Gli anni d’oro di Topolino 6

26 APR 2010
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Altro gran bel numero di questa collana, che si apre con “Topolino e Lea leonessa buffa“, storia che, per la prima volta, non vede come protagonista Topolino, bensì Pippo e la leonessa da lui adottata e chiamata Lea perché gli ricordava una sua vecchia fiamma. La storia si snoda in una serie di gags prodotte dalla presenza del leone (assimilabile come Giovedì alla figura dell'”alieno” visto come causa scatenante dell’intreccio della storia) nella tranquilla esistenza degli abitanti di Topolinia. Ma la mia preferita è sicuramente “Topolino e il misterioso corvo“: ormai la guerra è in pieno svolgimento, ed anche Topolino e Pippo tentano di entrare rispettivamente in una fabbrica per la produzione bellica e nell’esercito, ma vengono entrambi respinti e decidono di ripiegare, su consiglio di Minni, sull’attività di supporto alle coltivazioni agricole. L’atmosfera di guerra è sempre presente in tutta la storia, il raccolto è minacciato dall’attività di un misterioso sabotatore: tra i lavoranti c’è anche un giapponese e Topolino, dopo i fatti di Pearl Harbour, sospetta subito di lui. Quando alla fine Topolino riuscirà a catturare il Corvo, il cui costume ricorda quello di Macchia Nera, lo troverà sul punto di far saltare una diga, maldestramente sorvegliata dai soldati, ed anche questo è un sintomo della situazione bellica: tutto ciò che potrebbe essere sabotato viene presidiato dall’esercito. Per concludere voglio accennare alla memorabile “sbandata” di Topolino per la graziosa Kitty, figlia di uno dei fattori della zona: alla fine dell’avventura assistiamo addirittura ad un bacio tra i due: questa non è che la prima delle occasioni in cui Mickey “dimenticherà” Minni.
Concludono il volume le strisce autoonclusive (da ricordare almeno quella che vede Topolino al lavoro in una fabbrica di aeroplani circondato da splendide ragazze) e l’esordio di Bill Walsh alla sceneggiatura con “Un’avventura di Topolino nella II Guerra Mondiale”.
Una nota sulla copertina: non sembra anche a voi che Topolino sia un po’ troppo grande rispetto alla dimensione del volume, tanto da sembrare un po’ “ingobbito” per entrarci?

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!