Definitive Collection Extra 31 – DoubleDuck 4

14 GIU 2019
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (7 voti) Esegui il login per votare!

Il corso della nuova Definitive Collection Extra prosegue con il quarto volume dedicato a DoubleDuck, un volume effettivamente “double“, di ben 274 pagine. Se da un lato tale aspetto segna una certa discontinuità  editoriale rispetto alle precedenti uscite, dall’altro sembra promettere un completamento più rapido della ristampa di un ciclo articolato come questo, elemento da non disdegnare considerando la periodicità  quadrimestrale della testata.

Il presente balenottero consente inoltre di gestire al meglio la riproposizione in ordine cronologico delle avventure e della loro irregolare alternanza fra lunghe e brevi. Trovano così spazio qui due storie della prima tipologia e due della seconda, realizzate complessivamente da ben 4 sceneggiatori e 6 disegnatori; questa raccolta rende pertanto l’albo idealmente esemplificativo della varietà  di trame, tratti e atmosfere offerte dalla serie.

Si parte con Cacciatori e prede, scritta da Marco Bosco e che vede susseguirsi alle matite Francesco D’Ippolito, Marco Mazzarello, Emilio Urbano e Andrea Freccero. Siamo alle prese con un raro caso di ambientazione urbana, una caccia all’uomo dai ritmi serrati e dagli immancabili e ripetuti colpi di scena: una storia utile a traghettare i personaggi verso un nuovo status quo, già  modificato quindi rispetto ad un esordio non così lontano nel tempo, segno della mutevolezza di una serie dove tutto può essere rovesciato in un solo episodio.

Hong Island si inserisce invece nel filone delle avventure esotiche. Teresa Radice, eccezionalmente all’opera senza il marito, spedisce DD in Thailandia in compagnia di una Kay K più avvenente che mai – sebbene non particolarmente esaltata dalle linee di Marco Mazzarello – e mette al centro dell’attenzione uno fra i più importanti comprimari come l’inventore Gizmo.

Segreti in bella mostra va invece classificata fra le avventure legate ad eventi che hanno luogo nel mondo reale: come era già accaduto per la prima della Scala, viene chiamato Giorgio Cavazzano a illustrare le mosse che vedono DoubleDuck aggirarsi fra le calli e i canali di Venezia, durante l’annuale Mostra del Cinema.

Alessandro Sisti dà vita ad una storia piuttosto slegata dalla continuity, che però consente al maestro veneziano di regalarci scorci e angolazioni stupendi della sua magica città.

Chiude infine l’albo Una missione lunga tre giorni, con cui viene finalmente riempito il vuoto rimasto fin dalla prima apparizione di questa nuova incarnazione di Paperino come agente segreto. La storia, sceneggiata per i primi due quarti da Fausto Vitaliano e per gli ultimi due da Marco Bosco, risulta fra le più avvincenti della serie, fino al climax finale che però verrà  lasciato cadere alla ripresa delle avventure di DD. Ai disegni, va segnalata l’ottima prova di un Lorenzo Pastrovicchio splendidamente a suo agio nel corso delle quattro puntate.

Proprio Pastrovicchio sostituisce nell’occasione Freccero come copertinista, producendo l’unico contributo inedito. La cura editoriale del volume si conferma dunque minima, ma resta fortemente apprezzabile l’intenzione dell’editore di portare avanti le saghe fin qui proposte all’interno della testata.

Autore dell'articolo: Federico Pavan

Sabaudo di nascita, romano d'adozione e veneto per amore, leggo fumetti da quando ero bambino e non ho ancora smesso! I miei preferiti: Tex, Asterix, Lucky Luke, Corto Maltese, Mafalda… ma Topolino resta il compagno di viaggio più fedele, una passione che mi ha portato a conoscere il Papersera (e a incontrare tanti amici e una splendida sposa) lungo tutto lo stivale italiano. Il mio idolo disneyano di sempre è Romano Scarpa, ma non posso dimenticare l'emozione del mio primo raduno, nel quale ho avuto la fortuna di incontrare due miti come Don Rosa e Carlo Chendi.