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Che libro c'è sul comodino?

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0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

    Re: Che libro c'è sul comodino?
    Risposta #900: Domenica 15 Set 2013, 20:14:41


    Potrei recuperare il Mammuth della Newton Compton

    Io personalmente sconsiglio sempre i Mammuth e in generale le edizioni dei classici Newton Compton quando sono disponibili altre versioni. Le edizioni NC sono spesso quelli economicamente più convenienti ma a spesso sono alquanto scadenti come traduzioni

    *

    Nebulina
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      Re: Che libro c'è sul comodino?
      Risposta #901: Lunedì 16 Set 2013, 21:10:30


      L'amore graffia il mondo – Ugo Riccarelli vincitore del premio Campiello 2013 (la prima volta che è stato dato postumo)

      Un treno corre, veloce e inafferrabile, dall'inizio del secolo fino agli anni del boom economico e con esso su quelle rotaie corre l'Italia martoriata dalla guerra, bombardata e inginocchiata alla stupidità degli uomini. Ferma su quel treno Signorina vive, ama, sogna e intorno immagini sfocate di aerei, bombe, macerie.
      Riccarelli sceglie uno stile monocorde per raccontare un melodramma, quasi a stemperare l'esagerazione degli eventi narrati, che si fanno paradigma delle avversità e delle difficoltà che la protagonista affronta giorno dopo giorno, ma che divengono l'alibi per non inseguire i propri sogni, destinati a rimanere tali.
      Signorina non è caratterizzata in modo univoco, non se ne comprende il pensiero, è una donna che fugge, ma che trova nella fuga una trappola dietro l'altra, che la portano a cadere sempre più in basso, in un pozzo sempre più profondo da cui sarà difficile risalire; attraverso le azioni, più che i pensieri impariamo a conoscerla, ma mai fino in fondo; netta è la contrapposizione con la sorella; anch'essa paga un prezzo altissimo per le sue scelte e i sui sbagli, insegue qualcosa trasfigurato dalla speranza e dall'illusione, ma qualcosa in cui crede e che la fa vibrare.
      Ada è forse il personaggio migliore di tutto il romanzo, descritta con poche pennellate, con pochi dialoghi, ma che incarna una potenza incredibile, che è il primum movens di tutta la vicenda, senza la quale si sgonfierebbe come un palloncino; Ada è l'antitesi di Signorina ed incarna il coraggio egoistico delle idee, la determinazione di combattere contro tutto e contro tutti per realizzare il proprio sogno.
      Realizzare il proprio sogno: questo è il peccato originale di Signorina, abbandonarlo in nome di qualcosa di sfumato, solo immaginato; la vita le aveva donato un talento, cucire facendo miracoli con la stoffa, ma non lo persegue, lo abbandona come fa, la notte dei bombardamenti, con l'Armida, la fedele oca, compagna di mille pomeriggi, che da sola vola via, lei che non sapeva volare, verso l'ignoto a cercare, forse un rifugio, spero la salvezza, da quell'inferno che distrugge tutto il suo mondo; la fa volare via e con lei la sua infanzia, i suoi sogni, la sua vita, che prende quella piega secca che non sparirà mai più proprio in quel momento.
      E' la figura di quest'oca che mi ha commosso fino alle lacrime, che ritorna alla memoria nei momenti più neri a consigliare a indirizzare, quel rifugio che si cerca quando tutto crolla, quella sicurezza che solo gli affetti più semplici e disinteressati sanno regalare, è in questa figura, così bella, così poetica, evanescente come un sogno, impalpabile come un ricordo che si nasconde la maestria e la vena poetica dell'autore e per la quale si perdona l'intreccio fatto di eccessivi nodi, il lessico a tratti povero e il ritmo del tutto assente, perché in fondo l'Armida è Signorina che spicca il volo e sparisce nel cielo illuminato a giorno a vivere i suoi sogni, a vivere la sua vita.

       

      *

      Kim Don-Ling
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        Re: Che libro c'è sul comodino?
        Risposta #902: Venerdì 20 Set 2013, 09:59:13
        Ho iniziato la lettura de "L'occhio del gatto", dello scrittore da poco scomparso Alberto Bevilacqua.
        Non è mia abitudine abbandonare i libri una volta cominciati, ma francamente la prima parte mi ha lasciato molto perplesso.
        "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

          Re: Che libro c'è sul comodino?
          Risposta #903: Martedì 24 Set 2013, 01:00:39
          Anche a me non ha mai convinto lessi all'epoca "I sensi incantati" e "L'Eros" e devo dire che mi lasciarono piuttosto freddina!

          *

          alec
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            Re: Che libro c'è sul comodino?
            Risposta #904: Martedì 24 Set 2013, 02:03:32
            Appena terminato il saggio di Franco Cardini su Castel del Monte, l'enigmatico castello pugliese fatto costruire da Federico II. Consigliato per l'accuratezza storica e la lettura scorrevole

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            Nebulina
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              Re: Che libro c'è sul comodino?
              Risposta #905: Giovedì 26 Set 2013, 19:33:29
              STRAORDINARIO
              C'era una volta un ragazzo che iniziava il suo cammino verso la vita e un prete saggio che dava ottimi consigli perché capiva il mondo e ne percepiva il moto; il ragazzo avrebbe voluto conoscere tutto, sentirsi già grande, leggere opere importanti, ma il prete gli consigliò la lettura di questo piccolo libro, dal nome curioso di un autore dal nome impronunciabile che proveniva da quel lontano mondo sovietico che era ora vituperato ora idolatrato.

              Tendrjakov crea un piccolo capolavoro destinato a rimanere nell'oblio come spesso accade per quelle opere che, al pari del Piccolo Principe, non si limitano a raccontare una storia, ma scavano nell'animo umano e ne scovano le più profonde corde facendole vibrare e costringendo a riflettere.
              Il tema trattato è affascinante: una studentessa della decima classe di un istituto sovietico è credente, anche il professore di matematica lo è; si urla allo scandalo, all'espulsione, al licenziamento.
              Ogni pagina sembra vibrare impregnando le membra e il cervello di impulsi nervosi che costringono a pensare, a riflettere su ciò che non è evidente sul piano narrativo, ma come per magia lo diviene sul piano emozionale.
              Tendrjakov riesce attraverso uno stile semplice, accessibile a tutti costruito con un lessico ricco, ma non elitario a imbastire una storia verosimile e sincera con personaggi che sembrano far parte della vita di tutti i giorni e proprio per questo immediati e comprensibili.
              La storia è raccontata dal preside della scuola ed è in prima persona, scelta che rende tutta la narrazione fresca ed empatica; questo maestro è caratterizzato così bene, in modo così puntuale senza essere ridondante, così autoritario, così umano, ma soprattutto giusto; sembra che conosca non solo la distinzione tra bene e male, ma che conosca anche la strada da percorrere per arrivarci, cerca di essere un insegnante e di trasmettere se stesso agli altri. Di colpo quando le pagine finiscono non si ha un'idea di cosa sia Dio, l'anima e la religione, ma si hanno gli strumenti per formulare un pensiero, creare un'opinione e la sensazione di essere una persona migliore.

              Quel ragazzo dopo aver un po' storto il naso decise, forse per reverenza verso quell'uomo così autorevole, di iniziare la lettura e ne rimase folgorato, fu uno di quei libri che segnarono la strada della sua straordinaria vita, che gli fece capire che ciò che sarebbe stato avrebbe anche di poco cambiato il mondo e che avrebbe trasmesso tutto se stesso ai suoi figli, perpetuando quella magia che quel giorno lontano delle parole scritte su della carta riuscirono a creare.

              Quel prete era Don Lorenzo Milani e quel ragazzo il mio babbo.

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                Re: Che libro c'è sul comodino?
                Risposta #906: Sabato 28 Set 2013, 16:51:14
                L'Odissea. Uno dei più grandi classici di tutti i tempi, troppe volte considerato "libro di testo" da studiare a scuola e basta.
                Ovviamente anche in lingua italiana è piuttosto complicato da leggere, ma ne vale la pena!

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                Chen Dai-Lem
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                  Re: Che libro c'è sul comodino?
                  Risposta #907: Martedì 1 Ott 2013, 11:01:02
                  Appena finito "Una casa alla fine del mondo" di Michael Cunningham e devo dire che mi è piaciuto..sì sì..un libro particolare come del resto "Le ore" (in questo caso ho visto solo il film e non ho letto il libro)..
                  Bella storia di due amici, che si scoprono omosessuali, crescono insieme e prendono strade diverse..uno (Jonathan) va a vivere a New York con una quarantenne eccentrica e piena di complessi legati alla sua adolescenza (Claire), l'altro (Bobby), rimasto orfano, continua a vivere a Cleveland con la famiglia dell'amico. Si trasferirà anche lui a New York sconvolgendo gli equilibri esistenti tra Jonathan e Claire e avrà un figlia da quest'ultima..  
                  E' un libro molto particolare..ma molto bello..il tema dell'omosessualità non è il principale..è un libro sull'amore..ma è un amore complicato..amore tra Jonathan e Bobby..ma anche tra Jonathan Bobby e Claire..amore per i genitori..
                  La cosa bella dei libri è che ti affezioni sempre ai personaggi e poi alla fine ti dispiace separartene :)
                  Ora ho iniziato "Léonie" di Sveva Casati Modignani..sì non è una lettura impegnata..ma me l'ha prestato la mamma di una mia amica.. Ho letto altri due romanzi di questa autrice e devo dire che non mi sono dispiaciuti..anche se lo stile è bene o male sempre quello..il mio preferito è "Lezione di tango"..vediamo questo che ho iniziato com'è :)  
                  « Ultima modifica: Martedì 1 Ott 2013, 11:39:18 da Carlotta520 »
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                    Re: Che libro c'è sul comodino?
                    Risposta #908: Martedì 1 Ott 2013, 11:43:10
                    STRAORDINARIO
                    C'era una volta un ragazzo che iniziava il suo cammino verso la vita e un prete saggio che dava ottimi consigli perché capiva il mondo e ne percepiva il moto; il ragazzo avrebbe voluto conoscere tutto, sentirsi già grande, leggere opere importanti, ma il prete gli consigliò la lettura di questo piccolo libro, dal nome curioso di un autore dal nome impronunciabile che proveniva da quel lontano mondo sovietico che era ora vituperato ora idolatrato.

                    Tendrjakov crea un piccolo capolavoro destinato a rimanere nell'oblio come spesso accade per quelle opere che, al pari del Piccolo Principe, non si limitano a raccontare una storia, ma scavano nell'animo umano e ne scovano le più profonde corde facendole vibrare e costringendo a riflettere.
                    Il tema trattato è affascinante: una studentessa della decima classe di un istituto sovietico è credente, anche il professore di matematica lo è; si urla allo scandalo, all'espulsione, al licenziamento.
                    Ogni pagina sembra vibrare impregnando le membra e il cervello di impulsi nervosi che costringono a pensare, a riflettere su ciò che non è evidente sul piano narrativo, ma come per magia lo diviene sul piano emozionale.
                    Tendrjakov riesce attraverso uno stile semplice, accessibile a tutti costruito con un lessico ricco, ma non elitario a imbastire una storia verosimile e sincera con personaggi che sembrano far parte della vita di tutti i giorni e proprio per questo immediati e comprensibili.
                    La storia è raccontata dal preside della scuola ed è in prima persona, scelta che rende tutta la narrazione fresca ed empatica; questo maestro è caratterizzato così bene, in modo così puntuale senza essere ridondante, così autoritario, così umano, ma soprattutto giusto; sembra che conosca non solo la distinzione tra bene e male, ma che conosca anche la strada da percorrere per arrivarci, cerca di essere un insegnante e di trasmettere se stesso agli altri. Di colpo quando le pagine finiscono non si ha un'idea di cosa sia Dio, l'anima e la religione, ma si hanno gli strumenti per formulare un pensiero, creare un'opinione e la sensazione di essere una persona migliore.

                    Quel ragazzo dopo aver un po' storto il naso decise, forse per reverenza verso quell'uomo così autorevole, di iniziare la lettura e ne rimase folgorato, fu uno di quei libri che segnarono la strada della sua straordinaria vita, che gli fece capire che ciò che sarebbe stato avrebbe anche di poco cambiato il mondo e che avrebbe trasmesso tutto se stesso ai suoi figli, perpetuando quella magia che quel giorno lontano delle parole scritte su della carta riuscirono a creare.

                    Quel prete era Don Lorenzo Milani e quel ragazzo il mio babbo.
                    Nubulina mi hai fatto venire la pelle d'oca..ti giuro..ti ringrazio x questa recensione e vedrò di recuperare questo libro :)
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                      Re: Che libro c'è sul comodino?
                      Risposta #909: Martedì 1 Ott 2013, 12:45:06
                      Grazie :-)!

                      Lo devi cercare nelle bancherelle e nei mercatini, perché non lo hanno mai ristampato!

                      Spero che tu lo possa trovare, così, magari, ne discutiamo!

                      *

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                        Re: Che libro c'è sul comodino?
                        Risposta #910: Martedì 1 Ott 2013, 13:17:13
                        Grazie :-)!

                        Lo devi cercare nelle bancherelle e nei mercatini, perché non lo hanno mai ristampato!

                        Spero che tu lo possa trovare, così, magari, ne discutiamo!
                        L'ho trovato in biblioteca..vedo di recuperarlo e appena letto ti mando un messaggio :) Ci vorrà un po' di pazienza xchè sono un po' lenta a leggere ultimamente..ma appena finito mi farà piacere discuterne con te :)
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                          Re: Che libro c'è sul comodino?
                          Risposta #911: Mercoledì 2 Ott 2013, 21:33:14
                          Ci ho messo un pochetto, anche perché due settimane di vacanza le ho passate senza il libro, dimenticato a casa, ma ho concluso Iliade e Odissea.
                          Che dire? Splendidi, questo è certo, e non lo dico tanto per dire. Nonostante la scrittura in versi non sia la mia preferita, mi spingeva costantemente a leggere, mi coinvolgeva, e questo è ciò che voglio da una lettura. Come non sentire ammirazione e partecipazione mentre Diomede, infischiandosene che dinanzi a lui vi è Ares, lo squarcia da parte a parte con la lancia? O ai lamenti di Achille per Patroclo e Priamo per Ettore? Come non trovare inutile e odioso Paride? Odisseo, poi, con la malinconia che lo divora in Ogigia, bramando il ritorno, e le sue avventure.
                          E, anche se non è un'aspetto che di solito viene considerato, quando si parla di queste due opere, io ho provato un enorme interesse nel leggere informazioni che Omero ci passa della società del tempo. Apprendiamo in modo molto dettagliato di ritualità e comportamenti sociali, di unità di misura e valore usate nell'antica Grecia, o, con Odisseo, delle tecniche di costruzione di una barca, quando lui stesso si fabbrica la zattera, ricercando i legni adatti e sistemando le manovre. Omero, oltre a due bellissimi poemi, ci regala anche più informazioni di quanto l'archeologia sarebbe stata in grado di ricostruire su quel periodo, e, da appassionato di storia quale sono, mi piace assai :P

                            Re: Che libro c'è sul comodino?
                            Risposta #912: Mercoledì 2 Ott 2013, 21:38:28
                            Bè..stai parlando della base di tutta la letteratura occidentale, senza contare tutta la questione omerica che è, se vuoi, ancora più interessante...

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                            Duck Fener
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                              Re: Che libro c'è sul comodino?
                              Risposta #913: Venerdì 4 Ott 2013, 16:56:45
                              Ho terminato da quasi due settimane "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" e sono rimasto estasiato dalla bellezza di questo libro. Posso dire che è diventato una parte di me e che mi ha in parte cambiato. Bellissima la semplicità e il clima che si respirava appena 15/20 anni fa, tutto cambiato ormai. Il fatto che poi sia ambientato a Bologna non fa che farmelo piacere di più.

                              Ora sto procedendo con "Storia della libertà di pensiero" di Paolo Villaggio. Poi ho intenzione di proseguire con "Bastogne" (secondo romanzo di Brizzi, son curioso dopo "Jack"), e poi mi ispirava, sempre di Villaggio, "Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda".

                              *

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                                Re: Che libro c'è sul comodino?
                                Risposta #914: Sabato 5 Ott 2013, 02:20:44
                                Ho appena terminato "FINO ALL'ultimo uomo" di Frederick Manning, un combattente della prima Guerra Mondiale, un veterano della battaglia sulla Somme: me lo sono fatto durare parecchio, non l'ho letto tutto insieme, perché secondo me va preso a piccole dosi, per riflettere, per assorbirlo nell'anima.
                                Sembra un romanzo, anzi È un romanzo, ma attenzione, perché l'autore usa un alter ego per raccontare la SUA guerra, le sue emozioni, le sue paure, i suoi incubi.
                                Addirittura quando uscì la prima edizione nel 1929 venne in parte censurato, forse i veri ricordi della guerra erano troppo vivi , facevano troppo ancora troppo male; oggi invece ben venga l'edizione integrale, ben vengano libri come questi ad insegnarci la storia di ieri, per spiegarci da dove veniamo, e per impedirci di ripetere gli stessi errori un domani.

                                 

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