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PKNA - Paperinik New Adventures - Discussione Generale

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    Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
    Risposta #180: Martedì 31 Ago 2010, 20:09:33
    Solo 5 pagine non mi allettano granché, però non si sa mai cosa possano contenere :D e non ci sono nemmeno delle descrizioni. :(

    C'è qualche speranza che un lontano dì pubblichino una misera storiella di 5 pagine in un PkCult? D'altronde ripropongono anche le barzellette (e quando lessi la prima volta un lungo elenco di storie mi rallegrai molto, senza sapere che almeno tre di quelle erano da una pagina... ;D)

      Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
      Risposta #181: Martedì 31 Ago 2010, 23:51:08
      C'è qualche speranza che un lontano dì pubblichino una misera storiella di 5 pagine in un PkCult?
      Difficile: penso che per cinque pagine sia "più la spesa che l'impresa"! :P

      *

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        Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
        Risposta #182: Mercoledì 1 Set 2010, 01:34:33
        Una nuova storia di Pk? E la genesi di ciò quale sarebbe?

          Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
          Risposta #183: Mercoledì 1 Set 2010, 10:37:57
          Una nuova storia di Pk? E la genesi di ciò quale sarebbe?
          Non so, sfogliando gli indici sull'Inducks del "Disney XD" olandese noto, però, che alcune brevi da PK3 e anche da speciali delle prime due serie sono state pubblicate. Quindi penso che ora vogliano provare a farsene qualcuna da soli, quasi sicuramente col target da "frittole".
          Dallo sceneggiatore non so che aspettarmi: è uno abituato a lavorare solo con le brevi, e passa da storie con Paperino a quelle con Yzma e Kronk, da quelle con Fratel Coniglietto a Simba.
          Comunque, facendo una ricerca si scopre che altre due storie simili sono state prodotte e in attesa di pubblicazione, probabilmente sempre su "Disney XD".
          « Ultima modifica: Mercoledì 1 Set 2010, 10:39:03 da Duck_Fener »

            Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
            Risposta #184: Giovedì 2 Set 2010, 09:15:49
            Da un buon dieci minuti sto cercando di riattivare il topic su Sisti, ma non riesco perché, come vado sul forum 2009 mi scompare il login e non mi riesco a reinserire in alcun modo.

            Data la stretta affinità con PKNA, potrei postare il commento anche qui, se poi qualcuno lo riterrà fuori luogo e vorrà spostarlo dove sarebbe dovuto essere, ben venga.

            Quanto è difficile per un pker della prima ora essere obiettivo su Alessandro Sisti... Proviamoci lo stesso, però!

            Se si dovesse esaminare l’opera omnia del pavese Alessandro, la prima cosa che, secondo me, sorprenderebbe il lettore è la quantità di generi diversi che Sisti ha saputo toccare in una produzione di certo non vastissima, se si tiene conto del fatto che egli scrive storie per la Disney sin dai primi anni ottanta.

            La poliedricità dell’autore è evidente se si osserva come egli abbia saputo scrivere:

            - avventure di stampo “classico” soprattutto per Topolino, anche ripescando personaggi dimenticati da tempo e che certo meritavano altro splendore come il Pirata Orango o il dottor Enigm;
            - grandi parodie, come Toolino e la guerra dei mondi, dal finale straordinariamente comico ed inatteso;
            - divertenti prese in giro degli stessi personaggi Disney, come la storia dove Paperino non ne poteva più della sua triplice identità (ormai quadruplice, vero DD?) di Donald, agente Ququ7 e Paperinik;
            - scatenate avventure piene di calibratissimi paradossi temporali nel filone della macchina del tempo (sua la più delirante e bella U-cronia vista sulle pagine del Topo, ma come dimenticare il fondamentale e bellissimo Giorno del Sole freddo su PKNA?);
            - lunghe saghe come quella dei bis bis di Pippo.

            Sisti poliedrico nel genere di scrittura, ma anche nella cultura veramente a 360°, posto che il ragazzo passa indifferentemente dal parlare di complessi di toroidi magnetici a narrarci, e pure con dovizia di particolari, la costruzione della muraglia cinese, collocandola perfettamente dal punto di vista cronologico, o a darci ampi scorci realistici della vita del “veneziano” Marco Topo.

            Sisti sulla scia di Martina, quindi, perché narratore di storie in senso lato “culturali”? Sicuramente ma non solo. La storia di Marco Topo, diciamocelo, è piena di spunti interessanti dal punto di vista storico, ed è stata splendidamente curata negli apparati redazionali di contorno, che non avrebbero steccato neppure se affiancati alla saga dei bis bis di Pippo (due parole sul Codice di Hammurabi non ci stavano male, vero?), e che non fanno rimpiangere storie come Topolino e l’inventore degli alberi di martiniana memoria. Storie quindi utilissime per dare al giovane lettore qualche idea o qualche nozione in più, se si tiene conto che lo stile scrittorio di Sisti non è mai banale nei vocaboli impiegati, pur non possedendo la ricercatezza di Cimino o Martina.

            Non solo, dicevo, perché Sisti riesce a creare anche storie di puro intrattenimento comico ai limiti del demenziale, come Il fantasma di Topolino, o anche storie che colpiscono il cuore del lettore nel profondo, costringendolo a fermare per un attimo la lettura ed a riflettere su quello che è appena accaduto, come spesso capita nella saga di PKNA, in particolare per la famosa frase di Paperinik sulla droide Geena, appena distrutta sino all’operatività zero, ma con possibilità di essere riparata dai tecnici di turno (Seconda stesura): “Non fatelo: lei non lo vorrebbe...” “Uh, e perché?” “Sono le macchine quelle che si possono riparare.”

            Ora, la saga di PKNA - PK2 è sicuramente il capolavoro di Sisti, per la genialità nella creazione dei personaggi chiave della vicenda, ed altresì per le sfaccettature caratteriali che sono state date ai medesimi personaggi: non è un caso che Sisti sia il primo a mostrarci la poliedricità del Razziatore come onesto pirata, pronto ad aiutare Paperinik a salvare Paperopoli quando i “buoni” Tempoliziotti non muoverebbero un dito per mutare il corso degli eventi. Ma pensiamo anche alla meschina figura che gli Xerbiani fanno in Sotto un nuovo Sole, dove nessuno di essi versa una lacrima per la perdita di Xadhoom, o al profondo ritratto della personalità di Uno e Due fatto in Le parti e il tutto, dove Sisti ci insegna come in tutti noi bene e male convivano, e tocchi fondamentalmente a noi scegliere da che parte stare.

            Sisti è autore completo, quindi, capace di passare con disinvoltura da un genere all’altro, e che, quando altri sfasciano la sua opera più geniale, si permette di scrivere una storia comicissima dalla prima battuta all’ultima, dove vengono impietosamente messe in burla tutte le fondamenta delle assurde Pkfrittole (sto parlando di Trasporto Valori, per chi non l’avesse capito, uno dei migliori numeri della sciagurata terza saga).

            A differenza di altri autori, Sisti non travalica mai i limiti della correttezza politica, pur non disdegnando mai la battuta ironica, a volte feroce, ma mai cattivissima o troppo invasiva. Non lo sto citando come un pregio né come un difetto. Trovo solo che Sisti sembra non fare della battuta perfida il suo cavallo di battaglia, ma non credo che sia perché l’autore creda profondamente nel politically correct imposto dalla Disney. Ritengo infatti che Sisti non abbia nelle sue corde la scorrettezza eccessiva (alla Martina o Vitaliano, per capirci), ed allora bene fa ad astenersene, prima di eccedere con la voglia di sperimentare producendo risultati di scarsa qualità.

            Sisti ha, però, un grandissimo difetto: a volte gli scappano troppi blooper evidenti nella sceneggiatura, come se per un attimo la storia gli sfuggisse di mano. Cito, ad esempio:

            1) PKNA Stella cadente: Uno dice che Xadhoom non deve vedere il piano segreto, quando in Le sorgenti della luna ella vi è entrata... ehm.. di forza, ecco;

            2) Il fantasma di Topolino: Topolino è incorporeo ed attraversa ogni oggetto; come fa quindi a salire in macchina, arrivare sul luogo ove il ladro è appostato e scendere dalla stessa? Non sarebbe dovuto essere “attraversato” dalla macchina medesima, o comunque non riuscire neanche a salire sull’auto?

            3) PKNA Sotto un nuovo Sole: PK apprende il nome di Xari solo quando Xalya saluta quest'ultimo prima che lui vada dall’imperatore, ma in precedenza di fronte a Paperinik un altro Xerbiano si era rivolto all’ex fidanzato di Xado chiamandolo esplicitamente “Dottor Xari”.

            4) Pkfrittole Trasporto Valori: lo scafo della corazzata isola PK dal contatto radio con Uno, ma Uno afferma di avere sentito parte della conversazione tra il papero e l’arcigeneraltenente pagatore (anche se qui per me la cosa è “voluta” per aumentare il senso di presa in giro).

            Sono piccole cose che non sminuiscono il valore dell’autore, ma il nostro Sisti sarebbe ancora più venerato da noi fan se non si facesse mai sfuggire queste minutaglie, per quanto perdonabili siano.

            Insomma, Sisti è un grande della Disney di “media generazione” che sa innovare senza tradire, che sa fornirci nuove interpretazioni dei vecchi eroi aggiungendovi nuovi aspetti senza che mai noi lettori percepiamo qualsivoglia stacco tra il vecchio canone al quale eravamo abituati ed il nuovo da  lui proposto. Ed è proprio in questo che sta la prova delle grandissime capacità dello sceneggiatore.

            Possiamo annoverarlo tra i Maestri, quindi, o gli manca ancora qualche anno di servizio per essere considerato tale? Per me è già tra i Maestri, qualora non lo si fosse capito!
            « Ultima modifica: Giovedì 2 Set 2010, 15:52:33 da pkthebest »

              Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
              Risposta #185: Giovedì 2 Set 2010, 10:19:22
              Bellissimo post, che rende onore a quello che, sì, può già essere considerato uno dei Maestri (sono anche quasi 30 anni che sceneggia, eh!). E sì, anch'io considero PKNA il suo capolavoro, e Seconda Stesura il suo vertice massimo raggiunto, una storia che dovrebbe essere letta da chiunque si consideri un appassionato Disney.

              Ora, accodandomi alla proposta di pkthebest di recensire un personaggio from PKNA, seguo l'idea di Everett e vado ad analizzare un unico personaggio (non ne farò altri), quello da cui ho preso in prestito il nick!

              Comincio col dire che Leonard Vertighel è, dopo Everett Ducklair, il mio personaggio pikappico preferito. Proprio per la sua somiglianza con Ducklair, per la sua psicologia così enormemente sviscerata, che ne fa uno dei characters meglio riusciti dell’intera serie. Eppure tra Vertighel e Ducklair esiste una fondamentale differenza: se Everett ha avuto a disposizione un intera serie per mettere alla luce la sua complessa psicologia, quella di Vertighel è condensata in un'unica, intensissima storia (e sappiamo bene di cosa sto parlando!).

              Ma la cosa bella è che Enna nel creare il suo personaggio tenta un esperimento difficilissimo, cioè quello di condensare in un'unica persona una tale quantità di aspetti e riflessioni, di sfaccettature e di problematiche psico-sociali che basterebbero a riempire un intero cast per una nuova serie. È una scelta coraggiosissima, perché ben sappiamo che “chi troppo vuole nulla stringe”. È difficilissimo toccare così tanti aspetti con un solo personaggio, oltretutto con un limite di tavole tutt’altro che ampio, e centrare appieno il fulcro delle questioni. Peccato che Enna ci riesca a meraviglia. Riuscendo così a creare quello che è forse IL personaggio definitivo dell’intero fumetto.

              Se ci fermiamo a ragionare, ci accorgeremo subito di quale mole di riflessioni siano insite all’interno della psicologia di Vertighel. Vertighel che, proprio nella sua completezza, fa del suo punto di forza, paradossalmente, la non originalità. Perché probabilmente ci sarà capitato di vedere molte volte storie come la sua, ma mai, credo, trattate in questo modo.

              Vertighel, in prima approssimazione, incarna appieno la figura dell’uomo qualunque. Non è certo il primo personaggio a farlo, pensiamo all’esempio Disney più eclatante, Zio Paperone, anche se qui ci si muove su terreni molto diversi. L’uomo qualunque rappresentato da Vertighel è ovviamente metaforizzato, ma comunque un vettore perfetto per la comunicazione del pensiero Enniano.
              Vertighel è una specie di Dio della Scienza, di Potere fatto a persona, un uomo le cui potenzialità sono sterminate. È, insomma, un uomo che ha TUTTO. Eppure, è proprio lui il primo e l’unico ad accorgersi che è un uomo che non possiede NULLA, perché ciò che per lui conta veramente non lo ha mai raggiunto: l’Amore (prima riflessione Enniana: l’essenza di ciò che davvero conta). È un uomo dal grandissimo potere (“Il mondo è GIA mio”) ma non possiede ciò che davvero desidera.

              E allora pensa di fare una cosa. Creare con ciò che possiede, le sue capacità, ciò che non è mai riuscito ad ottenere (seconda riflessione Enniana: la creazione di una felicità fittizia).
              Tenta così di rimediare alla sua condizione, di colmare il suo vuoto, ma lo fa erroneamente, perché lui non ha mai capito il vero significato dell’Amore, visto che la sua visione dell’Amore coincide con quella della bellezza estetica, e non di quella spirituale (terza riflessione Enniana, la più importante: confronto tra Amore fisico ed estetico, per la quale rimando ancora una volta alla splendida recensione di Everett per Frammenti d’Autunno).

              Si capisce allora che qualcosa non può funzionare e la trama della storia ce lo spiega. Vertighel ha fallito di nuovo, tentando di riprodurre artificialmente ciò che è naturalissimo e irriproducibile, oltre a non aver capito che cosa l’Amore fosse. È in questo momento che crolla psicologicamente, e cade in preda alla follia, alla solitudine, che già prima erano comunque presenti in lui (quarta riflessione Enniana: il tema della follia e della solitudine nell’uomo senza valori).

              Eppure Vertighel non è un fallito, perché nel suo errare, nel suo passare da un estremo all’altro, qualcosa di buono l’ha fatto: si chiama Lyla Lay. Perché Lyla non è certo un ammasso di cavi e circuiti, pur essendo artificiale. Lyla è l’essere non-umano, artificiale, che possiede per proprio sviluppo emozioni e sentimenti tipicamente umani. Accostata a Vertighel sembra che lei, artificiale, comprenda meglio di lui, umano, il significato della vita. Più umano dell’umano (cit.) si potrebbe dire. E come essere sintetico dalle sembianze umane viene quindi osteggiato da coloro che sono umani solo in apparenza (quinta e sesta riflessione Enniana: l’umanità del non-umano e la non-umanità dell’umano).

              È probabile che se Vertighel fosse stato ripreso successivamente, la sua perfetta caratterizzazione sarebbe andata snaturata. Era un personaggio che aveva raggiunto la perfezione, e in questo senso è stata buona cosa mostrare la sua presunta morte alla fine della storia. Morte che mostra la sconfitta dell’uomo che non ha appreso il vero significato della vita, ma che non ha neanche prodotto sforzi per redimersi.

              Eppure non possiamo affermare che Vertighel sia un personaggio negativo, direi piuttosto che è un personaggio neutro, che non può avere collocazione da una parte o dall’altra dello schieramento (come d’altronde più volte è capitato in PKNA), ma è semplicemente fotografia della condizione di vita dell’uomo.

              Alla fine di questa pappardella mi sembra comunque che salti fuori per l’ennesima volta quanto Bruno Enna fosse un GENIO.

                Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                Risposta #186: Giovedì 2 Set 2010, 10:34:30
                Ti quoto al 100%, Leonard per il post su "te stesso". A quanto pare l'idea di recensire i personaggi funziona bene!

                Solo un dubbio: per te (ma anche gli altri sono chiamati a dire la loro, ovviamente), Vertighel di fronte a Lyla si sente ancora un fallito (come in quasi tutta la storia) per non essere riuscito ad "averla", o in fondo sente di avercela fatta e di avere creato l'algoritmo dell'amore, come pare affermare davanti a Paperinik, quando questi ribadisce che l'amore non si crea in laboratorio?

                Ed a quel punto l'uscita di scena di Leonard potrebbe essere motivata dal fatto che finalmente Vertighel si è sentito realizzato per essere riuscito, seppur parzialmente, ad avere quell'amore del quale aveva bisogno, e quindi ha preferito andarsene, non avendo più, a suo ritenere, nulla da dire di fronte al mondo. Insomma, realizzato il suo più grande desiderio, non aveva più un motivo per vivere e si è lasciato "uscire di scena", forse non morendo, ma almeno allontanandosi da quel mondo che lui stesso aveva contribuito a creare!

                PS: Enna è un genio assoluto. Punto. Se, però, smettesse qua e là di mettere virgole a separare direttamente soggetto e verbo...

                PPS: dopo una recensione come quella di Leonard, voglio proprio vedere se qualche neofita non si procura subito il numero e non si iscrive al Papersera per dire la sua!

                  Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                  Risposta #187: Giovedì 2 Set 2010, 10:39:42
                  Citazione
                  Solo un dubbio: per te (ma anche gli altri sono chiamati a dire la loro, ovviamente), Vertighel di fronte a Lyla si sente ancora un fallito (come in quasi tutta la storia) per non essere riuscito ad "averla", o in fondo sente di avercela fatta e di avere creato l'algoritmo dell'amore, come pare affermare davanti a Paperinik, quando questi ribadisce che l'amore non si crea in laboratorio?
                  Entrambe le cose. E' ancora convinto di essere riuscito a creare l'amore (l'amore estetico, più che altro), ma sente di aver fallito perchè comunque non ha avuto Lyla, più per "colpa" degli altri che sua.

                    Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                    Risposta #188: Giovedì 2 Set 2010, 12:43:49
                    divertenti prese in giro degli stessi personaggi Disney, come la storia dove Paperino non ne poteva più della sua triplice identità (ormai quadruplice, vero DD?) di Donald, agente Ququ7 e Paperinik;

                    Di che si tratta, buon PkTheBest?

                      Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                      Risposta #189: Giovedì 2 Set 2010, 13:29:08
                      Da un buon dieci minuti sto cercando di riattivare il topic su Sisti, ma non riesco perché, come vado sul forum 2009 mi scompare il login e non mi riesco a reinserire in alcun modo.
                      Ho appena inviato io la richiesta, se vuoi postare il tuo post anche lì. ;)


                      Comunque, in Seconda Stesura, prima della citazione che hai segnalato, c'è anche la stupenda:
                      Geena: "E poi, ignorando il tuo ordine, ti ho dimostrato una cosa"
                      Paperinik: "Quale?"
                      Geena: "Che non sono una macchina ubbidiente"

                      Inoltre, non dimentichiamoci della stupenda Ritratto dell'Eroe da Giovane, dal quale con quel breve dialogo Sisti si auto-cita... ;)

                      Per il resto come sempre ottima analisi, bellissimo post.

                      Bellissima anche l'analisi di Vertighel.
                      Ho sempre visto Vertighel come il classico scienziato pazzo, ma ciò che lo ha reso diverso è stato proprio il tentativo di volersi inserire in un mondo diverso, cercando di creare l'amore, vivendo in una serra fatta di piante e libri. Ma entrambe le cose da sole sembrano indicare il fatto che Vertighel non abbia mai avuto delle reali esperienze che lo potessero avvicinare a sentimenti reali, e che quindi ha voluto in tutti i modi cercare di crearseli da solo.
                      Ma piante e libri sembrano fatti a posta per andare in pasto al fuoco... ed hanno fatto sparire tanto piante e libri, quanto il loro proprietario, che è andato via con loro.

                      Sinceramente non ho mai pensato che Enna abbia voluto "lasciarci in sospeso con una presunta morte", bensì abbia proprio voluto lasciar intendere la fine del pg, che ha lasciato il mondo assieme ai suoi averi.

                      E poi, datemi pure della matta, ma io in tutto questo ho colto anche un piccolo riferimento ad una riflessione dantesca... l'ossessione della ricerca, il fatto che l'uomo senta il continuo bisogno di andare alla ricerca di qualcosa, e non possa fermarsi anche dopo aver raggiunto il suo obiettivo, poiché dopo esserci arrivato difficilmente riuscirebbe a frenare la voglia di portare avanti le sue scoperte.

                      E' l'avidità di Ulisse che va oltre le colonne d'Ercole, insomma. Naturalmente non intendo dire che Enna abbia appositamente voluto fare un lieve parallelismo con una simile riflessione, ma considerando l'animo poetico e acculturato dell'autore in questione non potevo non fare l'osservazione. :)
                      « Ultima modifica: Giovedì 2 Set 2010, 14:07:59 da Lyla_L »

                        Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                        Risposta #190: Giovedì 2 Set 2010, 14:23:48
                        Per V, sto parlando di questa storia: http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2671-1&search=paperino%20targato%20313

                        Grazie a Lyla per la riapertura del topic e per la dotta citazione dantesca: se la leggesse Nubulina, apprezzerbbe!

                        In Ritratto dell'eroe da giovane, la vera perla si ha quando Styvesant, prima di girare l'ultima scena del telefilm, chiede a Grrodon/Gordon se tutti gli spettatori siano stati allontanati e Grrodon risponde (devo scrivere in maiuscolo, sennò va persa): "TUTTI TRANNE... UNO!" Se vi ricordate che fosse il tale non allontanato, beh, più "uno" di lui non ce n'era vero? Grande Sisti!
                        « Ultima modifica: Giovedì 2 Set 2010, 15:44:10 da pkthebest »

                          Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                          Risposta #191: Giovedì 2 Set 2010, 14:32:05
                          PS per Lyla: Everett si è prenotato per recensire il suo omonimo! Pensi di fare altrettanto?

                            Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                            Risposta #192: Giovedì 2 Set 2010, 15:05:32
                            Non lo so, ma credo di no.
                            Prima di scrivere qualcosa su qualche personaggio avrei voluto avere una conoscenza a 360° delle storie in cui è comparso, e purtroppo così non è, quindi mi ero già preclusa praticamente ogni personaggio apparso in PK2 (Everett e figlie soprattutto, ovviamente, ma tanto il primo è già "prenotato" ;D)... senza contare che Lyla è apparsa parecchio (cioé sempre :o) anche nel Frittole, e ancora una volta non ho un tubo del Frittole (o quasi, e per quanto possa interessare del Frittole ;D)! So solo cosa succeda a grandi linee nelle storie che non ho mai letto, ma mi sembrerebbe comunque riduttivo... se proprio volessi fare qualcosa, parlerei solo di PKNA, e la cosa non mi entusiasma più di tanto. ;D
                            Vero anche è che parlerei per ore di Frammenti d'Autunno... ma in questo topic l'abbiamo già fatto anche troppo ;D
                            « Ultima modifica: Giovedì 2 Set 2010, 15:06:25 da Lyla_L »

                              Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                              Risposta #193: Giovedì 2 Set 2010, 18:01:51
                              PDP93 e PORTAMENTELLO hanno citato Nella nebbia dicendo che il cattivo Ahrimadz avesse motivazioni floppe. Secondo me aveva motivazioni notevoli invece, cioè annichilire una civiltà che considerava responsabile della decadenza della sua.

                              Se pensiamo che siamo a poco più di un anno e mezzo prima dell'11.9.2001, direi che PKNA era stato, questa volta purtroppo, sin troppo profetico!

                              Ribadisco ancora: la grandezza di questa serie era proprio data dalla capacità che tutti gli autori hanno avuto di toccare argomenti difficili e quasi "scabrosi" con facilità, rendendoli accessibili anche a dei bambini, e comunque ad un pubblico un po' di tutte le età.

                              *

                              Bramo
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                                Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                                Risposta #194: Giovedì 2 Set 2010, 21:02:50
                                Molto bella l'analisi di pkthebest su Sisti, bravissimo, molto curata e dettagliata. Nelle recentissime recensioni dei Grrodone però leggo che nelle storie 2009-2010 sia in fase calante... io non lo so perchè non comporo più il "Topo" con regolarità, ma mi spiace leggere questo :(

                                Complimenti e applausi a scena aperta per iol compare Vertighel per la sua recensione su... se stesso! Veramente eccellente e piena di spunti interessanti. E poi mi cita pure la mia rece :P
                                Uff, mi fate venire voglia di mettermi a scrivere la mia, e non ho tempo, maledetti... ;D
                                Comunque colgo questo spunto di Lyla

                                E poi, datemi pure della matta, ma io in tutto questo ho colto anche un piccolo riferimento ad una riflessione dantesca... l'ossessione della ricerca, il fatto che l'uomo senta il continuo bisogno di andare alla ricerca di qualcosa, e non possa fermarsi anche dopo aver raggiunto il suo obiettivo, poiché dopo esserci arrivato difficilmente riuscirebbe a frenare la voglia di portare avanti le sue scoperte.

                                E' l'avidità di Ulisse che va oltre le colonne d'Ercole, insomma. Naturalmente non intendo dire che Enna abbia appositamente voluto fare un lieve parallelismo con una simile riflessione, ma considerando l'animo poetico e acculturato dell'autore in questione non potevo non fare l'osservazione. :)

                                per farvi capire che forse sono più matto di lei. Io in Vertighel e nella sua ossessione di creare l' "immagine perfetta" ci ho visto un parallelo con l'eugenetica e con in generale la tentazione (teorica e non solo) della nuova tecnologia applicata alla medicina di creare e controllare la nascita di nuovi generati umani (tramite fecondazione in vitro o clonazione) affinchè si possa evitare la nascita di individui con malformazioni o malattie e quindi favorire una versione "salutista" delle nuove generazioni. Ecco, io ci vedo addirittura fini e profonde riflessioni bioetiche nell'ossessione che prova Vertighel verso il trovare la figura perfetta, e forse anche in generale in tutto il lavoro della Robolab nel creare droidi.
                                Poi ovviamente condivido tutta l'importanza dell'amore, l'amore artificiale ecc che ha egregiamente espresso Vertighel, così come anche l'interessante spunto di Lyla :)
                                « Ultima modifica: Giovedì 2 Set 2010, 21:03:32 da Everett_Ducklair »

                                 

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