Era da molto tempo che non compravo un numero dei Grandi Classici, ma come ho scritto qualche post fa, questa volta a spingermi all'acquisto c'è stata la pubblicazione di una storia,
l'isola dei pagliacci, risalente ai tempi pionieristici: meglio leggerla ora, chissà se si ripresenterà mai l'occasione.
Detto questo, la storia conferma quello che pensano molti: "se non era ristampata da anni, un motivo c'è". Ciò non toglie che sia contento di averla potuta leggere e soprattutto, confrontare con l'originale,
la chiave smarrita, molto più scorrevole e divertente, per quanto non un capolavoro neanche lei.
Ad ogni modo, è stato bello leggere anche la carnevalesca del
quinto arlecchino e riscoprire
la magica lettura di un Asteriti che, a parer mio, ha offerto le sue prove migliori proprio nella riproposizione e reinterpretazione del Topolino anni '30.
La copertina di Cavazzano, poi è davvero splendida... insomma, un acquisto che mi ha lasciato soddisfatto, grazie al quale ho potuto verificare con mano l'ottima qualità della testata.