Pk2 Giant 2 – La Voce del Buio / Linee di Memoria

27 FEB 2020
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (5 voti) Esegui il login per votare!

Prosegue la ristampa di Pk2, con gli ormai tipici toni dimessi. Nulla appare come extra, vi sono solo le storie. Per fortuna, si tratta di materiale di livello. La Voce del Buio vede un Francesco Artibani in gran forma nel mostrare, finalmente, i nuovi personaggi della serie: le figlie di Ducklair si mostrano in tutta la loro fragile potenza, mentre Paperinik cerca di capire che cosa fare aiutato da Lyla. La sceneggiatura mette in scena tanti eventi legandoli con tensione e interesse, senza sbavature o cali di attenzioni. Claudio Sciarrone, qui alla sua penultima opera su Pkna, realizza un eccellente lavoro, utilizzando le sue linee sporche e dinamiche nel dare espressivita a tutti i personaggi, a partire da Paperinik.

Linee di Memoria ci propone una trama urbana tipico esempio della serie. Gianfranco Cordara mostra una metropoli caotica e veloce che si scontra con un inquietante elemento esterno: l’idea di persone telecomandate a distanza da Ducklair, possibili bombe pronte ad esplodere, risulta terribilmente realistica e magnificamente disturbante. La scolaresca in ostaggio, il bombarolo sul grattacielo, il professore pazzo: tutti dettagli sconcertanti ma che rendono la testata adulta e credibile. Paperinik fa l’eroe, e si comporta come tale. Molto interessante la sequenza al cardiopalma con il conto alla rovescia, così come l’inquietudine che circonda l’albo: la rivelazione finale stende sui personaggi un lugubre velo. Lorenzo Pastrovicchio realizza disegni curati, ma non utilizza inquadrature ardite, preferendo optare per una gabbia regolare. Si tratta di una storia che ben rappresenta lo stile della serie, e che forse fu anche il motivo del breve successo della testata.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.