Numero che inverte le tendenze recenti, con storie abbastanza insipide e nessuna punta.
Paperino e il mistero degli anelli cinesi (Ambrosio/Mazzarello) Certo non è una ciofeca e si legge tranquillamente, ma rimane una storia tranquillamente dimenticabile e abbastanza sciapa. La trama è veloce, senza mordente e nel finale sembra arrampicarsi sugli specchi pur di dare una motivazione a tutto quello raccontato. I disegni di Marco Mazzarello non aiutano molto. Infatti l'autore genovese è a suo agio con gli sfondi a tituba con le espressioni e i becchi dei personaggi, peccato che in questa storie gli sfondi siano pochi e di poca importanza.
Paperino, Paperoga e il re delle evasioni (Sarda/Barbaro) Bruno Sarda conferma l'andazzo dei suoi ultimi anni con i paperi, storie carina ma che non riescono ad arrivare, per un motivo o per un altro, ai grandi livelli a cui era arrivato negli anni precedenti. Questa storia si legge volentieri ed è la migliore del numero per me, qualche risata non riesce a soddisfarmi completamente. Graziano Barbaro adorna questa storia con delle matite stroardinarie, riempiendo anche le pagine di mini-citazioni, aguzzando l'occhio se ne notano un paio.
Gambadilegno e il malloppo surgelato (Bosco/Amendola) una risata la strappa, e anche la trama non è brutta, eppure non mi è piaciuta. Sarà che Marco Bosco ci aveva abituato a livelli molto più alti, o sarà che storielle come questa si leggono a frotte sui Classici Disney, ma questa storia mi è rimasta un po'indigesta, e neance per colpa dei disegni. Amendola mi pare molto a suo agio cone Gamba e Co., più che con altri.
Il Re del Klondike: Cuccia dolce cuccia (Martignoni/Milano) il giudizio, positivo, va a confermare le caratteristiche della serie: trame che nonostante la durata riescono a non risultare afrettate, risata finale e disegni adatti.
Dinamite Bla e la gallina delle uova d'oro (Mazzoleni/Limido) a pari merito con Sarda, anche questa storia si guadagna l'appellativo di migliore del numero, purtroppo non migliorando il giudizio generale, una storia carina, divertente e ben scritta ma che non riesce a catturarti nell'avventura che potrebbe risultare più coinvolgente e intrigante se non esitasse troppo in certi passaggi. A Limido il merito di aver illustrato questa storia alla stragrande.