Gli anni d’oro di Topolino 37

29 NOV 2010
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L’ultimo volume (relativemente alle storie a fumetti) di questa poderosa collana si apre con “Topolino e lo struzzo Oscar“, ennesima storia che prevede Topolino scontrarsi suo malgrado con un elemento perturbatore della tranquillità? cittadina. Ed in effetti le gag dei disastri causati dallo struzzo poco aggiungono a quanto già? visto (o a quanto di vedrà? nelle storie successive), ma la parte da considerarsi un vero e proprio capolavoro all’interno di questa storia è quella relativa allo svolgimento della corsa: folle, dinamicissima, illustrato magnificamente, dal ritmo paragonabile a quello di un cartoon, e anche divertente! Inoltre vale la pena notare l’evoluzione dei personaggi componenti il clan di Topolino: all’inizio di questa storia Orazio è vestito completamente, a differenza degli inizi dove indossava solamente un farfallino, e può anche permettersi l’acquisto di un’automobile.
Il pezzo forte del volume è senza dubbio “Topolino agente della polizia segreta“: in quest’avventurosissimo episodio ritroviamo moltissimi spunti ripresi dalla cinematografia hollywoodiana dell’epoca, a cominciare dal film Marocco (del 1930) con Marlene Dietrich e Gary Cooper, per finire a Beau Geste, film di tre anni successivo al momento della pubblicazione della storia ma rifacimento da una precedente versione muta parodiata anche da Stan Laurel e Oliver Hardy nel loro “Beau Hunks”. Superba la caratterizzazione di Gambadilegno, più luciferino che mai, e che inizia a svelarsi come il villain per eccellenza, a suo agio in qualunque divisa (cfr. Topolino, Eta Beta e il tesoro di Mook) ed a tutte le latitudini geografiche. Rimane il rimpianto per non aver visto più utilizzato il bel personaggio di Grillo Grifi in altre storie valide.
Nell’incipit di “Topolino nella casa dei fantasmi“, Topolino, di ritorno dalla Legione Straniera, nello svolgere il rituale del “ritorno a casa dell’eroe” (che si ripeterà? in molte altre occasioni), trova i suoi amici in preda al panico per la presenza in una casa di Topolinia di alcuni fantasmi, non posso far a meno di notare, però, come anche stavolta il traduttore sia stato un po’ frettoloso nel rendere alcuni dialoghi… Dopo aver visto un fantasma lui, stesso ed aver constatato la vigliaccheria delle forze dell’ordine, Topolino decide di investigare per proprio conto con l’aiuto di un Pippo più lunare che mai e di un Paperino dal becco un po’ più corto rispetto alle precedenti apparizioni. Il personaggio del Colonnello Bassett verrà? ripreso nel 1940 dagli autori italiani Pedrocchi e Pinochi per la loro avventura “Paperino e il vaso cinese” con il nome di Conte Baffirossi.

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!