Facciamo vedere che, dopo anni che PKNA ha cessato le pubblicazioni, si è ancora pker dentro! E quindi condividiamo con gli altri tutti gli strafalcioni nella serie che vengono in mente a memoria, tanto per fare sorridere un po’, evitando le minimaglie che si rinvengono agevolmente nella posta del giornale!
Evroniani e successivi: se l’ascensore impiega il doppio del tempo per andare dal piano 149 al piano 150 ed il piano segreto è in mezzo a questi due, detto piano segreto è il numero “149bis”, non il 151!
Evroniani e successivi: Paperino non è mancino, quindi dovrebbe portare lo scudo a sinistra, non a destra, perché con la destra dovrebbe potere impugnare un’arma diversa!
Il vento del tempo: dopo che il Razziatore, tornando indietro nel tempo, ha evitato lo scontro con PK che gli avrebbe impedito di rubare il cavo di tetragonium, Uno dice che “Poco fa il Razziatore è davvero...”, ma come fa Uno a sapere il nome del predone temporale se lo scontro che permetteva a Paperinik di scoprirlo non si è tenuto?
Il vento del tempo e Ombre su Venere: perché Paperinik usa un comunicatore per parlare con Uno anche quando ha l’Extransformer a portata? Quello dello scudo, visto sin dal numero 0, non funzionava?
Ombre su Venere: Fangus è un coolflame davvero strano. Se fosse meno coolflamizzato o uguale di Sam Plot, di Sean Leduck (numero 0) e dei tecnici della società elettrica (0/3), un semplice shock emotivo dovrebbe risvegliarlo dalla catalessi; se lo fosse di più o uguale (il fatto che Angus parli dimostra che non è un coolflame totale), dovrebbe avere la sua bella fiammella azzurra...
Due: Due è programmato per obbedire agli ordini di Everett e non di Paperinik: perché quindi la subsequenza di disattivazione funziona anche se la pronuncia PK?
Due: strano che Due si manifesti a Paperino (quando gli chiede se ha bisogno di una lente per verificarlo) sotto le spoglie di Uno, e Uno non si accorga che qualcuno gli è entrato in una subroutine...
Il giorno del Sole freddo e Carpe diem: se quella del Razziatore intrappolato tra le dimensioni è solo l'immagine retinica congelata negli occhi degli astanti, come è possibile che nel Giorno del Sole freddo la si veda muoversi (in una scena, si vede chiaramente il Razziatore che tenta di spegnere l'altronave)?
Terremoto: a che serve il Technodiver se la Pikar ha una configurazione subacquea, come vedremo in altri episodi?
Ritratto dell'eroe da giovane: a quanto pare, nel futuro sanno che Paperinik ha cambiato l'avvenire. Ma come è possibile questo? Gli unici che dovrebbero conoscere tale riconfigurazione dovrebbero essere i Tempoliziotti intervenuti all'esperimento Sole Freddo, posto che, cambiandosi il futuro, ogni personaggio che non ha viaggiato nel passato dovrebbe vedere la sua vita modificata, ma non ha senso che questa cosa sia stata raccontata in giro dai Tempoliziotti intervenuti al di fuori della Tempolizia... salvo scatenare il panico nella popolazione, s'intende!
Spore: anche se Paperinik ha consegnato lo scudo a Westcock, lo switch di richiamo avrebbe dovuto consentirgli di riaverlo subito e di attaccare le spore dall’alto, evitando qualsiasi colpo di acido, anziché da terra con un esoscheletro non all’altezza e non paragonabile a nessuna delle sue armi. Visto che il comunicatore da polso (citazione di Goldrake o di Supercar?) era acceso, PK avrebbe potuto chiedere a Uno di pilotarlo e di portarglielo, se proprio proprio non avesse potuto attivare lo switch di richiamo (cfr. PKNA 4).
Spore: strano che Uno, la più avanzata IA terrestre, creata da un alieno con tecnologie a noi sconosciute, non riesca a bypassare il dogwatcher...
Spore: strano che Paperinik e Janson si stringano la mano sinistra per salutarsi (questo è uno dei più famosi blooper pikappici)...
Le sorgenti della Luna: Xadhoom descrive solo in questo numero cosa vuole da Paperinik: ma allora cosa si sono detti alla fine del numero 6?
Le sorgenti della Luna e Se: come è possibile che i satelliti terrestri bastino a fermare un’invasione evroniana, se le armi terrestri convenzionali sono solo giocattoli per le corazzate evroniane?
Urk: lo scudo Extransformer continua a passare da un braccio all’altro di Paperinik, ed il berretto di Urk pulitore appare e scompare dalla testa di Urk in modo molto misterioso.
Seconda stesura: il comunicatore sullo scudo è posto in basso anziché in alto (Claudio Sciarrone, ti stava così odioso quel comunicatore?!?)
Seconda stesura: una vignetta è stranamente stampata al contrario a pag. 51, se ricordo bene.
La notte più buia: strano che degli elicotteri terrestri possano fermare le astronavi evroniane...
Carpe diem: (questo è famosissimo) se l’anomalia cronale ha cancellato il XXV secolo, come fanno PK ed il Razziatore a recarvisi per salvare il mondo?
Motore/Azione: perché, lungo tutto lo scontro finale, anche quando c’è da proteggersi dai laser Paperinik non estrae mai lo scudo Extransformer che ha portato con sé (cfr. ologramma di Zondag prodotto dallo scudo per entrare di nascosto nella nave evroniana)?
Manutenzione straordinaria: che resistenza, Angus Fangus! Di solito chi inghiotte una carcan crolla addormentato in pochi secondi... Cosa che accade nel reportage e non nella storia!
Stella cadente: come già osservato, Uno vieta a Paperinik di portare Xadhoom al piano segreto perché esso deve restare appunto segreto, ma Xadhoom ci era già stata nel numero 8.
Mekkano: per tutto l’episodio lo scudo viene chiamato Extrasformer invece di ExtraNsformer, come sarebbe corretto.
Mekkano: strano che la Pikar non resista ad un semplice colpo di bazooka terrestre, visto che in altri episodi regge ben di peggio...
Speciale '98: nell'ultiam storia, Uno smonta i congegni segreti delal 313, ma Paperino l'aveva fatto nello 0/3.
Tyrannic: lo scontro tra satelliti produce un rumore di ferraglia, ma fuori dell’atmosfera non dovrebbero sentirsi suoni (anche questo è strafamoso).
Crepuscolo: come ha fatto Uno a creare un selettore per la dimensione di destinazione se perfino l’Altronave ne era priva e servivano componenti del XXIII secolo per realizzarne uno?
Vuoto di memoria: gli Hot Trucks sfondano, coi loro camion, una difesa di carri armati; che razza di camion guidavano per distruggere dei blindati senza subire danni? Il loro capo si chiamava forse Garthe Knight (applausoni a chi coglie il riferimento)?
Metamorfosi: che scarso osservatore, questo Angus Fangus. Possibile che non noti come alla dottoressa Xado siano cresciute le orecchie in mezza giornata?
Metamorfosi: nella battaglia alla Ducklair Tower, il “guanto” dell’Extransformer appare e scompare dal braccio di Paperinik.
Fase due: durante l’incontro finale, quando scienziati e generali osservano il progetto della nave ideata da Due, le battute di Kerebron e di Kranyoon sono invertite.
Fase due: un Evroniano nella quarta di copertina ha due mani destre... Strafamoso anche questo, ma ha ispirato al contrario Hecor Sinistro di Monster Allergy?
La fine del mondo - Speciale '99: possibile che Paperinik non pensi mai di chiedere a Xarion se conosca un tale Xari, e che Xarion non chieda a Paperinik come faccia a sapere che egli è uno Xerbiano, dato che Xarion dovrebbe pensare che, essendo per lui stati eliminati tutti gli Xerbiani, Paperinik non può conoscerne alcuno?
Il giorno che verrà: nell’ultima pagina, due battute del Cronocomandante sono invertite.
Clandestino a bordo: in questa storia, Xari sembra coolflamizzato ed indossa la divisa degli archiatri.
Lontano lontano e Sotto un nuovo Sole: la biondina con la quale Xari si consolerà ha un nome diverso a seconda dell’episodio.
Lontano lontano e Sotto un nuovo Sole: strano che tutti gli Xerbiani parlino da subito una lingua comprensibile a Paperinik...
Sotto un nuovo Sole: Paperinik sembra apprendere il nome di Xari solo quando Xalya lo dice mentre Xari li lascia, ma in precedenza un altro Xerbiano si era rivolto a lui, davanti a PK, chiamandolo “Dottor Xari”.
Sotto un nuovo Sole: dopo avere fatto portare via Xari degradato, l’Imperatore dice: “... o dovrò pensare che la slealtà di Xado sia contagiosa.” Per me la battuta doveva fare riferimento a Xari, non a Xado, dato che l’Imperatore non conosce tale nome.
Sotto un nuovo Sole: l’Extransformer è disegnato una volta in versione “sinistra”.
Nella nebbia: posto che a Paperopoli vi sono altri edifici realizzati da Ducklair lungo il vettore ergogeoradiale (cfr. Silicio) con caratteristiche simili alla Ducklair Tower, non dovrebbero avere anch’essi dei gargoyle installati per evitare l’apertura della faglia dimensionale? E Ahrimadz non avrebbe potuto servirsi di uno di questi per i suoi scopi?
Agdy days: come hanno fatto gli Evenski a staccare un frammento dal meteorite per tirarlo addosso alla Pikar? L’Agdy non si sarebbe dovuto gonfiare, ricevendo un colpo di martello?
Agdy days: se c’era tutta questa fretta di andare e tornare dalla Siberia, non sarebbe stato meglio usare il PK-jet, piuttosto che la Pikar?
La sindrome di Ulisse: strano che la Pikar non resista ai denti di Davy Jones, se nel numero precedente ha superato indenne quattro mine ed un piccolo Agdy tirato contro di essa!
Operazione Efesto e Nell’ombra: allora, Grrodon riesce, con un computer terrestre “ordinario”, a violare il datapack di Xadhoom superficialmente ed a trasmettere comunque dati sulla fonte di energia della Xerbiana mutante, mentre Uno superficialmente trova solo grappoli di virus e nessuna informazione utile su Xadhoom?!?
Operazione Efesto e Nell’ombra: nella prima storia, Westcock non riconsegna mai il datapack a Paperinik; quando lo ha fatto, quindi? Okay, potrebbe essere stata solo una cosa non narrata, ma per me ciò significa che anche questa storia doveva precedere Tempo al tempo e Sul lato oscuro.
Per me infatti la successione corretta degli ultimi numeri sarebbe dovuta essere: Nella nebbia, Cronaufragio, Un solo respiro, Prima dell’alba (si vedono viaggi nel tempo), Agdy days, Le parti e il tutto (c’è ancora Lyla e Due viaggia nel tempo), La sindrome di Ulisse (così da spezzare un po’ la sequenza di storie sui viaggi temporali), Nell’ombra (PK perde e recupera il database di Xadhoom), Tempo al Tempo (PK accenna al futuro viaggio sulla luna), Sul lato oscuro (PK dà il database ormai inutile a Westcock), Operazione Efesto (il database è chissacome violato da Grrodon), per finire poi comunque con Se....
Che faticata, da Poche ragazze da quelle parti senza se e senza ma!
Ma lo spirito del Pker è ancora indomito in me, come credo in molti. Essere un Pker della prima ora, dal 1996 in poi, ad alcuni potrebbe sembrare solo indice di follia. In fondo, a guardarci dall’esterno eravamo un manipolo di pazzi che il 20 del mese si assiepavano di fronte alle edicole, puntuali come un orologio svizzero, per comprare un fumetto dedicato ad un papero parlante che interagiva con altri paperi parlanti, e che scrivevano idiozie per essere pubblicati nell’angolo della posta dove il fortunato che ci riusciva era pure contento di essere preso in giro offensivamente dalla redazione...
Roba da analisi psichiatrica durissima eppure... eppure eravamo più eterogenei di una tifoseria calcistica e, come trovavamo uno di noi, vincevamo qualsiasi diffidenza! All’università mi era capitato, per esempio, di studiare con una ragazza della Milano-bene... non che ella fosse snob insopportabile, ma troppo fuori dalla mia portata per classe sociale, oltretutto parecchio raffinata nei modi. Ebbene, a fine giornata, chiusi i libri, tiro fuori il numero 14 di PKNA per rileggerlo dopo non essermelo goduto quasi per niente la mattina sulla metropolitana... e lei, la raffinata, caccia una serie di bestemmioni da scaricatrice di porto livornese (con tutto il rispetto per gli scaricatori di porto) perché si era dimenticata che era il 20 del mese e non aveva comprato PKNA! E scoprimmo questa passione che ci univa.
Qualche settimana dopo ero sempre in università a parlare con due amici dell’appena uscito Manutenzione straordinaria e questa stessa ragazza si unisce al gruppo, visto che passava di lì e conversa con noi in merito più che amichevolmente con tutti. Solo dopo un’ora si è “accorta” di non conoscere uno dei due miei amici e gliel’ho presentato, ma tutto avreste potuto dire, fuorché che quei due non si fossero mai parlati prima!
Eravamo così, matti come cavalli ed uniti da questa straordinaria passione. Non ho mai capito quanti fossimo in realtà o quanto gli altri ci giudicassero strani, eppure, in un decennio che è passato alla storia per la solitudine che pervadeva l’umanità, formavamo un gruppo di sconosciuti che non si sarebbero mai sentiti soli se giusto si fossero incontrati per avventura in qualsiasi circostanza, scambiando due amichevoli chiacchiere con persone che magari non si sarebbero mai più riviste nella nostra vita... Una rarità negli anni 90; ma anche ora, in fondo.
Se mi permettete un altro esempio, io detesto andare a pranzi e cerimonie di nozze con i miei parenti paterni. Non sono cattivi, anzi, ma, per citare Fangus, ho visto più animazione in un Presepe. Io sono un po’ la pecora nera perché ammetto di essere giusto un tantinello logorroico e scanzonato (forse pure troppo), ma vabbé... Per farla breve, proprio non riesco, nel 2007, ad evitare un pranzo di nozze di una mia cugina paterna. Però, durante il pranzo mi capita di estrarre il portafogli ed il fratello della sposa, che di solito tiene conversazioni poco più che bisillabiche, nota la Pkard che tengo ben visibile nello scomparto trasparente... Insomma abbiamo discusso per due ore più che piacevolmente del nostro fumetto preferito senza annoiarmi come al solito!
Era lo spirito dei Pkers, che ancora sopravvive in tutti coloro che hanno apprezzato questo straordinario fumetto, e che mi sembra di cogliere pure in tutti voi, anche se avete iniziato a conoscere PKNA molto dopo di me, e magari non ne avete neppure tutti i numeri (invidiosi?): se volete un consiglio... siatene fieri anche se forse non sapete che cosa significhi vivere nella speranza di essere pubblicati sulle sue pagine, aspettando una risposta potrebbe essere un insulto che in condizioni normali varrebbe una querela (come ho accennato, io sono stato pubblicato, e la cosa mi ha fatto molto piacere, pur essendomi preso bellamente dell’idiota!).