L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 31

18 AGO 2014
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Questo è un numero particolarmente importante perché inizia con forza la seconda fase di Scarpa autore completo, quella degli anni ’80 e dei primi ’90 in cui l’autore veneziano realizza validi gialli e thriller con Topolino in coppia con Bruto (di cui parleremo nel prossimo numero) mentre i paperi sono un ottimo pretesto per lunghe storie attorno al mondo, avventurose e magiche, con elementi tratti dalla storia o dal mito, oltre che dalla fantascienza e da altre suggestioni. Un periodo in cui il suo tratto è completamente maturo, preciso ed efficace, ed ogni sguardo appare magnetico e capace di parlare in maniera diretta al lettore. Un po’ meno noto rispetto a quello grandioso degli anni ’60, a torto forse, e questa collana permetterà di riscoprirlo.
Il volume comincia con un ormai classico Siegel, che propone un plot spiazzante per Paperino legionario, mentre nel viaggio nel paese-che-non-c’è si ripresenta un nemico potente e incantato, che fa delle ricchezze il suo strumento di attacco, interessante denuncia dell’abbondanza, incarnata dai magnati Paperone e Rockerduck (presenti in copertina).
Martina propone una nuova rivisitazione dei Nibelunghi, senza essere però molto frizzante, mentre Dalmasso idea una trama mondana fatta di sfide a colpi di feste: particolare ed originale, visto il personaggio generalmente severo di Paperone. Di Cimino c’è il classico Tesoro degli Amurei: alto linguaggio, scienziati svitati, luoghi misteriosi, i tipici ingredienti che l’autore veneto usa anche in quest’occasione in maniera brillante. Anche Gazzarri compare con la piramide di Marsethe IV, senza essere particolarmente memorabile.
Invece è con la grande minaccia, storia intitolata a Pippo, che Scarpa comincia una lunga fase di sceneggiature, e qui combina bene il sapore del giallo insieme a quello della quotidiana commedia degli equivoci. Il vero thriller, solidamente costruito ed emozionante, è la Magnon 777, dagli scenari metropolitani pericolosi e ambigui. Gli uomini ostrica chiudono in bellezza questo numero, con un cattivo solido e capace di sana malvagità.
In aggiunta, c’è un interessante lista dei film con Bogart e i giudizi di Scarpa, suo grande fan, il portfolio dedicato a Erinna De’ Paperinni e la scheda sull’autore Bruno Mandelli.
Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.