte chiamato all’opera, ma più interessante è il ritorno di Lino Gorlero dopo il breve allontanamento ricordato la volta scorsa. Segnaliamo, infine, la riconferma come copertinista di Emmanuele Baccinelli, autore di una bella illustrazione raffigurante Pippo nei panni di un soldato romano, curiosamente slegata dalle storie ristampate che pure tanti spunti avrebbero offerto.

A qualcuno vengono in mente i meccanismi narrativi di Don Matteo?

Autore dell'articolo: Federico Pavan

Sabaudo di nascita, romano d'adozione e veneto per amore, leggo fumetti da quando ero bambino e non ho ancora smesso! I miei preferiti: Tex, Asterix, Lucky Luke, Corto Maltese, Mafalda… ma Topolino resta il compagno di viaggio più fedele, una passione che mi ha portato a conoscere il Papersera (e a incontrare tanti amici e una splendida sposa) lungo tutto lo stivale italiano. Il mio idolo disneyano di sempre è Romano Scarpa, ma non posso dimenticare l'emozione del mio primo raduno, nel quale ho avuto la fortuna di incontrare due miti come Don Rosa e Carlo Chendi.