I migliori anni Disney 19 – 1978

06 NOV 2017
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Ciò che più colpisce negativamente del diciannovesimo numero della collana I Migliori Anni Disney è di certo ciò che sarebbe dovuto essere e non è stato. Annunciato a settembre sul numero 313 di Anteprima, l'albo in questione avrebbe dovuto contenere “le gag di Paperino scritte
da Alfredo Castelli e disegnate da Marco Rota” e “l'adattamento de “Le avventure di Bianca e
Bernie” di Pete Alvarado”. Un menù di tutto rispetto, considerando che le tavole auto conclusive pubblicitarie del dentifricio Paperino's, scritte dal creatore di Martin Mystère, non vengono ripubblicate dal loro esordio salvo un paio di eccezioni; così come la riduzione a fumetti del classico d'animazione con i due topini della Società Internazionale di Salvataggio, ripubblicata finora una sola volta ben ventisei anni fa. Stupisce oltremodo il fatto che entrambi i contenuti vengono attualmente reclamizzati come parti integranti di questo numero su diversi siti di vendita di fumetti online e perfino sul sito dell'editore stesso.
Lungi da noi l'andare ad esplorare in questa sede le reali cause di questi clamorosi ripensamenti, ci limitiamo a segnalare che questo episodio fa il paio con l'altrettanto clamorosa cancellazione dell'annunciata Topolino e il cerchio del tempo dal n. 3234 del settimanale (per tacere dell'”imperdibile saga a fumetti completa di X-Mickey” che a quanto pare “completa” non sarà). Segno evidente che attualmente qualcosa non sta funzionando al meglio nella gestione dei periodici Disney.
Riguardo all'effettivo contenuto di questo numero dedicato al 1978, segnaliamo la presenza di ben due storie di Guido Martina e altrettante di Giorgio Pezzin. Del primo vengono riproposte l'affascinante e a tratti inquietante Topolino e la porta del di là, viaggio nell'immediato futuro attraverso una porta nascosta nella soffitta di Pippo disegnata da Sergio Asteriti, e Paperino e l'intrepido Paper-Tarzan, simpatica avventura certamente non all'insegna del politically correct disegnata da Carpi.
Di Pezzin troviamo invece la bella Zio Paperone e le piante oroparassite, in cui l'autore veneziano rappresenta, con i disegni di Massimo De Vita, un deposito apparentemente “oceanico” come quello di Marco Rota, vista la presenza di “zone inesplorate” dove curiosi esemplari di piante che affondano le proprie radici nell'oro riescono a crescere all'insaputa del proprietario, e Zio Paperone e il giocattosauro, divertente avventura disegnata da Cavazzano con i paperi alle prese con un anacronistico ed insolito dinosauro giocherellone.
Completano l'albo Topolino e Clarapatra disegnata da Tony Strobl (pubblicata anche nel numero della collana RCS Topolino Story dedicato al 1978, dove era ospitata anche la terza storia del ciclo di Paper-Tarzan) e tre tavole domenicali di Topolino disegnate da Manuel Gonzales, autore che certamente meriterebbe di essere riscoperto.
Un numero certamente di tutto rispetto. Peccato che l'indice annunciato sia stato in buona parte stravolto.

Autore dell'articolo: Marco Travaglini

Giornalista pubblicista, vivo e lavoro a L'Aquila. Appasionato e collezionista di fumetti, libri, film, audiovisivi e tutto quanto riporti il marchio Disney, incontro per la prima volta all'età di 7 anni sia il Mickey Mouse delle daily strips sui supplementi del quotidiano romano Il Messaggero, sia le storie di Carl Barks sul glorioso mensile Zio Paperone. Nel 2009 ho avuto la fortuna di lavorare per qualche mese presso la Nintendo of Europe a Francoforte. Dal 2006 contribuisco attivamente a tutti i prodotti editoriali e alle iniziative del Papersera.