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ML-IHJCM
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PolliceSu
    Re: Il romanzo giallo che preferite?
    Risposta #30: Martedì 22 Mar 2011, 17:16:28
    Potrei concordare con ML-IHJCM, ma in quel campo troverei un bel gruppo di libri, a cominciare da I principi della meccanica quantistica di Dirac autografato dal medesimo :D quando venne a Roma nel 1974.

    Ma il testo di Dirac fa espliciti riferimenti al "genere giallo" come Einstein-Infeld? Se ho citato quest'ultimo in questa discussione non e' tanto come esempio di appassionante avventura intellettuale, quanto perche' gli autori, come tecnica divulgativa, si richiamano piu' d'una volta alla tradizione del poliziesco (almeno a quanto ricordo: lo lessi nel lontano 1987).

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    Hon-ki-ton
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      Re: Il romanzo giallo che preferite?
      Risposta #31: Martedì 22 Mar 2011, 17:23:02
      Ammetto poi d'avere letto tutti i romanzi lunghi di Holmes: carini, però... si vede che erano i primi gialli della storia!

      Non credo che fossero i primi: c' erano già stati i racconti di Egdar Allan Poe, primo fra tutti I delitti della Rue Morgue

      @ML-IHJCM Non ricordo se nel Dirac c'è un esplicito richiamo allo stile giallo, ma la sequenza logica che porta all' equazione di Schroedinger e di Dirac ha la inesorabile consequenzialità di gialli come appunto I delitti della Rue Morgue
      « Ultima modifica: Martedì 22 Mar 2011, 17:31:15 da Hon-ki-ton »

        Re: Il romanzo giallo che preferite?
        Risposta #32: Martedì 22 Mar 2011, 17:28:23

        Non credo che fossero i primi: c' erano già stati i racconti di Egdar Allan Poe, primo fra tutti I delitti della Rue Morgue

        Facciamo i secondi, va'... Non sopportavo in alcuni quel raccontare tutta una storia "preliminare" in una seconda parte del libro, come nella Valle della morte, dove Holmes decifra il caso, poi ci sono cinquanta pagine della storia della vittima, per poi dedicare l'ultimo saluto a Watson e Holmes.

        È una struttura che non mi è mai andata a genio, ecco.

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        zippo
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          Re: Il romanzo giallo che preferite?
          Risposta #33: Martedì 22 Mar 2011, 18:20:31
          Sono un accanito lettore di gialli classici,anche grazie alla straordinaria collana del giallo mondadori,che dal 1930 a oggi continua a esistere.

          Il mio romanzo preferito è Dieci piccoli indiani dela grande Agatha,per me il romanzo giallo perfetto,che soddisfa al massimo le tre cose che  chiedo a un poliziesco;Trama ingegnosa,Profondità psicologiga dei personaggi e atmosfera inquietante.

          Oltre all'ovvia Christie adoro Edgar Wallace(che più che essere un giallista puro s rifà alla tradizione del feuilleton francese...ma che classe,che eleganza!!)John Dickson Carr (autore che in Italia è un po di nicchia ma che ha scritto molti inquietanti capolavori,su tutti "L'automa" e "Le tre bare")e il grande COnan Doyle,forse l'autor che torno a leggere più di frequente.

          Recentemente ho letteralmente adorato "COme in uno specchio"capolavoro dtato 1948 della grande Helen McCloy,disponibile nella collana dei bassotti della Polillo.Un romanzo semplicemente scioccante sul tema del doppleganger,una trama esplosiva e uno scioglimento da brividi lungo la schiena.Ve lo consiglio alla grande,se piace il genere.

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          ML-IHJCM
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            Re: Il romanzo giallo che preferite?
            Risposta #34: Mercoledì 23 Mar 2011, 08:53:57
            @ML-IHJCM Non ricordo se nel Dirac c'è un esplicito richiamo allo stile giallo, ma la sequenza logica che porta all' equazione di Schroedinger e di Dirac ha la inesorabile consequenzialità di gialli come appunto I delitti della Rue Morgue

            La stessa inesorabile consequenzialità di ogni dimostrazione di teorema ben scritta, suppongo (anche se, naturalmente, in molti casi i risultati denominati "teoremi" non sono di per se' particolarmente appassionanti).

              Re: Il romanzo giallo che preferite?
              Risposta #35: Mercoledì 23 Mar 2011, 12:05:33

              La stessa inesorabile consequenzialità di ogni dimostrazione di teorema ben scritta, suppongo (anche se, naturalmente, in molti casi i risultati denominati "teoremi" non sono di per se' particolarmente appassionanti).

              Non ridete: io odio la matematica, detesto i numeri, e odio divertirmi con cose che richiedano applicazioni cerebrali eccessive (tra i videogames detesto, per capirci, Puzzle Bubble e Tetris).

              Ma adoravo geometria razionale, quella dei primi due anni di liceo, perché davvero era logica deduttiva, come quella dei gialli: poste le premesse, con deduzione e applicazione di lemma vari, si arriva a una e una sola conclusione logica, come nei migliori gialli... Infatti in geometria avevo 9, in tutto il resto del mondo matematico soprassediamo che è meglio! ;) ;D

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              ML-IHJCM
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                Re: Il romanzo giallo che preferite?
                Risposta #36: Venerdì 25 Mar 2011, 02:52:16
                Non ridete: io odio la matematica, detesto i numeri, e odio divertirmi con cose che richiedano applicazioni cerebrali eccessive (tra i videogames detesto, per capirci, Puzzle Bubble e Tetris).

                Ma adoravo geometria razionale, quella dei primi due anni di liceo, perché davvero era logica deduttiva, come quella dei gialli: poste le premesse, con deduzione e applicazione di lemma vari, si arriva a una e una sola conclusione logica, come nei migliori gialli...

                Da come la racconti, sembra che l'unico corso di matematica degno di cotanto nome che tu abbia mai seguito in vita tua sia stato quello di geometria. E probabilmente e' stato proprio cosi'. (Tra parentesi, non mi sembra si possa dire che tu odii una cosa che  hai adorato l'unica volta che l'hai incontrata).

                Mi hai fatto venire in mente la famosa storia dell'incontro di Hobbes (il filosofo) con i libri di Euclide:
                "He was forty years old before he looked on geometry; which happened accidentally. Being in a gentleman's library Euclid's Elements lay open, and 'twas the forty-seventh proposition in the first book. He read the proposition. 'By G ,' said he, 'this is impossible!' So he reads the demonstration of it, which referred him back to such a proof; which referred him back to another, which he also read. Et sic deinceps, that at last he was demonstratively convinced of that truth. This made him in love with geometry. " [Copiata dalla prima pagina in rete che ho trovato sull'argomento; va aggiunto che la storia finisce male: sembra che Hobbes passo' poi parecchio tempo a produrre tentativi erronei di quadrare il cerchio e a litigare coi matematici che lo correggevano.]

                Avevo originariamente inserito per sbaglio la risposta in un'altra discussione: adesso sta dove doveva andare.
                « Ultima modifica: Venerdì 25 Mar 2011, 02:53:46 da ML-IHJCM »

                  Re: Il romanzo giallo che preferite?
                  Risposta #37: Venerdì 25 Mar 2011, 08:45:16

                  Da come la racconti, sembra che l'unico corso di matematica degno di cotanto nome che tu abbia mai seguito in vita tua sia stato quello di geometria. E probabilmente e' stato proprio cosi'. (Tra parentesi, non mi sembra si possa dire che tu odii una cosa che  hai adorato l'unica volta che l'hai incontrata).

                  Mi hai fatto venire in mente la famosa storia dell'incontro di Hobbes (il filosofo) con i libri di Euclide:
                  "He was forty years old before he looked on geometry; which happened accidentally. Being in a gentleman's library Euclid's Elements lay open, and 'twas the forty-seventh proposition in the first book. He read the proposition. 'By G ,' said he, 'this is impossible!' So he reads the demonstration of it, which referred him back to such a proof; which referred him back to another, which he also read. Et sic deinceps, that at last he was demonstratively convinced of that truth. This made him in love with geometry. " [Copiata dalla prima pagina in rete che ho trovato sull'argomento; va aggiunto che la storia finisce male: sembra che Hobbes passo' poi parecchio tempo a produrre tentativi erronei di quadrare il cerchio e a litigare coi matematici che lo correggevano.]

                  Avevo originariamente inserito per sbaglio la risposta in un'altra discussione: adesso sta dove doveva andare.

                  Fermo: io adoro geometria razionale, ma detesto algebra, geometria analitica, calcolo infinitesimale e combinatorio. Quindi la bilancia della matematica è molto negativa.

                  E, per fare un esempio in tema di gialli, mai guardato Numb3rs? Mi fa dormire...

                  *

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                    Re: Il romanzo giallo che preferite?
                    Risposta #38: Venerdì 25 Mar 2011, 11:12:07
                    Ma adoravo geometria razionale, quella dei primi due anni di liceo, perché davvero era logica deduttiva, come quella dei gialli: poste le premesse, con deduzione e applicazione di lemma vari, si arriva a una e una sola conclusione logica,

                    Io avevo scritto:
                    Citazione
                    Da come la racconti, sembra che l'unico corso di matematica degno di cotanto nome che tu abbia mai seguito in vita tua sia stato quello di geometria. E probabilmente e' stato proprio cosi'.

                    Citazione
                    detesto algebra, geometria analitica, calcolo infinitesimale e combinatorio
                    Suppongo che non ti siano state presentate assiomaticamente. Sull' "algebra" poi, dubito che ti sia mai stata davvero presentata: hai mai incontrato il concetto di omomorfismo? Quanto al calcolo infinitisimale, per quanto ne so nella maggior parte dei corsi universitari per prima cosa di chiede di dimenticare tutto quello che si era imparato al liceo.

                    Spero che adesso sia chiaro cosa intendevo dire. Fine di una digresssione troppo lunga.

                    Vagamente piu' in tema:
                    Citazione
                    mai guardato Numb3rs?
                    Da vent'anni vivo felicemente senza televisore :)

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                      Re: Il romanzo giallo che preferite?
                      Risposta #39: Sabato 26 Mar 2011, 12:39:08


                      Il capolavoro di John Dickson Carr, La corte delle streghe (The Burning Court) del 1937, non è un giallo con il solito delitto impossibile, genere di cui JDC è stato il massimo specialista, puro e semplice (che peraltro in questo libro sono poi addirittura due) ma va ben aldilà...
                      Un romanzo sospeso tra il classico delitto da camera chiusa ed una atmosfera soprannaturale che pervade la storia, in cui JDC pur conducendoci ad una logica per quanto sorprendente spiegazione del mistero, ci lascia perfidamente il dubbio che tutto possa anche non essere così come sembra: lynchcockiano!

                      Per invogliare ulteriormente copio e incollo un riassunto della storia (dopo aver preso le oppurtune precauzioni) trovato sul web:

                      Edward Stevens è un giovane avvocato, redattore presso una casa editrice, sposato con Marie, una giovane canadese incontrata in strane circostanze a Parigi.
                      Edward viene incaricato della revisione di un manoscritto di Gaudan Cross, un noto criminologo che si occupa di criminali e serial killer del passato. Tra i fogli del manoscritto scopre il ritratto della marchesa di Brinvillier, una famosa avvelenatrice del seicento.
                      E fin qui niente di strano se non fosse che…… il volto della marchesa è identico a quello di Marie, sua moglie. Una reincarnazione?
                      Dopo pochi giorni dalla inquietante scoperta, il vecchio Miles Despard, vicino di casa di Stevens e soprattutto discendente di colui che riuscì tre secoli prima a catturare e far giustiziare la marchesa, viene trovato morto, avvelenato da una strana figura, probabilmente una dama velata in abiti seicenteschi che, a detta di una terrorizzata cameriera, risulta essere comparsa dal nulla nella sua camera e dal nulla scomparsa.
                      Ufficialmente, il vecchio è morto causa un forma acuta di gastroenterite.
                      Ma uno dei nipoti di Despard ha capito che c’è di mezzo l’arsenico e chiede a Stevens di aiutarlo, una notte, a disseppellire il cadavere, ormai nella cripta, ed analizzarlo senza che i familiari sappiano nulla. Una gran fatica spostare il lastrone di pietra, ma una volta scesi nella cripta………il corpo è svanito nel nulla!!!! ……Scomparso……
                      E Marie: un atteggiamento sempre più strano, misterioso.
                      Sarà l’anziano criminologo Gaudan Cross, già omicida con 30 anni di galera alle spalle, a risolvere il caso, dopo una analisi storica che toccherà avvelenatrici celebri, sette sataniche del 1600, donne sospettate di stregoneria; ma il responsabile (o i responsabili?) non risulterà avere agito per motivi soprannaturali, bensì per ovvi motivi più terreni: il denaro. Gaudan morirà…..(non vi dico come però……).

                      E qui l’epilogo, se pur reso molto intrigante dalla risoluzione di ben due enigmi da “camera chiusa”, sembra essere nello standard dei più classici gialli britannici ad enigma.
                      Ma nelle due pagine finali, una sorta di epilogo dell’epilogo, viene presentato un quadretto familiare alcune settimane dopo la conclusione del caso: si torna prepotentemente nell’atmosfera stregonesca iniziale. Tutto torna in discussione.
                      Sarà un delirio, un sogno o la realtà?


                      Libro letteralmente straordinario: divorato in una notte!

                      *

                      Bacci
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                        Re: Il romanzo giallo che preferite?
                        Risposta #40: Sabato 26 Mar 2011, 14:15:19

                        Il capolavoro di John Dickson Carr, La corte delle streghe ....

                        Fantastico, ne ho sempre sentito parlare benissimo e questo tuo post ha aumentato in modo esponenziale la voglia di trovarlo e leggerlo (non mi sono arrischiato a leggere il testo sotto spoiler però, spero mi capirai) visto che Carr è uno scrittore che mi piace assai, ho adorato, ad esempio, Le tre bare :)
                        « Ultima modifica: Sabato 26 Mar 2011, 14:16:45 da bacci88 »

                          Re: Il romanzo giallo che preferite?
                          Risposta #41: Sabato 26 Mar 2011, 14:58:34
                          Fantastico, ne ho sempre sentito parlare benissimo e questo tuo post ha aumentato in modo esponenziale la voglia di trovarlo e leggerlo
                          La corte delle streghe non credo sia difficilissimo da trovare, era in catalogo negli Oscar Mondadori fino a poco tempo fa.



                          Le tre bare piace molto anche a me, classico esempio non solo di delitto da camera chiusa ma anche di come in JDC pure le situazioni apparentemente più inspiegabli ed inverosimili riescano a trovare una spiegazione razionale (e senza barare come talvolta ha fatto la Christie).
                          E poi contiene contiene un capitoletto che è un imperdibile minitrattato sulla teoria di questo genere di enigma.



                          Altro capolavoro, però attualmente mi pare di difficile reperibilità, è La tragedia di Y di Barnaby Ross (pseudonimo al quadrato visto che trattasi di Dannay e Lee ovvero Ellery Queen).
                          Splendido, e con una soluzione non saprei se più sorprendente o inquietante: il miglior giallo di tutti i tempi?




                            Re: Il romanzo giallo che preferite?
                            Risposta #42: Domenica 27 Mar 2011, 14:41:11
                            Ma sulla doppia identità Queen / Ross, vi siete mai beccati quando andarono alla radio uno come Ellery e l'altro come Barnaby a discutere di polizieschi...

                            Comunque, ottime idee da pigliare quelle che m'avete dato, davvero! ;)

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                            zippo
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                              Re: Il romanzo giallo che preferite?
                              Risposta #43: Domenica 27 Mar 2011, 23:38:46
                              Di John DIckson Carr si è citato 2 capolavori,ma il suo romanzo migliore (e ne ho letti una quarantina)è per me "L'automa".Lo avete letto?inquietantissimo,misterioso e con una soluzione spaventosa.
                              Altri capolavori Carriani che consiglio sono senz'altro "Il terrore che mormora","Una croce era il segnale","Destare i morti",poi il romanzone storico-fantatico "Il diavolo vestito di velluto" e,per gli amanti delle atmosfere di New orleans e dintorni,"i fantasmi della casa maledetta".

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                                Re: Il romanzo giallo che preferite?
                                Risposta #44: Lunedì 2 Mag 2011, 12:07:25
                                SPOILER SPOILER - L'assassinio di Roger Ackroyd - SPOILER SPOILER

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                                Io invece non glielo perdono ad Agatha Christie il brutto tiro che ci ha tirato.
                                Forse per via del fatto che, al contrario di Avv. Photomas, ho sospettato che il colpevole fosse il narratore fin dall'inizio (quando si scopre dopo poco l'inizio che ha omesso di scrivere che dopo l'omicidio era andato a trovare Ralph Patton, si capisce che non poteva essere considerato un narratore affidabile). Siccome mi sono messo a sperare che il colpevole non fosse lui, mi sono un po' rovinato la lettura in quanto via via le prove aumentavano (il discorso di Poirot sulla persona perbene che diventa assassino).

                                L'accusa di slealtà dell'autrice (per dirla alla Sciascia) non cade nell'autodifesa del narratore nell'ultimo capitolo, dove sostiene che non aveva scritto nulla che negasse che lui fosse l'assassino.
                                Insomma, secondo me è stata una soluzione facile per l'autrice: un colpo di scena simile era impossibile con gli altri sospettati, tutti più o meno compromessi.


                                Ma nonostante tutte queste critiche, cavolo se mi è piaciuto. Solo una fuoriclasse come la Christie poteva fare una roba del genere senza che venisse fuori un brutto libro.

                                 

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