Premetto che ciò che conta per me sono i fumetti e il resto fa da contorno.
Mi ha deluso la maniera in cui sono state presentate quasi tutte le ultime storie. Gli ultimi volumi coprono periodi maggiori, come se i curatori volessero finire nel più breve temo possibile, tagliando gli extra e presentando vicende diverse con un unico articolo introduttivo. Lo avevano fatto anche prima con le brevi (perchè evidentemente per gli americano l'importanza di una storia è proporzionale alla lunghezza), ma dal decimo volume hanno accorpato anche le lunghe. Il che ha finito per aumentarne il valore ulteriormente il valore, infatti così risultano i migliori non solo per la qualità ma pure per la quantità del materiale stampato.
In ogni caso trovo che le introduzioni delle ultime 3 uscite (ma talvolta anche di qualcuna precedente), eccetto quelle di Gori e Stajano, siano caratterizzate da una banalità e superficialità mostruosa. Per esempio, delle vicende che vanno dalla Macchina Toc-toc al deserto del nulla, tutto quanto riescono a dire è che si adoperano elementi già visti precedentemente. Ciò è verissimo, peccato che non si parli delle cose veramente interessanti, come i modi innovativi con cui tali elementi vengono riesumati e rimescolati per dare vita a prodotti sensibilmente diversi.
Da questa critica sono esclusi gli approfondimenti iniziali di Thomas Andrae*, sempre interessanti e che colgono aspetti legati all'attualità e spunti di riflessione a cui da solo non ero arrivato.
A mio giudizio, la classifica dei volumi (ossia del contenuto) è la seguente:
1 - 10
2 - 8 e 11 a pari merito
3 - 7 e 12 a pari merito
4 - 5
5 - 6 e 9 a pari merito
6 - 4
7 - 3
8 - 2
9 - 1
* A parte per Topolino e l'orfanello riformato, di cui sbaglia un aspetto della trama.