Speciale LuccaTopogag - Le Più Belle Strisce Quotidiane e Tavole Domenicali dal 1935 al 1978Questo volumetto in origine faceva parte degli articoli del Topocatalogo e non di rado veniva allegato come premio dopo un abbonamento ad una testata Disney. Evidentemente doveva esserne stato prodotto un numero spropositato di copie, vista la frequenza con cui lo si ritrovava ogni due per tre tra le offerte Disneyane. Bè una piacevolissima sorpresa è stata l'averlo trovato a Lucca...come premio per il quiz che Bertoni, Fausto e Valentina facevano ai bambini. E ovviamente ringrazio l'ultima dei tre per averne concesso una copia a me, Icnarf, Dapiz, Hybiscus, Rensel, Elik e Laurentius, sicuramente un bell'omaggio arricchito (almeno nel mio caso) da una sua dedica che mi invita a non perdere le speranze per l'arrivo, prima o poi, di una bella cronologica del Topolino a strisce di zio Floyd. Per quanto riguarda i contenuti del volume, di sicuro non si tratta del Topolino avventuroso che noi tutti auspichiamo di rivedere nella tanto sofferta integrale di Gottfredson, ma ne è un ottimo antipasto. La prima metà dell'albo propone una selezione di tavole domenicali che vanno dal 1935 al 1942, una produzione che vede alle matite principalmente Gottfredson, poi sostituito da Manuel Gonzales e ai testi Ted Osborne e Merril De Maris. Va detto, che a differenza delle strisce, che dal 1930 al 1955 furono sempre collegate tra loro in lunghissime sequenze di avventure continuative (il famoso ciclo di cui noi tutti invochiamo la ristampa), la tavole, tranne rarissimi casi, sarebbero state quasi sempre autoconclusive.
C'è poi una seconda metà, che vede invece una selezione di strisce quotidiane autoconclusive che vanno dagli anni 50 ai 70. Questo tipo di produzione nasce infatti nel 1955, quando, dopo Topolino e il Ritorno di Davy Crockett, la produzione avventurosa continuativa viene conclusa e rimpiazzata da queste gag quotidiane. Non cambia l'autore dei disegni, che fino al 1975 è sempre Floyd Gottfredson, stavolta su testi di Roy Williams o Del Connell. Le strisce in questione sono parecchio varie, e si passa da alcune gag parecchio argute, ad altre un po' più scolastiche che fanno rimpiangere l'epoca d'oro che si lasciano alle spalle. Sensazione di nostalgia che si avverte specialmente passando dallo stile del tardo Gottfredson a quello decisamente anni 70 del successore Roman Aràmbula, privo di particolari guizzi stilistici.
In sostanza, un buon volume, sì. Che non ha certo velleità maggiori se non quella di dare una buona infarinatura su ciò che è stata la produzione Disney per i quotidiani, pur trattando l'argomento da un punto di vista periferico e senza andare al nucleo di ciò che veramente ci sogneremmo di poter rileggere. Un antipasto sfiziosissimo in attesa dei pezzi da novanta, insomma.
da
La Tana del Sollazzo