Topolino Super De Luxe Edition 7 – Dracula di Bram Topker

14 MAG 2018
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Ci troviamo di fronte a un vero e proprio caso di bulimia editoriale. Contemporaneamente in edicola con un'edizione miseranda, troviamo in fumetteria un'altra edizione del Dracula di Enna e Celoni, per la collana Super Deluxe, che prende a piene mani nella Limited. Abbiamo infatti in grandissimo formato la ristampa della parodia, e basta. Infatti, poco vi è di nuovo. Il 26.5×36 aggiunge poco a tavole nate per una pagina due volte più piccola, mentre i contenuti speciali sono piuttosto poveri. L'esorbitante prezzo di 30€ ci pare davvero sproporzionato, se non fosse per l'inusitata bellezza della copertina. Ecco, a Celoni è stato dato spazio per realizzare un prezioso acquarello che omaggia le locandine anni '30, in una chiarezza espositiva dei personaggi commovente. Il rosso sangue della barbabietola invade lo sguardo, mentre atterriti assistiamo ad uno sconvolto Topolino e ad un diabolico Macchia Nera. Questo ci riconcilia con il mondo, e salva il volume, al netto dello scomodissimo enorme poster. Questo pero ritrae una bellissima illustrazione che celebra i personaggi della trilogia gotica, e che, nonostante fosse piu adatta ad un volume che ospitasse tutte e tre le storie, ci convince una volta di piu della maestria di Celoni. Le tre stelle sono merito suo, anche se restiamo dubbiosi ed interrogativi di fronte a questa stratagemmi editoriali, che tendono ad abusare dello stesso materiale in continuazione. Qui di seguito, la nostra recensione della storia, uscita già nel 2012, nel 2016 e nell'aprile 2018.
“La parodia di Enna, Celoni e Andolfo (per i colori), è una gioia per gli occhi, sia a livello grafico che narrativo. Enna è abilissimo nel creare una parodia nel filone ormai piuttosto in voga della rievocazione in costume fedele dell'opera originale, lontani dalle rievocazioni contemporanee martiniane come Paperiade o
Paperino e l'oro di Reno ovvero l'Anello dei Nani Lunghi, riutilizzando anche l'espediente del romanzo epistolare in maniera intelligente, con ironia e l'uso di efficaci didascalie. Il perno umoristico su cui si regge la parodia è ovviamente l'uso della barbabietola al posto del sangue, e l'utilizzo efficace del cast di Topolinia. A parte l'assenza di Manetta, tutti sono presenti e ben usati, da un Rock Sassi calzante in pieno ad una Clarabella al top della forma bovina, e un Macchia Nera diabolico e ironico. Ma è certamente con Pippo Van Helsing che si toccano vette di umorismo sagace non così comune in Disney.
A rappresentare bene tutto questo è un Celoni magnifico e totale, capace di innervare di linee barocche ed equilibrismi grafici ogni vignetta. Linee che si librano alte nel grande formato e che spumeggiano con i colori della formidabile Mirka Andolfo. Un'opera grafica che è un unicum nella storia disney, a parte le storie dipinte di Carpi e Chierchini (ma a due strisce per pagina). Gli autori non si fanno problemi ad osare, e certe vignette “hard” e di alta tensione ne sono la prova.”

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.