Topolino Story 2004

11 AGO 2015
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Questo numero di Topolino Story mostra, una volta di più, come fosse difficile in quegli anni proporre store ambientate nella normale contemporaneità, con i tipici personaggi. Cominciarono così a fiorire tanti piccoli spin-off, con gli alter ego di personaggi principali e secondari. Ma se alcuni casi risultano più brillanti, da Paperino Paperotto alle Storie della Baia, altri invece non hanno mai brillato particolarmente. Ad esempio, Paperut e Mago Ciccio, entrambi presenti in questo volume.
Il primo è una variazione ridondante del classico tema primitivo, già esplorato più volte. La comunità papera si ritrova a scoprire le grandi innovazioni che porteranno alla nostra epoca. Carlo Gentina, grande autore completo in uno stile quasi mimetico di quello di Barks, propone purtroppo una serie non particolarmente memorabile su disegni altrui, specie di Gottardo come in questo caso, senza guizzi interessanti. Il canovaccio, semplice e didattico, non dona particolari sorprese.
Mago Ciccio risente invece dello stile del suo autore, Augusto Macchetto, cui è dedicata la scheda. Uno stile fatto di giochi di parole, vicende ripetute, rime incrociate e facile sentimentalismo, che o piace o non piace. E in effetti le storie del Mago, che gira per villaggi particolari alla ricerca di improbabili rimedi, conditi di poesia a buon mercato e alate metafore, non appaiono mai molto consistenti. Ciccio comunque fa il suo dovere, ottenendo il risultato quasi senza rendersene conto.
Queste storie, generalmente intorno alle 25 tavole, arrivavano in un momento in cui sulla testata venivano pubblicate molte vicende, riducendo quindi il numero di pagine di ognuna, spesso svilendole. Per fortuna ci sono delle eccezioni. Parliamo del solito Casty, che qui raddoppia la presenza con due storie.
La balena nera presenta un nuovo personaggio, la sveglia biologa marina Estrella Marina, tra misteri e capidogli nella terra del fuoco. Casty orchestra un giallo intrigante e inserisce, senza essere pesanti, importanti tematiche tecnologiche. Da par suo Cavazzano si trova ad essere molto partecipe, con bellissime splash – page e quadruple d’effetto. Gli scherzodollari vedono la seconda apparizione di un personaggio castyano, il beffardo e diabolico Vito Doppioscherzo, qui su disegni di Camboni. La storia è ben ritmata e presenta un Topolino astuto e mai noioso, recuperando appieno la lezione scarpiana per un personaggio non semplice da scrivere. Casty in quegli anni era in effetti una ciambella di salvataggio cui i lettori si aggrappavano volentieri.
Infine, una storia in brevi puntate di Marco Bosco e Silvia Ziche, sodalizio artistico che porterà ad altre storie lunghe, come quella in uscita ora su Topolino. Paperi nella torre è una spassosa avventura corale ambientata in notturna, con incontri strani e schermaglie dialettiche più che gustose, valorizzare dal tratto frenetico e vivace dell’autrice.
Il numero, con una nuova variazione di Topolino, presenta poi le classiche rubriche. La fotografia del 2004, con i pro e i contro, è stata scattata.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.