Pk2 Giant 1 – Ducklair – Solo un po’ di Paura

28 NOV 2019
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PK2 #1

La copertina del Pk2 Giant #1

Continua la ristampa in grande formato di Pkna e, con la conclusione avvenuta in Se…, ripartiamo con Pk2. La coraggiosa seconda serie era una vera e propria sfida che il PkTeam lanciò ai suoi lettori, che furono spiazzati da un totale stravolgimento. Non si tratta ovviamente di reboot, ma di ambizioso proseguimento, in cui riportare al centro Paperinik e lasciarlo solo di fronte a situazioni ambigue, critiche, sfuggenti. Possiamo dire che Pkna mostrava la lotta tra bianco e nero, mentre Pk2 mostra una continua scala di grigi, in cui nulla appare chiaro.

Ducklair è una bellissima partenza, oltre che una bellissima storia. I testi di Francesco Artibani sono perfetti. Non vi è falsa retorica, né pesantezza. Paperino e Paperinik sono travolti dalle difficoltà: Uno non c’è più, bisogna cambiare lavoro e rifugio segreto, Everett Ducklair è una pericolosa sfinge imperscrutabile. Fare del ricco magnate, presente fin dal numero 0, una potenziale minaccia, è idea geniale e non del tutto lontana dal personaggio, oscillante tra pericolose manie di grandezza e slanci di generosità. A restare impresso nel lettore è però, ovviamente, lo struggente addio di Uno. Quella coppia di tavole è un pugno nello stomaco, ma mai pugni furono più belli e tonificanti. Claudio Sciarrone torna alle matite di una storia dopo ben due anni di pausa. E per fortuna torna con tutta la sua grinta, le sue linee nervose e scattanti, un Paperinik agile e determinato, e il suo Uno più bello.

Solo un po’ di paura frena rispetto al primo episodio e risulta più tranquillo, meno ricco di eventi ma non meno disturbante. Tutto ruota alla forza del potere mentale e alla paura generata dai propri incubi. Vediamo persone dominate da una pericolosa figura – Profunda – e lo stesso Paperinik è sospeso tra realtà e immaginazione. Sisti scrive una trama valida e stuzzicante, e che presenta nuovi personaggi ricorrenti della serie, come Birgit Q e Anymore Boring, pericolosi manager al servizio della Ducklair Enterprise, e osserviamo meglio il microcosmo del Duckmall, il gigantesco centro commerciale dove Paperino ha trovato lavoro. Pastrovicchio fa un buon lavoro utilizzando una griglia ordinaria per gli standard pikappici, eccedendo in sfondi un po’ vuoti.

Nel complesso, comunque, l’inizio di Pk2 schiaffeggia il lettore demolendo tutte le sue certezze. Mossa brillante, che però mostrerà in poco tempo più di un problema, come vedremo nei prossimi numeri.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.