A me Interstellar è piaciuto molto, film di fantascienza un po' diverso dai soliti e che personalmente mi ha tenuto incollato allo schermo nonostante la lunghezza. E poi, non so che dirvi, a me Nolan piace.
Avvocato, posso capire che il film non ti sia piaciuto, però definirlo una "boiata galattica" mi sembra eccessivo. E comunque 2 su 3 delle accuse dirette che muovi al film sono dovute a un'errata interpretazione della trama.
1) si deve trovare un modo per dare alla genietta le equazioni della teoria del tutto, ricevute da una civiltà superiore, e come si fa? Beh, si convertono i dati digitali in un codice morse, che viene trasmesso sulla base degli spostamenti di una lancetta di un banalissimo orologio da polso che ha solo lancette e datario! Al che ti chiedi:
- come fa un orologio da polso con lancetta e datario a memorizzare un codice morse da ripetere all'infinito se non ha un qualcosa che funga da memoria?
- diamo per scontato che ci si riesca, ma una roba, che di suo una volta scritta in caratteri normali occupa decine di lavagne, in codice morse richiederebbe decenni prima di essere decodificata integralmente, mentre la genietta decodifica il tutto in pochi giorni.
Alla genietta non vengono date le "equazioni" della teoria del tutto: Cooper non è certo in grado di tirarle fuori dal cilindro essendo semplicemente un astronauta e non un fisico teorico. Quello che fa è trasmetterle dati che il robot può prendere all'interno del buco nero, utili poi per dedurre la suddetta teoria. Ergo lui manda a lei i dati, lei analizza i dati, pensa, scrive la teoria. E i dati sì, li manda in codice morse su un orologio da polso. Ma non è l'orologio a memorizzarli: Cooper all'interno del tesseratto è in grado sia di vedere il tempo come una quarta dimensione (e spostarcisi all'interno) sia di modificare la gravità localmente. Quindi è lui di persona a muovere la lancetta con una gravità localmente modificata, trasmettendo il messaggio in morse per un tempo sufficientemente lungo. E il fatto che lei riesca a trovare l'equazione (non decifrare, trovare) in un paio di giorni il film non lo dice, lo hai dedotto tu.
2) il professore muore dicendo alla genietta di avere già decifrato le equazioni del tutto, ma che con le stesse la gravità resta incontrollabile: bene, ci volete dire in cosa il lavoro della genietta si distacca da quello del professore? Egli aveva sbagliato a decifrare? Gli mancava un pezzo? Dateci almeno un'idea! Non fateci solo vedere una festeggiante senza dirci almeno accennandolo cosa abbia scoperto di diverso dal professore precedente!
È vero, non ci dicono in cosa abbia sbagliato il professore. Ma è così importante per la trama?
Sappiamo che Murph aveva tra le mani dati che però il Professore non aveva. È perfettamente ragionevole che, con questi dati alla mano, lei possa aver trovato una generalizzazione della teoria totalmente impensabile prima e i cui dettagli sono totalmente non necessari alla trama.
La teoria che Murph deve risolvere è infatti la "teoria del tutto", ovvero come conciliare meccanica quantistica (descrizione di cose piccole) con relatività generale (descrizione delle gravità di cose grandi). Per ora (nella realtà) non ci siamo ancora riusciti, non sappiamo ancora descrivere interazioni gravitazionali tra particelle e questa è una delle sfide della fisica al giorno d'oggi. La cosa è così complicata anche perchè, appunto, non abbiamo dati: la gravità a livello di particelle è totalmente trascurabile di fronte alle altre forze (elettromagnetismo, interazioni forti, deboli) e le uniche circostanze in cui darebbe un contributo rilevante sarebbe, appunto, in prossimità di un buco nero.
Non è così stupefacente che estrapolare senza dati o con i dati possa dare risultati diversi e che quella trovata dal professore fosse una soluzione con approssimazioni eccessive che coprivano gli effetti cercati, per esempio.
Ma è davvero così cruciale?
3) quando l'astronave è in viaggio dopo avere agganciato il modulo e si dirige verso il wormhole e oltre, ovviamente si trova in assenza di gravità essendo nello spazio aperto. Bene, sapete dirmi cosa fanno per ottenere della gravità artificiale? Fanno ruotare l'astronave su sé stessa, esattamente come le colonie spaziali cilindriche di Gundam! Ma la gravità non era incontrollabile tanto che stavate decifrando le equazioni del tutto ecc. ecc.? Se basta ruotare su sé stessi per avere gravità, lo possono fare anche le colonie, eh? In puro stile Gundam, ça va sans dire...
Ecco, qui non ci siamo.
La soluzione della teoria del tutto non era necessaria per creare una gravità artificiale. Anche perchè parliamone, se devi salvare la pelle piuttosto te ne stai senza gravità durante il viaggio ma parti. E il fatto che per creare una gravità artificiale basti ruotare non è un'invenzione di Gundam, ma è la realtà: se un oggetto ruota la forza centrifuga ti spinge verso l'esterno, esattamente come accade in macchina durante una curva secca o nelle giostre. La forza centrifuga quindi può perfettamente simulare una forza gravitazionale e non c'era bisogno della teoria del tutto o di Gundam per scoprirlo.
Quello di cui avevano bisogno era sapere come spostare un gran numero di cose/persone attraverso un wormhole per raggiungere il nuovo pianeta perchè lì sì che ci sono forze gravitazionali di intensità tale da mettere in gioco la gravità quantistica. C'era bisogno quindi della teoria del tutto per sapere come buttare dentro un wormhole una nave spaziale di grandi dimensioni e farla uscire dall'altra parte integra: quando Copper e ciurma sono partiti erano su una navetta molto più piccola e anche in quel caso passare nel wormhole non è stata una passeggiata.