Topolibro 2019 – Il gioco del mondo

09 MAG 2019
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Varata nel 2017, la collaborazione fra il Salone del Libro di Torino e la redazione di Topolino continua ad offrire una meritata vetrina al settimanale che, nel corso dei suoi 70 anni di vita appena festeggiati nell’attuale formato, tanta cultura ha portato ai suoi lettori, non meno dei romanzi e saggi grandi protagonisti della manifestazione. Siamo dunque lieti che il cambio al vertice avvenuto sul finire del 2018 non abbia interrotto questo felice connubio, regalandoci per il terzo anno consecutivo uno speciale libretto realizzato per l’occasione.

Come già accaduto nella passata edizione, è il tema del Salone a dettare il titolo al volumetto. Il Direttore editoriale della manifestazione, Nicola Lagioia, illustra così nella sua prefazione il romanzo dell’argentino Julio Cortà¡zar, Il gioco del mondo: un libro magico in cui lo scrittore lascia la libertà  al lettore di agire come meglio crede, consentendogli di procedere nella lettura in ordine regolare, inverso o casuale, trasformandolo pertanto da ricettore passivo a protagonista attivo.

Un’operazione, insomma, molto particolare se applicata ad un romanzo ma del tutto normale su Topolino, in cui il lettore può procedere in maniera ordinata dalla prima all’ultima pagina, oppure iniziare dalle rubriche per poi passare alle storie, o dedicarsi prima alle brevi e poi alle avventure portanti del numero, e così via… Le cinque storie selezionate per questo volumetto, però, propongono un ulteriore livello di lettura e di possibili combinazioni offerte dal mondo del fumetto a quegli autori che abbiano voglia di giocare, sperimentare e sovvertire l’ordine precostituito.

Paperi palindromi è probabilmente l’esempio migliore, una sceneggiatura completamente simmetrica a livello di disegni, a servizio di una trama labirintica; un movimento insieme progressivo e circolare, uno spunto originale e divertente.
Seguono poi due classiche avventure nelle quali è il lettore a dirigere l’azione. Zio Paperone e l’incredibile avventura di Capodanno è una storia a livelli, ispirata allo svolgimento di un videogioco: alla fine di ogni pagina chi legge è chiamato ad una scelta che, se corretta, lo traghetterà  verso la parola “Fine”; se sbagliata, lo farà  ricominciare da capo, come fosse un “Game over”. Furono tre le storie a livelli apparse sul settimanale nei primi anni 2000: questa si caratterizza però per i ben 42 disegnatori presenti (uno per tavola) ed è un piacere ritrovarla qui selezionata.
Gambadilegno, Macchia Nera e i bivi del crimine è invece un tipico caso di storia a bivi, fortunato schema che vide la luce nel 1985 sulle pagine del libretto, dove tuttora viene utilizzato. Anche in questo caso è il lettore a indicare ai personaggi la strada da percorrere, al termine però non di una singola tavola ma di un piccolo segmento narrativo. La ramificazione lineare che va creandosi ad ogni biforcazione darà  quindi come risultato l’esistenza di diversi finali per una stessa avventura.
L’elemento caratteristico di Paperogate di Creta e l’enigmatico destino dell’eroe è invece l’enigmistica: i personaggi (con l’aiuto di chi legge) dovranno infatti superare gli ostacoli che incontreranno sotto forma di quiz e giochi intellettivi per riuscire nell’impresa a cui sono destinati.
Infine, a completare il volumetto ecco Due passi nel parco: una brevissima che testimonia la possibilità  di catturare l’attenzione del lettore senza usare i dialoghi e senza attenersi agli schemi realistici a cui il fumetto può sottrarsi con grande facilità!

In tutte le storie selezionate, in conclusione, il lettore viene chiamato a partecipare all’avventura, a mettersi in gioco, a dare vita alle inerti linee presenti sulla carta. Un esercizio che può apparire banale e scontato a chi sia in grado di farlo abitualmente, ma che deve essere invece insegnato fin da piccoli e coltivato in seguito, soprattutto in un’epoca come quella contemporanea, dove spesso sono le avveniristiche dotazioni tecnologiche a svolgere questo compito.

Il Topolibro 2019 prova dunque a (ri)accendere la fantasia del lettore, con un prodotto veramente ben realizzato, dal contenuto appena analizzato alla confezione, che si avvale di una splendida copertina di Paolo Mottura e di una robusta cartonatura. Vale la pena segnalare che a differenza degli anni scorsi, l’albo viene inserito nella testata ombrello Disney Special Events e non presentato come una “variant”, seppure solo nominale, del libretto contemporaneamente in edicola. Purtroppo si registra un aumento di prezzo rispetto al passato, ma, per tutti i motivi sopra evidenziati, è assolutamente doveroso promuovere e acquistare un volumetto di qualità  come questo.

Autore dell'articolo: Federico Pavan

Sabaudo di nascita, romano d'adozione e veneto per amore, leggo fumetti da quando ero bambino e non ho ancora smesso! I miei preferiti: Tex, Asterix, Lucky Luke, Corto Maltese, Mafalda… ma Topolino resta il compagno di viaggio più fedele, una passione che mi ha portato a conoscere il Papersera (e a incontrare tanti amici e una splendida sposa) lungo tutto lo stivale italiano. Il mio idolo disneyano di sempre è Romano Scarpa, ma non posso dimenticare l'emozione del mio primo raduno, nel quale ho avuto la fortuna di incontrare due miti come Don Rosa e Carlo Chendi.