Forse la risposta sta nell'incipit dell'introduzione all'albo americano dedicato a
Topolino e Pluto corridore, datoci a Reggio Emilia.
Si dice infatti che oggi si guarda a Topolino come a un intrattenitore familiare per bambini in TV, ma... c'è stato un periodo nel quale Topolino era più visto come un eroe per tutte le età, che non esitava a fare a cazzotti e parlare di doping alle corse dei cani.
Ecco, forse è questa la semplice verità. Topolino non è più percepito, vattelapesca del perché, come un eroe per tutti, ma solo per bambini dai due anni ai due anni e mezzo: quindi MMMM, che rispolverava modernizzandoli gli stilemi del primo Mickey, faticò forse ad essere apprezzata dalla fascia "giovanile" dei lettori, quella insomma che non si era formata né su Gottfredson, né su Guido Martina.
Chiedo cortesemente, poi, a Bramo e Gingerin di spiegarmi dove io e Sonny Mitchell ci somigliamo posto che:
1) pago la bolletta del telefono;
2) guido con la massima prudenza;
3) non ho il codino;
4) ho gli occhiali;
5) detesto le camicie hawaiane;
6) sono più magro e non ho la testa a pera!