Doctor Who - Stagione 1Dopo mesi e mesi in cui più di un amico, tra cui i qui presenti Zangief e l'Avvocato, mi consigliava la visione di questa serie, finalmente lo scorso mese mi sono deciso a iniziare a seguirla. Una delle nerdecisioni migliori che abbia preso!
La prima stagione si compone di 13 episodi belli, avventurosi, convincenti: penso che, per quanto mi riguarda, il fulcro del successo stia nel riuscire a scrivere storie di fantascienza in uno stile però dissacrante e assurdone. Esempio lampante sono i primi due episodi, dove abbiamo
la minaccia della plastica che ci vuole invadere e le forme di vita aliene più disparate e impossibili che sono venute in mente agli sceneggiatori.
Ma la fusione tra queste due anime non stona affatto, anzi! Come già insegnò Douglas Adams coi suoi romanzi (e Terry Pratchett con il genere fantasy, se vogliamo) si può coniugare felicemente la scrittura ironico-demenziale con una trama comunque convincente, valida, fedele ai canoni del genere e di qualità.
La prima stagione del Dottore è di elevata qualità. Certo, ci sono episodi che mi hanno convinto meno sui 13 di cui è composta (penso al doppio episodio degli
Alieni a Londra, o anche peggio a
Città esplosiva - insomma, 'sti cazzo di Slitheen
).
Ma al netto di questi ci sono episodi capolavoro, come
Il Padre di Rose che mi ha fatto piangere tantissimo, o al doppio episodio
Il Bambino Vuoto, di Moffat non a caso visto che riesce a coinvolgerti nonostante anche qui l'assurdo la faccia da padrone (ma cavoli, l'ansia che mi metteva il reiterarsi di
"sei tu la mia mamma?" sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale!) e anche qui il lato commovente è ben presente, senza contare la presenza di una comprimaria riuscitissima. E non scordiamo cose come
Dalek (wow!) e il doppio episodio finale.
Capitolo attori/personaggi. Eccleston l'ho a dir poco adorato. Il suo "sorrisone" è perfetto, quell'aria noncurante e leggera che sfodera davanti a (quasi, giustamente) ogni situazione e l'abbigliamento casual hanno scolpito nel mio immaginario una figura indimenticabile, ed è stato difficilissimo per me accettare a fine stagione
la trasformazione del Dottore. D'altro canto, al contrario di molte voci che ho sentito io ho adorato e adoro Rose Tyler. Anche se in alcune situazione fa un po' la figura dell'ochetta, ok, però in generale mi è parsa un'ottima compagna di viaggio per il Dottore.
Ho visto anche lo specialino di 6 minuti del
Children in Need, che non è niente di particolare ma mi piace come collegamento tra la prima stagione e lo speciale di Natale che apre la seconda.
Doctor Who - Stagione 2Questo speciale di Natale in un'ora ha l'ingrato compito di presentare al meglio il nuovo Dottore e di raccontare al contempo una bella avventura.
Ora, la trama in sè non l'ho trovata nulla di che, ma si fa apprezzare per un certo albero di Natale, per il ritorno di un personaggio particolare della prima stagione e per il riferimento al Torchwood. E per quanto riguarda il passaggio di testimone da Eccleston a Tennant... per quanto mi riguarda, non è stato indolore. Ma proprio per niente, per tutto lo speciale ho sofferto proprio come Rose nel vedere un altro volto e un'altra faccia che interpretavano il protagonista.
Con la stagione regolare, ecco che inizio pian piano ad abituarmi al nuovo Dottore: e devo dire che in effetti Tennant è davvero forse più adatto alla parte del pur bravissimo Eccleston: quel suo abbigliamento elegante ma portato con un certo stile sbarazzino, quel suo modo di inforcare gli occhiali quando si deve concentrare, quegli sguardi, quella parlantina sciolta... con il procedere delle puntate, ho iniziato a vederlo sotto la giusta ottica.
Per quanto riguarda gli episodi... ce ne sono di molto buoni davvero. I migliori sono senza dubbio i doppi
L'ascesa dei Cyberuomini e
L'esercito dei fantasmi: il primo è un'ottima storia di stampo distopico, che si svolge in una terra parallela e che si costruisce con uno svolgimento e una risoluzione dei fatti davvero avvincente, mentre l'altro è l'episodio che chiude la stagione e cacchio, se la chiude degnamente. Lo sceneggiatore riesce a mettere insieme due dei nemici maggiori del Dottore visti finora, per sbattere la Terra sull'orlo della disfatta e tutto per arrivare, alla fine, alla più drammatica delle conclusioni. Un episodio che non può non far commuovere e non può segnare il cuore dello spettatore che ormai dopo 26 puntate è legato a doppio filo alle sorti del Dottore e di chi gli gravita intorno.
In mezzo a tutto ciò, altri episodi validi sono il nerdissimo
Una vecchia amica, in cui tra un cane di latta e Sarah Jane, entrambi elementi della serie classica del telefilm viene raccontata una storia che sembra presa pari pari da
Sailor Moon ma nonostante ciò è godibile. Finestre nel tempo però è anche meglio, con una storia velata di malinconia e che è scritta da Dio. E se il 2x01 presenta una cosa stuzzicante come la ricomparsa della mitica Faccia di Boe con una storia molto interessante, il doppio
L'abisso di Satana riesce a inserire in modo credibile quella che parrebbe una potenziale trollatona - il Diavolo in persona - all'interno dello scenario fantascientifico che fa da cornice principale alla serie, e soprattutto riesce a sfruttare la trama per dare adito a riflessioni filosofiche sulla natura umana e sulle sue virtù.
PC'è poi un episodio,
Love & Monsters, su cui avevo sentito le peggio cose.. certo, rispetto ad alcune vere e proprie perle della prima e della seconda stagione, concordo che questo tanto vituperato episodio sia una cazzatina, a partire dal mostro della settimana per arrivare al non-sense della sua conclusione. Eppure c'è del buono anche qui, con un protagonista assolutamente convincente che riesce a raccontare una storia di emarginazione e di persone che trovano inaspettata compagnia e comprensione partendo da presupposti diversi, che suggerisce alcune riflessioni sulle dinamiche sociali e sull'animo umano.
Inizio ormai a capire, infatti, che se uno dei punti di forza di
Doctor Who siano la grande qualità delle sceneggiature e delle storie fantascientifiche di alto livello che incontrano un po' di sana ironia, un altro è il fatto che attraverso il Dottore, i suoi viaggi e le sue missioni tra tempo e spazio gli spettatori più recettivi possano essere in grado di cogliere spunti per pensare a se stessi, al mondo, alla vita, alla Storia, al passato, agli altri...il Dottore è un novello Dottor Manhattan, non con lo stesso grado di conoscenza e potere ovviamente ma con un grande bagaglio di conoscenze ed esperienze, e continuando a viaggiare e ad aiutare dove ce n'è bisogno, contribuisce a diffondere quello che impara di volta in volta.
Gli ultimi secondi della stagione son un cliffhanger alquanto enigmatico, che porta senza soluzione di continuità al nuovo speciale natalizio.