Topolino Story 1984

24 MAR 2015
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Altro giro, altra corsa. Nel 1984 ricorre il 50° compleanno di Donald Duck, e i festeggiamenti in tutto il mondo si sprecano. In Italia lo si omaggia con l’apposito cartonato celebrativo “Happy Birthday Paperino!”, ad opera di Marco Rota.
Il piatto forte del numero saggiamente proposto in apertura, ovvero Il Matrimonio di Zio Paperone, è l’ennesima splendida prova da autore completo di Massimo De Vita ad essere selezionata per l’opera. Presentata già dal titolo come un evento epocale, la storia vede nientemeno che Paperone in procinto di convolare a giuste nozze con la pretendente di sempre, Brigitta McBridge, per fini non proprio amorevoli… tra avvocati, tranelli e tante risate. I paperi di quel De Vita sono come sempre una gioia per gli occhi. Scorrevolissima e ben orchestrata, la sceneggiatura svela, tra l’altro, in tempi in cui Don Rosa da noi è ancora un perfetto sconosciuto, anche una inedita e sorprendente versione di come ebbe inizio la carriera da miliardario di Rockerduck.
Le brevi straniere del numero, Le GM e i pony selvaggi (Nofziger/Jaime Diaz Studio) e Paperoga e i dinosauri nani (Rodrigues), fanno parte di due filoni che accompagneranno a lungo il settimanale. La prima è una storiella escursionistica delle Giovani Marmotte con inaspettati risvolti, carina ma da far cadere le braccia alla battuta del Bassotto sui conti di matematica, in un finale come sempre accelerato. La seconda vede l’esordio della produzione brasiliana sulla collana, con uno dei classici bizzarri servizi giornalistici malriusciti dello strampalato duo Paperino-Paperoga (che anche in questa storia indossa un cappello curiosamente blu), per conto del quotidiano Papersera, diretto da Zio Paperone.
Dal Diario di Paperina: La Spilla di Smeraldi (Chendi/Motta) è la consueta storia italiana di media lunghezza selezionata tra le tante, dedicata al “Diario segreto di Paperina”, in una frenetica caccia al tesoro scritta per l’occasione dal Maestro rapallese e disegnata dall’amato-odiato Alberico Motta, protagonista della doppia pagina riservata all’autore di turno.
A chiudere il volume è l’attualità con Topolino e lo stendardo perduto (Marconi/Carpi), avventura che parte da presupposti didattico-commemorativi, svolta nel mistery leggero, e poi ritorna nel finale ad inneggiare un fiero patriottismo, legato all’italico corpo militare degli Alpini. Menzione speciale per G.B. Carpi, che in penultima pagina ci regala una bella illustrazione del vestiario alpino aggiornato al 1984, con figure umane di stampo realistico.
Un numero che sarebbe in media con i precedenti, ma viene indiscutibilmente impreziosito della presenza del Matrimonio, piccolo capolavoro poco ristampato rispetto a quanto meriterebbe.

Autore dell'articolo: Nebulina