Super Disney 57: Che aria tira a…
Volume bianco, come questo, e stessa cura per la copertina. E, ovviamente stessa autrice, la grande Silvia Ziche. La Panini si dimostra qui incredibile proponendo una grandissima operazione editoriale che, possiamo dirlo senza tema, non ha precedenti. La pubblicazione integrale e cronologica di tutti i “Che aria tira a…”, ovvero il vignettone che dal 2007 apre Topolino, con riferimenti all’attualità e alle storie.
Sullo stile dei volumi satirici, tipo Forattini e Giannelli, ogni pagina ha il suo bravo e rapido commentino, il numero di Topolino di originaria pubblicazione e poi il disegno, chiaro e netto di Silvia. Un ottimo lavoro editoriale, impreziosito da copertina, schizzi, quarta di copertina e introduzione. La carta e la rilegatura sono poi sopra la media. Al pregio del contenitore si aggiunge l’arguzia del contenuto. In questi sei anni Topolino ha pubblicato di tutto un po’, con storie e tematiche particolari. La matita della Ziche valorizza tutto con battute argute e spesso a doppio taglio, riflettendo sull’umanità dei personaggi e sulla loro accezione. Brigitta prigioniera del suo amore irrealizzabile, Paperina e Minni fidanzate arcigne eppure scontente, Paperino pigro infinito ma anche in preda a triple identità, Paperone avido e avaro, Pippo in preda al suo pensiero laterale, Ciccio dormiente e Macchia Nera con seri problemi di convivenza con il suo mantello.
Con questo tourbillon di sentimenti, scorriamo anche tutte le tematiche di cui Topolino si è occupato, capendo anche su che cosa la testata in qualche modo punti: tematiche ecologiche (moltissime), Doubleduck, nuove saghe (Ultraheroes, Topolinia 20802, Darkenblot, Wizards of Mickey), film disney, Natale, il ritorno a scuola, e tanto calcio. Seppur la lettura concatenata di queste vignette possa annoiare, prese singolarmente fanno il loro eccellente dovere, dando sempre di che riflettere. Non sono poche le battute che vanno a punzecchiare su tic e manie tipicamente umane, mentre altre riflettono su una sorte di condizione imposta ai personaggi, quasi impossibilitati a uscire dai loro schemi. Inevitabile comunque nel contesto di una sola vignetta e di uno scambio di battute.
Lettura raggiante comunque, un acquisto più che consigliato, un volume straordinario, che rende giustizia alla Ziche e al fumetto Disney.
Un’intervista all’autrice si trova anche qui.
20 MAR 2014