Pk Giant 48 – Se…

21 NOV 2019
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (7 voti) Esegui il login per votare!

Pk Giant 48
Gradito il ritorno di una cover inedita

PKNA chiude nel 2001 e Pk Giant 48 propone una bella copertina corale di Sciarrone. Chiude anche la ristampa in grande formato, giunta fortunatamente alla fine dopo 4 anni, ma prosegue con la ristampa di PK2 Giant. La chiusura avviene con Paperinik che affronta vari scenari alternativi.

Nel 2001 Se… uscì come numero doppio 49/50, anche se le sue 86 tavole non sono proprio il doppio di una storia normale. Era un modo però di chiudere PKNA con un numero tondo e cominciare da capo con PK2. La storia stessa non solo porrà le basi della nuova serie ma celebra la mitologia pknaica, tornando alle origini e mostrando vari scenari alternativi.

Stefano Ambrosio, qui alla sua prima prova sullo spillato, utilizza il metodo del What if Marvel, ovvero albi che rileggono momenti topici cercando di rispondere alla domanda “Che cosa sarebbe successo se…?”. Everett Ducklair cerca di modificare gli eventi del passato provando a trarne un vantaggio e vediamo insieme a lui gli effetti delle sue scelte. Ambrosio in maniera scaltra recupera i primi tre numeri regolari – 1, 2, 3 o, per il Giant, 4, 5, 6 – e si avvale di tre disegnatori diversi, citando qua e là parecchi altri numeri.

Angus Fangus diventa un enorme muscoloso nuovo tipo di evroniano, esaltando le pettorute matite di Pastrovicchio.

Due utilizza una strategia meno sottile e più fisica nella realtà virtuale, con le morbide matite di Turconi.

Infine, Paperopoli viene spazzata via dalla storia e Paperinik diventa un temibile cronauta, allacciandosi direttamente al Giorno che Verrà, con le ruvide matite di Barbaro.

Tre episodi diversi e perfettamente funzionanti,  divertissement che fanno riflettere e che propongono una sarabanda di citazioni, per la gioia del pker. Vengono ripresi tre filoni principali (viaggi nel tempo, minaccia di un nemico virtuale e invasioni aliene) aggiungendo un certo numero di frasi fatte, senza però oltrepassare il livello di sopportazione.

Una chiusura interessante per una testata tanto amata, celebrativa e innovativa. Molteplici le idee grafiche, da grandi splashpage alla doppia tavola della distruzione di Paperopoli. Il filo conduttore, poi, Ã¨ un perfetto viatico per PK2. Everett resta personaggio misterioso, impaurito da una minaccia che i lettori scopriranno compiutamente solo mesi dopo.

Il PkTeam aveva di nuovo fatto centro, e scompaginare le carte era la prova del loro innovativo approccio.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.