Come detto qualche post fa scritto poco dopo l'acquisto, numero che finalmente vale la pena di prendere, tanto che da già deciso a non prendere mi sono dovuto ricredere per via della cura che stavolta sembra esserci...
La
copertina mi ha stupito, perchè al contrario del solito Rota non rappresenta una scena di una storia in particolare ma fa una specie di quadro (che per la composizione ricorda l'ancor più bella copertina di Barks' Friends) in cui entrano tutti i protagonisti di tutte le storie del numero (Donald, Daisy, Paperoga old style, le GM, Scrooge e spunta fuori anche un timido Mickey che con il ditino alzato fa notare la sua presenza alle spalle dei Paperi...), molto d'effetto.
L'articolo di apertura a cura dell'ottimo Boschi, intitolato
L'anno del topo ci regala innanzitutto la promessa di un anno in cui il Grande Topo sarà preenza fissa del mensile (rompendo un vecchio tabù di questo fumetto, che vorrebbe sulle sue pagine solo paperi, tabù che molti ormai giudicavano insostenibile) e dà alcune infomrazioni generali su Mickey, Gottfredson in uno specchietto s lui dedicato e l'introduzione al piatto forte del numero.
Il piatto forte è l'inedito di Scarpa,
Topolino e i regali mutanti, storia nè lunga nè corta che ci regala un Topolino abbastanza in forma... ok, il look dettato dalla Egmont che ci ripropone il Nostro ancora con le breghette corte in effetti è un po' insensato all'alba del suo ottantesimo compleanno, ma quell'atmosfera antica che sprigiona vederlo con quel look non mi dà fastidio e me lo rende poetico... mah, impressioni personali! Sta di fatto che la trama non è banale, nonostante Boschi dica che Scarpa voleva ritornare alle atmosfere dei suoi vecchi gialli qui non ci ho trovato molto di alcune vecchie storie del Maestro, ma l'idea di Plottigat per ricattare la città è molto originale. Bellissimo anche Gamba in versione davvero felina. Basettoni un po' troppo facilone, forse, quasi più di Manetta... ma una storia che mi ha fatto anche ridere nella serie di gag con Topolino che disturba tutti mentre segue le orme!
E mi ha anche appassionato! Da leggere, direi. E poi... chi ha notato l'auto-citazione che si fa Scarpa nella prima vignetta, dove sulla mensola compare una statuetta della Dea Kalì (o almeno così sembra a me)?
La storia di Rota
Paperino - Cuori bollenti mi ha divertito, come spesso fanno le storie scritte da Marco Rota. L'idea di base è banale e usata miliardi di volte (io mi ricordo una storia pressochè identica disegnata da Sciarrone), ma Rota gistisce bene la breve storiella senza pretese, e i suoi disengi mi piacciono sempre. Si continua con la seconda storia a tema S. Valentino con
Paperino - Appuntamento al buio, forse la più scarsa del numero, che però si fa leggere. A me piacciono e non poco i disengi di Vicar, quindi forse per questo l'ho digerita meglio.
Storia inutile (perchè la troverò nella Carl Barks Library, giusto?) quella scritta da Barks e disengata da Jippes. Quindi, a parte il fatto che anche senza comprare questo numero
Le giovani marmotte e il colossosaurus paperopolensis l'avrei avuta comunque, consideriamola un assaggio... e che assaggio! In realtà in quanto a trama è molto simile a molte di quel periodo di Barks, con le GM che tentano di salvare qualche reperto/animale raro e Paperone interviene cercando di far prevalere il suo diritto di far soldi. Che sia lo scheletro di un animale preistorico o delle balene o degli aquilotti o altro, la trama si muove su binari fissi. Ma da lodare 1) la gag della lunghezza del nome del Gran Mogol (ma si chiama Filodemo Fendinebbia??) e 2) i disengi di Jippes, che io ho sempre adorato, ho adorato per le storie che ho letto che ha ridisegnato scritte da Barks sulle GM, ma il tratto che gha usato in questa storia mi ha fatto veramente brillare gli occhi. Molto convincente, e plauso al colorista che ha dato quel colore alla palandrana di Scrooge.
Paperino e quel matto di un cugino ha una trama sgangherata ma divertente, dove Paperoga non fa poi danni ma provoca solo situazioni bizzarre. Buoni i disengi di Strobl; la seconda del Paperoga vintage è
Paperino e paperoga in: tessere o non tessere che mi ha fatto ridere... non tanto come altre che ho letto di Kinney/Hubbard (vedi "Paperoga pompiere d'amergenza") ma comunque gli animali che rassegnati danno il loro sostegno a Donald e noi lo evinciamo dal loro pensiero è stupendo, come tutti i mobili fuori dalla casa e l'esilarante finale dell'ultima vignetta che vale tutta la storia.
Il numero chiude coi fuochi d'artificio, con un articolo di Becattini (
Carl Barks fra schermo e fumetti ) che per essere completo paga il prezzo di ridursi a una lista della spesa dopo una buona introduzione; poi lo storyboard di
Madame XX ben tradotto da Boschi e mirabile, anche per il confronto von il tratto di Hanna e di Barks; infine la
quarta di copertina di Rota non è la ripresa del volto di un personaggio da una storia dell'albo ma un acquerello che simboleggia una celebre storia di Rota stesso (stavolta è il Deposito ocenaico), bella idea presentata nel sommario come omaggio ai lettori affezionati. E un omaggio è sempre gradito.
Che dire? A parte l'assenza della posta, un numero ben fatto, con tante chicche vecchie, nuove e inedite, 2 articoli ben scritti ed esaustivi e un'idea di progettazione pensata che aleggia in tutto l'albo e che sembra dover restare per tutto il 2008 in sommo tributo a Mickey. Se le storie-tributo saranno quelle storiche di Gottfredson che Topi e paperi saranno ben gradite, si spera che si continui sull'ottima strada tracciata da questo numero!