Accipicchia quindi ci si sarebbe potuti incontrare!! Che peccato.. In ogni caso credo di non aver mai buato in vita mia, al limite dimostro un moderato dissenso non applaudendo. dellomspettacolo mi ha colpito molto l'affiatamento palpabile fra tutte le parti coinvolte, gli orchestrali, i solisti, il coro, tuttavia la regia non mi ha davvero colpito, nel foyer poco prima i registi si erano sperticati a magnificare le citazioni bergmaniane e i processi alchemici, ma suono troppo pretenzioso a dire che il tutto mi è parso alquanto cheap? (E non nel senso delle doverose e necessarie economie del tempo in cui viviamo, ma per la realizzazione un po' stanca e poco rifinita). Il Comunale è teatro accogliente ma per nulla piacevole, soprattutto per il mio collo: l'altranno al Parsifal ebbi a soffrire per le quattro ore sporto da palchi laterali un po' troppo perpendicolari al sipario, quest'anno dalla prima fila di platea la lettura dei sopra titoli non ha certo favorito la mia cervicale..
Comunque il nostro "Grande" di Brescia la vince di gran lunga..
No, aspetta io ci sono stato domenica,: uno dei miei innumerevoli lapsus che con l'età aumentano. :
Mi fa molto piacere che tu non faccia parte della tribù dei buatori, dopo tutto la gente che sta sul palcoscenico, dentro la buca e fuori, fra le quinte, sono tutti artisti (lavoratori) che cercano di dare il loro meglio e non meritano di essere mai disprezzati.
Il regista si è volutamente ispirato, da un lato a Bergman e dall'altro allo stesso Mozart che spesso farneticava di un cosiddetto "
Reame del Didietro" - e ti pareva?
-, un regno dove i bambini erano attorniati da tutto ciò che li poteva fare buoni e felici.
Fanny e Alexander - i due bambini, come i protagonisti dell'ultimo bellissimo film di Bergman - all'inizio giocano con un loro teatrino e, il "teatrino" è quello a cui noi assistiamo dal davanti e loro dal didietro: sono loro che fanno muovere i fili. Insomma, siamo un tutt'uno che si amalgama e, il 3D, serve proprio per creare questa sensazione di poter essere accanto: loro nell'Eden e noi nei posti del teatro. Noi, assieme a loro, assistiamo al trionfo della luce sulla notte, del bene sul male e la musica ci aiuta in questo perché la Musica è Amore.
Sulla "comodità" al Bibiena, hai ragioni da vendere ... però!!! Io non conosco il teatro di Brescia e, dunque, non mi permetto di fare paragoni ma, proprio in questi giorni, ho letto che il teatro di Bologna è considerato - architettonicamente parlando - il quinto più bello d'Italia e, immagino, che i primi quattro siano: la Scala, il San Carlo, la Fenice e il Regio di Torino. O no?
E infine, - scusami se mi permetto ma sei tu che ne parli dopo tutto e io sono ... molto curioso - come fai ad avere i biglietti per andare in tutto il mondo? E, soprattutto, come fai ad avere il tempo? :(
Quando vieni a Bologna, dimmi qualcosa se ti va!