Papersera.net

Uffiiii io lo devo ancora trovare!!!! [ [ [ bho guarderò altre edicole!!

Non ne posso più. Seriamente.
Giorno dopo giorno apro questo topic sperando di trovarci post, commenti, opinioni e recensioni sulle sette storie di Barks in questione. Non le vostre cronache da reperimento difficoltoso.
Diamoci una regolata, per cortesia.

Non ne posso più. Seriamente.
Giorno dopo giorno apro questo topic sperando di trovarci post, commenti, opinioni e recensioni sulle sette storie di Barks in questione. Non le vostre cronache da reperimento difficoltoso.
Diamoci una regolata, per cortesia.

Mi spiace "sminuire" il target dei recensori con un mio intervento... comunque:

l'altro giorno discutevo con PORTAMANTELLO (?) sul Sollazzo, e parlavamo un po' della prima storia di Vita e Dollari; l'avevo letta il giorno stesso, ed avevo apprezzato molto questo "primo Paperone", a cui purtroppo si è sostituito quello italiano. Di quel Paperone, oltre alle battute (del tipo "occhio sono PdP, e se dici qualcosa che non va compro la città e ti licenzio), ho gradito molto la "schiettezza" con cui spendeva i soldi: infatti, un Paperone italiano dei TL di oggi, appena gli chiedono 10 cent subito parte con crisi epilettiche, mentre quello Barksiano, appena il giudice dice "un milione di multa", quasi come fosse un guanto, glie ne sbatte in faccia due dicendo tipo "tieni, sono 2 milioni, conserva il secondo in cassaforte per quando ripasso". Molto bella questa sua "svalutazione monetaria", per così dire, vista la "bassezza" a cui è precipitato, IMHO, il Paperone di molte storie italiane. Altra cosa (che è confermata nelle storie italiane) e che, pur essendo "caratteristica" dei riccastri non approvo, è la superiorità, secondo loro, dei beni materiali (e dei soldi) alla famiglia, anche quando Paperino, Qui, Quo e Qua sono in pericolo nel deserto nella seconda storia del volume.

Se mi puoi delucidare, o commentare Grrodon (o chi per lui)
Grazie  

Mi spiace "sminuire" il target dei recensori con un mio intervento... comunque:

l'altro giorno discutevo con PORTAMANTELLO (?) sul Sollazzo, e parlavamo un po' della prima storia di Vita e Dollari; l'avevo letta il giorno stesso, ed avevo apprezzato molto questo "primo Paperone", a cui purtroppo si è sostituito quello italiano. Di quel Paperone, oltre alle battute (del tipo "occhio sono PdP, e se dici qualcosa che non va compro la città e ti licenzio), ho gradito molto la "schiettezza" con cui spendeva i soldi: infatti, un Paperone italiano dei TL di oggi, appena gli chiedono 10 cent subito parte con crisi epilettiche, mentre quello Barksiano, appena il giudice dice "un milione di multa", quasi come fosse un guanto, glie ne sbatte in faccia due dicendo tipo "tieni, sono 2 milioni, conserva il secondo in cassaforte per quando ripasso". Molto bella questa sua "svalutazione monetaria", per così dire, vista la "bassezza" a cui è precipitato, IMHO, il Paperone di molte storie italiane. Altra cosa (che è confermata nelle storie italiane) e che, pur essendo "caratteristica" dei riccastri non approvo, è la superiorità, secondo loro, dei beni materiali (e dei soldi) alla famiglia, anche quando Paperino, Qui, Quo e Qua sono in pericolo nel deserto nella seconda storia del volume.

Se mi puoi delucidare, o commentare Grrodon (o chi per lui)
Grazie  

Complimenti Alex Andrew, vedo che stai facendo passi da gigante nei tuoi studi.  

Le tue osservazioni circa comportamenti a volte contraddittori di Paperone nelle storie di Barks sono molto corrette.

Successivamente affermi che il Paperone delle storie 'italiane' e' caratterizzato da 'bassezza'. Questo e' vero nelle storie di Martina, che infatti era Italiano, ma non necessariamente in tutte le storie 'italiane', dove ci sono molti casi di un Paperone che a volte si comporta in modo diverso.

Ho ritenuto doveroso fare questa precisazione.  

Più che altro sono contraddizioni comportamentali tipiche di un personaggio ancora in via di definizione. Però Barks anche dopo continuerà a punzecchiare il suo Paperone dandogli manie e fissazioncine sempre nuove, sempre diverse, sempre fantasiose che magari non ci si aspetterebbe di vedere in un personaggio ultimato. Immagino che questi rientri nel suo stile: Barks non voleva annoiare il lettore con comportamenti troppo stereotipati o impostati, sorprendendolo ogni volta. E se questo entrava in contraddizione con altri atteggiamenti di storie passate...pazienza, si poteva sempre dare la colpa alla natura umana, così instabile e incoerente.

Capisco...

che tu sappia, queste storie rientrano nel "culmine" della sua produzione, o ce ne sono state altre più belle, o peggiori? (o ha sempre mantenuto livelli ottimi?  :)



edit. non avevo visto questo post:

Complimenti Alex Andrew, vedo che stai facendo passi da gigante nei tuoi studi.  

  esagerato *__*
magari trovassi altre storie, oltre a queste "infime" 7 di chissà quante altre..

cmq si fa quel che si può  

Capisco...

che tu sappia, queste storie rientrano nel "culmine" della sua produzione, o ce ne sono state altre più belle, o peggiori? (o ha sempre mantenuto livelli ottimi?  :)

A mio modesto parere, Barks ha sempre mantenuto uno standard qualitativo (a livello grafico, ma soprattutto narrativo) eccezionale. Vita e Dollari è un'ottima antologia, ma ci sono tantissime altre storie meravigliose. La mia preferita resterà sempre The Old California (ma non c'è Paperone). Poi, come non ricordare "Paperino nella terra degli indiani pigmei" o "Zio Paperone e il fiume d’oro", "Zio Paperone Lawrence d'Arabia", "Zio Paperone e i misteri della cattedrale", solo per dirne alcune di tantissime. Senza contare le celebri "ten-pages", vere e proprie perle di fumetto sempreverdi.

che tu sappia, queste storie rientrano nel "culmine" della sua produzione, o ce ne sono state altre più belle, o peggiori? (o ha sempre mantenuto livelli ottimi?  :)

A mio giudizio, buona parte del "culmine" barksiano è riunita, oltre che nella settupla dei volumi "vita e dollari", nei seguenti due volumi:
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it&c1=BIG+++2A
http://coa.inducks.org/issue.php?c=it&c1=BIG+++3A

Il fortunato possessore di tutti e tre i volumi (la sottoscritta si alita sulle unghie e se le lucida sul maglione con aria di superiorità ) ha un buon numero (ma ancora, non tutte) di storie che possono rientrare fra le più "importanti" di questo autore. "Importanti" nel senso di lunghe, belle, molto articolate, con una certa pretenziosità. Insomma, ha le storie che Don Rosa si è preso la briga di citare più spesso.
Certo, poi, ci sono tutte le ten-pagers, storielle molto più brevi e scanzonate, ma che alcuni apprezzano anche di più (mio padre, per esempio, dichiara di preferire le piccole avventure quotidiane dei paperi alle grandi cacce al tesoro). Recuperare quelle richiede un bel po' di lavoro... oppure una collezione completa dei primi numeri di Zio Paperone.

Di quel Paperone, oltre alle battute (del tipo "occhio sono PdP, e se dici qualcosa che non va compro la città e ti licenzio), ho gradito molto la "schiettezza" con cui spendeva i soldi: infatti, un Paperone italiano dei TL di oggi, appena gli chiedono 10 cent subito parte con crisi epilettiche, mentre quello Barksiano, appena il giudice dice "un milione di multa", quasi come fosse un guanto, glie ne sbatte in faccia due dicendo tipo "tieni, sono 2 milioni, conserva il secondo in cassaforte per quando ripasso".

Sì, quello della "scavatrice" è un Paperone a cui non siamo troppo abituati. Come ha detto Grrodon, è anche un segno del personaggio che andava ancora evolvendosi e non era del tutto definito. Ma in un certo senso è coerente con la figura di un Paperone che ama ogni moneta perché gli ricorda le avventure vissute per guadagnarla, mentre il denaro anonimo, il mazzetto di banconote senza una storia, tutto sommato ha meno valore (sei già arrivato a leggere la Disfida dei Dollari?).
Comunque io adoro la battuta "che gusto c'è a possedere un sequilione di dollari se non ci puoi fare un po' di chiasso attorno?" (non è così la battuta ma il senso è quello).

Altra cosa (che è confermata nelle storie italiane) e che, pur essendo "caratteristica" dei riccastri non approvo, è la superiorità, secondo loro, dei beni materiali (e dei soldi) alla famiglia, anche quando Paperino, Qui, Quo e Qua sono in pericolo nel deserto nella seconda storia del volume.

Anche quella è una storia abbastanza anomala per Barks, non tanto perché mostra un Paperone tirchio, ma perché lo mostra moralmente riprovevole. In futuro Barks darà caratterizzazioni più "nobili" del personaggio. Inoltre il fatto che in assenza della clessidra gli affari di Paperone vadano a catafascio sminuisce molto il personaggio, che in questa storia si direbbe dovere tutto alla magia dell'amuleto e non alla sua abilità di affarista.

 vista la "bassezza" a cui è precipitato, IMHO, il Paperone di molte storie italiane.

IMHO, in modi totalmente differenti e per motivi totalmente differenti, il Paperone "cattivo&acido&avarissimo" di Martina non ha nulla (vabbé quel briciolino con cui è d'obbligo omaggiare il creatore) da invidiare al Paperone di Barks...

Successivamente affermi che il Paperone delle storie 'italiane' e' caratterizzato da 'bassezza'. Questo e' vero nelle storie di Martina, che infatti era Italiano, ma non necessariamente in tutte le storie 'italiane', dove ci sono molti casi di un Paperone che a volte si comporta in modo diverso.

Sì, assolutamente vero!
Tuttavia nel post di Alex_Andrew si poteva anche intendere (un po' impropriamente) che con "bassezza" si volessero indicare i "bassi livelli qualitativi" a cui è giunto il personaggio di Paperone nella tradizione narrativa italiana, piuttosto che i bassi valori morali del personaggio (discorso sul quale il tuo post fa molta chiarezza).
A questo proposito, infatti, a parte che nelle storie di Cimino (e in tutte le storie che ne clonano la struttura, senza alcuna fantasia o guizzo narrativo), Paperone ha perso del tutto quello spirito pioneristico (che invece ha ripreso molto bene Rosa), contornato dall'amore per l'avventura e la ricerca, perdendo la sua maschera romantica (nel senso letterario) e diventando una macchietta sclerotica, che fa affari speculando in borsa, o sfruttando le solite idee geniali di archimede (spesso traghettate da paperino), che deve la sua fortuna alla numero uno (quale fraintendimento maggiore di Barks di poteva mai fare?), occupato a sparare sale sui bassotti, aglio su amelia e a primeggiare su Rockerduck al club dei miliardari,  e che pur di non spendere 10cents, come diceva Alex_Andrew, perde ore e ore di lavoro... se non è bassezza (narrativamente parlando) questa  /

Sì, assolutamente vero!
Tuttavia nel post di Alex_Andrew si poteva anche intendere (un po' impropriamente) che con "bassezza" si volessero indicare i "bassi livelli qualitativi" a cui è giunto il personaggio di Paperone nella tradizione narrativa italiana, piuttosto che i bassi valori morali del personaggio (discorso sul quale il tuo post fa molta chiarezza).
A questo proposito, infatti, a parte che nelle storie di Cimino (e in tutte le storie che ne clonano la struttura, senza alcuna fantasia o guizzo narrativo), Paperone ha perso del tutto quello spirito pioneristico (che invece ha ripreso molto bene Rosa), contornato dall'amore per l'avventura e la ricerca, perdendo la sua maschera romantica (nel senso letterario) e diventando una macchietta sclerotica, che fa affari speculando in borsa, o sfruttando le solite idee geniali di archimede (spesso traghettate da paperino), che deve la sua fortuna alla numero uno (quale fraintendimento maggiore di Barks di poteva mai fare?), occupato a sparare sale sui bassotti, aglio su amelia e a primeggiare su Rockerduck al club dei miliardari,  e che pur di non spendere 10cents, come diceva Alex_Andrew, perde ore e ore di lavoro... se non è bassezza (narrativamente parlando) questa  /

Insomma, anche Paperone e' umano.  

diventando una macchietta sclerotica, che fa affari speculando in borsa, o sfruttando le solite idee geniali di archimede (spesso traghettate da paperino), che deve la sua fortuna alla numero uno (quale fraintendimento maggiore di Barks di poteva mai fare?), occupato a sparare sale sui bassotti, aglio su amelia e a primeggiare su Rockerduck al club dei miliardari,  e che pur di non spendere 10cents, come diceva Alex_Andrew, perde ore e ore di lavoro... se non è bassezza (narrativamente parlando) questa  /

Sì, be' a questo punto, però, diventa obbligo distinguire il "cinismo" di Martina da quel Paperone senza arte né parte della massa dei Disney italiani attuali...

Riguardo al quesito sulla qualità media dell'autore: Barks mantiene una media sempre altissima sia nelle lunghe che nelle brevi. Ma a mio parere il culmine si ha con questa scaletta di storie. Magari avrei sostituito la Clessidra con lo Skirillione o altre minuzie, ma ciò non toglie che come densità di must questo libro racchiuda il vero e proprio essential reading dell'autore. Per questo è importante trovarlo, comprarlo e diffonderlo. Perchè amando questo volume amerete Barks, quindi il più puro e genuino spirito Disney, senza mediazioni e travisamenti di sorta.

Mi rendo conto che fare una recensione su dei capolavori sia limitativo,però dopo l'ennesima rilettura di Zio Paperone e la Stella del Polo su questa e su altre ristampe,non posso che dire che a mio parere si tratta di una storia perfetta;nella trama c'è di tutto:avventura,sentimento,umorismo,la giovinezza di Paperone....per non parlare del ritmo della storia ,dove ogni vignetta è utile ai fini della storia,e non è fine a se stessa(come spesso accade negli ultimi tempi...).Per non parlare del Paperone "umano",generoso e orgoglioso allo stesso tempo, poi ripreso da un altro Grande del fumetto Disney,Romano Scarpa.Non ci sono altre parole per descrivere questa storia,forse la migliore di Barks,o forse no,ma che resta comunque un capolavoro assoluto del fumetto Disney (e non solo).