Piccolo aggiornamento: oggi in fumetteria sono riuscito a prenotare lo scrigno dei mille, però quando ho chiesto anche il volume su moby dick, il gestore non è riuscito a trovarlo sul pc per fare l'ordine... /
Ciò significa che non lo si può ancora prenotare, oppure che si troverà in edicola ma non in fumetteria???
Alla mia fumetteria lascia chiesto di prendere questo volume e loro hanno preso il mio ordine tranquillamente...
Scrivo una mia recensione su questo albo(Se vi piace/ volete potete usarla come recensione "globale").
Quando Moby Dick uscì su Topolino(i numeri 3003 e 3004) le mi aspettative erano alte. Non che avessi mai letto effettivamente l'opera originale, ma già solo la sinossi dell'opera rappresentava una vera e propria sfida.
Artibani ha fatto un ottimo lavoro ai testi, riuscendo a scrivere una storia mai banale riuscendo ad utilizzare al meglio le personalità dei singoli protagonisti che in un primo momento appaiono forse poco idonei. I paperi infatti non sembrano i giusti rappresentanti per questa storia, ma incredibilmente risultano essere estremamente validi e senza alcuno stravolgimento del caso. La suddivisione in due tempi risulta perfetta, visto che ognuno dei due tempi ha vita propria ma trova il suo completamento nella lettura integrale. Se infatti nella prima storia ci si attiene al Moby Dick di Melville, presentando versioni parodistiche di quei personaggi, nella seconda avviene in parte la disneyzzazione degli stessi. La morale di fondo che sottende alla storia risulta chiara solo nella vignetta finale nelle parole di Paperino-Ismale.
Mottura d'altro canto fa un ottimo lavoro ai disegni sempre ricche di contenuti e personaggi ma grandi e maestosi nelle scene più epiche. Anche Mirka Andolfo fa un ottimo lavoro sui colori conferendo tonalità scure in tutte le tavole e coinvolgendo sempre di più il lettore.
Gli unici editoriali presenti sono una breve ma bella prefazione di Lello Arena, grande amico di Artibani, che in poche concise righe chiede a ciascun lettore di fumetti di continuare a leggere, perché solo così le storie possono essere vive e un lungo editoriale scritto da un sempre fenomenale Artibani che racconta la genesi dietro la parodia in un'odissea(vissuta da lui e Mottura) mista tra romanzo e realtà.
Se il volume dell'anno scorso dedicato a Dracula recava in copertina anche il nome del colorista e anche all'interno dell'albo c'era una sezione a lei dedicata in Moby Dick questo viene a mancare. E me ne dispiace parecchio. Del resto anche a Mottura non viene lasciato spazio per presentarsi, ma impreziosisce il volume con tavole e bozzetti inediti.
Se era piaciuta nella versione originale non potrete che gustare al meglio questa nuova versione in cui le tavole non sono più ristrette ma appaiono nel loro pieno splendore. Se non l'avete ancora letta allora non potete non acquistare questa versione.
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