L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 48
Il teorico ultimo numero lascia spazio ad altri tre volumi, che concluderanno la serie con il cinquantunesimo, in uscita il 5 gennaio, come spiega il posterino allegato al volume. E, come già è stato fatto notare, è un numero dedicato soprattutto alle storie di Carlo Panaro degli anni ’90.
Lo sceneggiatore sa recuperare dei setting scarpiani, come nel divertente restauro di prestigio con l’affiatata coppia Pippo e Gancio, ed anche un dispettoso ma stimolante Paperino, imprevedibile educatore. Ma è nei gialli che riesce a dare il meglio: nell’imperatore della risata, pur utilizzando un plot già visto, sa come inserire la suspence. Mentre nell’artista vagabondo, che non a caso intitola il volume, Panaro costruisce una storia densa, con un Topolino credibile e sincero e il personaggio di Barnaba davvero umano e toccante. Un diabolico Gambadilegno fa il resto, in un intreccio davvero coinvolgente.
Spazio a parte spetta alla formula della ricchezza, in cui il rapporto Brigitta e Paperone viene una volta di più approfondito, con cura e garbo, facendo sì che entrambi riconoscano i pregi e i difetti di ognuno. I colori di Leopoldo Barberini aggiungono profondità al tutto.
Pezzin propone il classico topos barksiano del Paperino esperto di un improbabile mestiere, per poi dare spazio alla sua abilità esplosiva e distruttiva, con ritmi da corto d’animazione. E infine Boschi sa proporre, in maniera mai banale, i rischi delle teledipendenza, mettendo in burletta tormentoni e presentando lo spassosissimo pensiero laterale di Pippo, capace di spiazzare tutti, compreso Gancio che non è così irreprensibile come al solito. Una storia particolare, fatta tutta di dialoghi ma davvero ben orchestrata, un piccolo affresco sociologico.
A chiudere il volume, il solito Angelino dimenticabile e l’inedito di Talespin in coppia con Gatto. La storia, scannerizzata alla buona, oltre ai disegni non aggiunge molto. Infine, schede degli autori per Panaro, Campani, Carlo Gentina e Gianfranco Cordara. Inoltre, il portfolio chiude la trattazione sui bei volumi illustrati dei giochi all’aperto, fatti insieme ad Alessandro Del Conte, di cui si era già trattato nei numeri 39 e 42. Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.
Un volume piacevolissimo, con belle storie in cui Scarpa riceve belle sceneggiature, sapendole ben reinterpretare.