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PKNA - Paperinik New Adventures - Discussione Generale

2226 · 159103

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Pacuvio
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    Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
    Risposta #225: Giovedì 9 Set 2010, 11:17:16
    Dialga, ti urge un ripasso delle regole del forum:

    • non parlare (nel caso dei forum non scrivere) a sproposito, ossia non inserire nelle discussioni argomenti che non c'entrano nulla con quello che è l'argomento del topic o non aprire nuovi topic in thread (sezioni) sbagliati (sbagliate); Riflettete sulla reale utilita' dei vostri messaggi. Aggiungere ad una conversazione interventi totalmente inutili alla sua continuazione appesantisce il topic, rischia di renderlo illeggibile e di indispettire altri utenti.
    Citazione
    • non rispondere ai messaggi altrui solo per il gusto di farlo, magari scrivendo solo "Hai ragione" o inserendo solo faccine: è molto più utile rispondere che non si è d’accordo e motivarne il perché... tenete presente che questo tipo di risposte irritano particolarmente il webmaster

      Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
      Risposta #226: Giovedì 9 Set 2010, 22:54:21
      Ah, ho frainteso io. Quanto ai migliori disegni di Guerrini non ho alcun dubbio: Guerrini è un artista che non mi piace per niente, ma devo ammettere che su Terremoto il suo tratto era molto adatto e, oserei dire, ben "equilibrato". Diciamo che è l'unica storia dove lo trovo accettabile.
      Oddio, strano! A me invece non dispiace affatto, anzi direi che mi piace! Ha un tratto personalissimo e a suo modo molto espressivo, riesce allo stesso tempo a comunicare molte emozioni, ad adottare uno stile gradevole agli occhi, non solo nei personaggi ma anche negli ambienti, e a far ridere quando ce ne è bisogno. Insomma, non dico che sia ai livelli di perfezione raggiunti da Sciarrone o dal Pastro, per ripetere i nomi che avete fatto voi, o Barbucci, ma certo non è disprezzabile! E' anche vero però che secondo me il meglio di sé non lo ha dato in PKNA, dove tra l'altro era appunto costretto a confrontarsi con gente del livello dei tre qui sopra, e stare al loro livello è, diciamocelo, impossibile, ma in storie di altro genere. Ma anche qua, imho, ha fatto vedere buone cose: ad esempio il già citato Terremoto o anche, imho, la carinissima La notte più buia. Per dire, i disegni che Freccero ha dato a Mekkano erano sì davvero orribili, non i suoi.

         _Gunni Helm
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        Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
        Risposta #227: Venerdì 10 Set 2010, 22:29:19

        Non ho resistito alla tentazione, e poi ormai avevo fatto la foto. :P

        Scherzi a parte, ho quasi finito anche io, finalmente... se tutto va bene, in serata arriva anche il mio lavoro, a cui manca solo qualche piccolo accorgimento. E' venuto un po' lungo, ma dovrebbe andare bene.

           _Gunni Helm
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          Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
          Risposta #228: Venerdì 10 Set 2010, 23:47:03



          Il Razziatore (spoiler su: PKNA n° 0/2, 3, 14, 18, 33, 34, 43)




          È incredibile quanto possa risultarmi difficile parlare di un personaggio così sfaccettato e complesso, così inarrivabile e unico come può essere il Razziatore, pur avendo in testa idee molto chiare. Ma proviamo a rendergli giustizia.

          Era il giugno del 1996, PKNA era nato da ormai tre mesi, aveva già sconvolto, in così poco tempo, migliaia di nuovi, folli pkers, aveva appena sfornato un numero zero con i controfiocchi e con solo 84 pagine aveva appena sconvolto e rinnovato tutto il rinnovabile, portando con sé ondate di aria fresca, riflessioni e tanto ma tanto buon umore. Schiere di pkers prendevano d’assedio le edicole, ignari di quando potranno mettere le mani su un secondo numero che, a tutti gli effetti, era ancora un test. Un test, sì, un test per assicurarsi il definitivo favore del pubblico, per costruirsi una lunga fila di accaniti seguaci, per conquistare i cuori di tutte queste persone che con ansia aspettavano una risposta ai loro assalti: per fare questo occorreva sì un secondo numero col botto, occorreva qualcosa di imperioso e potente che facesse definitivamente breccia nei cuori della gente. Occorreva un po’ di Vento del tempo. Occorreva un Razziatore.

          Sì, a me è sempre piaciuto pensare che fu proprio lui ad spalancare definitivamente la porta sul glorioso futuro che attendeva PKNA dietro l’angolo. Lui e il suo Vento del tempo, portando con sé le prime, sconvolgenti rivelazioni su paradossi temporali, brezze tachioniche e pieghe nello spazio-tempo. Lui, accanito pirata spazio-temporale, con il suo volto metà rapace e metà robot, con il suo fisico possente e la sua forza micidiale. Lui, con la sua Organizzazione che non ha bisogno di un nome e con la Tempolizia sempre sulle sue tracce. Lui e il suo Vento del Tempo. E noi che quando, per la primissima volta, ci imbattiamo in quel Quando soffia... che precede il titolo del fatidico 0/2, sentiamo quel tipico tuffo al cuore che lascia intuire che sta per succedere qualcosa di straordinario, che sta per fare la sua comparsa un grande personaggio, un qualcuno come il Razziatore. È un tuffo al cuore da grande titolo, e non è affatto strano che a un grande titolo faccia seguito una grande storia.

          Fu così che Il vento del tempo approdò nelle edicole, scombussolando definitivamente la salute mentale dei pkers con i suoi intrichi temporali, qui presentati per la prima volta come meglio non si potrebbe, e afferrandone le redini che li guideranno, senza intoppi, sino alla propria conclusione. È anche un numero di assestamento, essendo, alla fin fine, il secondo numero, in cui vengono meglio definiti i rapporti tra i personaggi principali, viene presentata la roboticità di Lyla e confermato lo spregiudicato carattere di Angus, la redazione di canale doppio zero si trasferisce alla Ducklair Tower. Ma questo centra poco con quanto ho voglia di parlare, in questa analisi. Il vento del Tempo, infatti, è un numero di altissima qualità, ma al tempo stesso è, tra i vari numeri che andranno a comporre questo filone narrativo in seguito, uno dei peggiori, imho, e questo la dice lunga, molto lunga, sulla qualità che il personaggio e le sue storie assumeranno in seguito. Il Razziatore che viene presentato qui, infatti, è ancora in fase embrionale, ben lontano dalle caratteristiche caratteriali e dai rapporti con i protagonisti che lo caratterizzeranno in seguito. È un razziatore, quello qui presentato dalla coppia Sisti & Sisto, che non viene ancora rappresentato con i tratti che faranno impazzire per lui i pkers in futuro, quanto piuttosto come un disonesto pirata temporale, burbero e bellicoso, irascibile e violento, disposto a qualsiasi cosa pur di ottenere quello che più desidera. In questo caso, una cronovela “capace di ri-orientare la terra verso un differente avvenire potenziale”.

          Sarà ancora Sisti, con Il giorno del sole freddo, a proseguire nella strada che porterà, alla fine, alla perfezione, al massimo livello di sviluppo psicologico del personaggio. I pkers non devono attendere molto, quindi, per sapere come continueranno le avventure di questo personaggio, per scoprire come si evolverà questo filone narrativo che sicuramente è il mio preferito. La numerazione regolare, questa volta, è già iniziata, tutto è ufficiale, ormai. Il giorno del sole freddo, nel marzo del 1997, approda nelle edicole. La storia che presenta è molto diversa dalla precedente, ma allo stesso tempo molto simile, per certi versi. Infatti, il modello della storia è piuttosto affine a quello de Il vento del tempo (infatti parliamo ancora una volta del disperato tentativo del Razziatore di recuperare un oggetto per lui indispensabile, questa volta un’altronave, capace di farlo scorrazzare indisturbato per infinite dimensioni parallele), ma il modo in cui è presentata la storia è molto diverso, il Razziatore stesso è molto diverso. Ha decisamente iniziato ad evolversi, inizia a lasciar intravedere, per quanto in modo ancora velato, un leggero cambio di rotta, l’inizio dello sviluppo comportamentale e caratteriale del protagonista che successivamente lo caratterizzerà, che sarà il suo emblema e che gli assicurerà un posto sicuro nel cuore dei lettori. Per la prima volta il Razziatore offre la sua collaborazione a Paperinik, nel reciproco interesse: al primo l’altronave, al secondo la salvezza della sua città. Collaborazione momentanea, breve, ma comunque un ottimo assaggio di quello che potrà riservare in seguito: azione mozzafiato e, soprattutto, una comicità stratosferica, con battute esilaranti una dietro l’altra. La sua strada verso l’Olimpo è ormai a un ottimo punto, le sue definitive caratteristiche stanno man mano prendendo forma e comincia a delinearsi meglio la figura di questo personaggio, come un uomo che piano piano emerge dalla nebbia.

          E dico due parole anche sulla storia in questione, prima di passare oltre. Anche la sua qualità è cresciuta, imho, pari pari a quella del personaggio, siamo un gradino sopra Il Vento del Tempo. La vicenda si fa più intrigante, più coinvolgente, più intricata, più appassionante; i rapporti tra i personaggi, ormai ben definiti, visto che la serie sta entrando nel vivo, sono anch’essi più sviluppati, più concreti; la comicità è frizzante e originale anche tra gli altri comprimari; i disegni di Sciarrone sono da venerare come massima meraviglia grafica, una gioia per gli occhi e per le sensazioni che riesce a trasmettere.

          Ma veniamo al dunque. Un dunque di nome Carpe Diem, ovvero Cogli l’attimo. Carpe Diem, ovvero la perfezione. È febbraio del 1998, ed è passato quasi un anno da quando il mutante che porta il nome di Razziatore fece la sua seconda e ultima comparsa nel numero Il giorno del sole freddo, con un ritorno che definire “in grande stile” è forse dire poco. Dire che qui fa un ritorno “in grande stile” è dire pochissimo. La storia presentata qui è qualcosa di straordinariamente fantastico, il Razziatore ha raggiunto qui la sua perfezione, già alla terza storia: tutte le caratteristiche e i comportamenti che ho elencato prima e che stavano iniziando a prendere forma, raggiungono qui il loro apice, toccando vette altissime. E dobbiamo dire grazie ad Francesco Artibani per aver dato vita a tutto questo, creando quella che è una delle sue migliori storie e raccogliendo un personaggio già ottimo rendendolo perfetto.

          Chi deve, in breve, impedire l’esecuzione di un segretissimo e pericoloso esperimento nel venticinquesimo secolo, che altrimenti porterebbe alla distruzione dell’intera storia del mondo, assorbita da un’immensa luce, è la coppia improvvisata Razziatore – Paperinik, messa in piedi dai massimi esponenti dell’Organizzazione. Coppia che, in questo caso, fa davvero faville: le comicità che fa uscire non è solo frizzante e originale, ma adulta, dirompente, continua e irresistibile. E non esagero, nemmeno un pochino: battute e gag si susseguono una dopo l’altra, soprattutto nella prima parte della storia, più prettamente umoristica rispetto alla seconda, dedicata principalmente all’azione, e il droide Newton, la sua cravatta verde a rane viola e la sua suscettibilità sono di grande aiuto. Coppia che, oltre a presentare quest’inarrivabile componente comica e, in secondo piano, imho, d’azione, giungendo oramai ai massimi livelli, in questa vicenda, firma anche una seconda collaborazione che garantirebbe la libertà a Paperinik e al Razziatore una seconda possibilità di vagare libero per le dimensioni parallele. Razziatore che ormai definire un “cattivo” è decisamente improponibile, avendo ormai conquistato l’eterno l’affetto di tutti noi lettori, dimostrando, tra le altre cose, un’insolita onestà e simpatia per quello che si definisce comunemente un nemico. Purtroppo, al nostro caro rapace va sempre buca, per quanto bene possa comportarsi.

          Per quanto mi riguarda, ho sempre considerato queste tre storie come una specie di prima trilogia dedicata al personaggio, con tre storie, Il Vento del Tempo, Il Giorno del Sole Freddo e Carpe Diem, che completano in tre fasi lo sviluppo comportamentale del personaggio, essendo accomunate anche, oltre che dalla stretta continuity che le lega tra loro, dalle tre copertine molto simili come soggetto. Insomma, nonostante poi la storia continui a svilupparsi, la considero così.

          Per la sua successiva apparizione, che avviene quattro numeri dopo, bisogna attendere solo pochi mesi: nel giugno successivo fa la comparsa Antico Futuro. Questa storia, per quanto originale e insolita, non ha mai convinto pienamente i lettori e nemmeno io me ne sono innamorato. Tuttavia l'ho comunque trovata gradevole, soprattutto perché sono forte di una grandissima passione per il mondo fantasy e, di conseguenza, per le opere di Tolkien, dalle quali la storia trae grande spunto, riempiendosi anche di riferimenti e di citazioni, in particolare al Signore degli Anelli. La dimensione in cui Paperinik capitombola in questa avventura, infatti, è del tutto simile al mondo fantasy dell’autore inglese e ne ricalca anche eventi e nomi.

          Ma il Razziatore che c’azzecca in tutto questo? Ha un ruolo decisamente diverso  da quello che lo ha contraddistinto nelle sue prime tre apparizioni. Per quanto all’inizio possa sembrare spietato e maligno, alla fine il ruolo che Cordara, lo sceneggiatore, gli rifila in questa storia è il più positivo che lo abbia visto finora protagonista, così positivo che lui e Paperinik sono passati all’appellativo di “amico”. Per come viene presentato nella storia, è in quella dimensione, raggiunta grazie ad un talismano rubato all’Organizzazione, un sovrano rispettoso e benevolo, che ha portato nel mondo la pace. Nonostante le voci cittadine che confermano queste qui sopra che non sono altro che parole dello stesso Razziatore, alcuni gruppi ribelli minacciano la sua sovranità, e sono questi gruppi a far credere all'impavido Paperinik che sia lui il vero nemico, inizialmente.

          Il ruolo che ha in questa storia non mi è mai piaciuto molto, sinceramente, non solo per la sua presenza che alla fin fine è davvero ridotta, ma anche per la parte, appunto, troppo positiva, che stona un po’ con l’affascinante ambiguità vista nella prima sequenza di tre storie, imho, tanto che ero tentato di escluderla di netto dall’analisi, visto e considerato che, nella sua successiva comparsa, di quanto succede qui non si fa menzione, ma per senso di completezza ho deciso di includerla, comunque.

          In ogni caso, le due storie che seguono vanno a costituire una coppia di avventure decisamente legate tra loro, quasi a costituire un’unica avventura molto lunga e complessa, anche se composta di due episodi distinti e indipendenti, entrambi sceneggiati con maestria da Artibani, che si può dunque considerare, a ragione, il vero padre del miglior Razziatore, quello capace di avventure del calibro di Carpe Diem o, appunto di queste due, di cui ora vado a parlare.

          Nella prima, che porta il suggestivo nome Il giorno che verrà, al centro dell’attenzione, ad orchestrare le vicende troviamo ancora una volta il magnifico duo Paperinik – Razziatore, non solo carico del travolgente umorismo e portatore di azione a più non posso, ma anche, questa volta, legato da un’amicizia frutto delle numerose esperienze in comune e con una profonda vena drammatica. Questa volta la missione è di salvare time 0 da un infinito, interminabile errare nel nulla più profondo e sterminato. I nemici sono invece i criminali dell’Organizzazione lì tenuti prigionieri e liberati dallo stesso Razziatore, e in particolare la sua nemesi, Kronin, decisamente votato alla sua morte. Quando questo sta per accadere, avendo lui prelevato dalla sua armatura la macchina che lo teneva in vita, Paperinik tenta l’impossibile per salvarlo e per impedirgli, alla fine, di fare l’impensabile. Quando tutto sembra perduto, per Time 0, solo il sacrificio di una persona, di un eroe, può fare la differenza e permettere alla nave e al resto dell’equipaggio di salvarsi. Il Razziatore si butta. E Paperinik piange. Le interessanti riflessioni piuttosto esplicite che vengono fuori alla fine sull’eroismo e sulla sua importanza sono bellissime, così come il vignettone finale che vede i due protagonisti.

          Questo la dice lunga sull’evoluzione che ha avuto, dall’inizio della serie, il rapporto tra i due e quanto il carattere del cronopirata si sia evoluto sino a raggiungere livelli come questi. Si è passati da un prima prima fase, rappresentata soltanto da Il vento del tempo, in cui venne presentato come un irascibile pirata temporale, avido e interessato solo dal potere, piuttosto menefreghista nei confronti di tutto ciò che lo circonda; la seconda fase, iniziata con Il giorno del sole freddo e poi conclusasi e perfezionata con Carpe Diem, vede nascere tra i due una doppia collaborazione, anche se per entrambi dovuta a interesse personale, e si sviluppa una certa affinità e fiducia reciproca, dovuta anche al forte senso del dovere che contraddistingue entrambi, che fa nascere tante gag e battute divertenti, oltre che a una massiccia e straripante componente, d’azione; la terza e ultima fase individuabile è, praticamente, una forma di amicizia e affetto reciproco, andata sviluppandosi attraverso anche Antico futuro, ma visibile soprattutto in questa ultima storia, Il giorno che verrà, fermo restando che i due sono costretti a restare, nonostante tutto, nemici.

          Storia alla quale fa quindi seguito Niente di personale. Un’altra storia bellissima. Un'altra avventura memorabile. Un’altra opera di Artibani. Il lato del carattere del Razziatore che viene messo in mostra qui non era sinora mai stato trattato e approfondito, almeno nelle storie lunghe. Parlo della figura paterna che incarna in questa storia, del suo affetto per l’esuberante figlio e del loro rapporto. Coprotagonista di questa avventura è, infatti, il piccolo Trip, giovane figlioletto del Razziatore.

          Come viene presentato l’inizio della vicenda è un qualcosa di sconvolgente e inquietante allo stesso tempo: ci troviamo nel 2015 e tutto sembra essere andato per il verso storto, Paperinik braccato dalla polizia come criminale, Angus governatore di Paperopoli, la Ducklair Tower rasa al suolo insieme ad Uno. È Odin Eidolon a fare la sua comparsa nel covo di Paperinik, chiedendogli di proteggere un Trip che aveva portato con sé, prelevato dal suo tempo prima che l’Organizzazione gli facesse prendere il posto di suo padre. Insomma la storia ruota intorno ai tentativi di Paperinik di proteggere il piccolo Trip dagli assalti del Grifone, alias grande Trip cattivo. Alla fine, però, spunta dal nulla, all’improvviso il Razziatore, che convince il figlio della verità e rimettendo istantaneamente a posto le cose.

          Sono molto numerose le sequenze, nel corso della vicenda, in cui Trip ricorda con affetto il padre e si addolora credendo di averlo perduto per sempre e se a queste aggiungiamo il fatto che il rapace abbia rinunciato ad un’importante missione per tornare a prenderlo, sono molto indicative del forte rapporto padre – figlio che si è creato tra i due. E la scena finale che li vede protagonisti è decisamente lollosa e molto divertente.

          Ma alla fine, tutto giunge al termine, anche un filone sui viaggi del tempo che tutti credevano essere interminabile, un’inesauribile riserva di intrattenimento e di emozioni, un mondo fantastico. Con Tempo al tempo, infatti, le avventure con protagonista il personaggio di cui ho parlato si concludono, e con lui la possibilità dei viaggi temporali. Ed è un fantastico Enna, quello che partorisce questa storia, che riesce a gestirla al megli anche se quasi interamente composta da scene d’azione, che non sono senza dubbio ciò che a lui è più congeniale, e nonostante questo riesce a lasciar trapelare dalle sue pagine l’analisi psicologica dei protagonisti, le sensazioni e le riflessioni che più lo caratterizzano. Riesce a dar luce a una trama intrigante, coinvolgente e ricca di colpi di scena, riesce a far riflettere ed emozionare, e riesce a mettere in piedi un finale toccante e molto romantico, dei più belli dell’intera serie.

          E il Razziatore? Il ruolo che ricopre questa volta serve ancora una volta a confermare quanto egli sia in realtà totalmente indipendente dall’Organizzazione, quanto possa cavarsela da solo. Nonostante appaia inizialmente, come al solito, si può ormai dire, come nemico, si rivela alla fine essere dalla stessa parte di Paperinik e soci, autodefinendosi un mercenario che si vende al miglior offerente, l’Uno droide, in questo caso. In effetti, la personalità migliore del Razziatore, per come la vedo io, è decisamente quella interpretata da Artibani, che è stato capace di perfezionarne i contorni abbozzati, di renderlo un personaggio ai limiti della perfezione, di scriverne quelle che, imho, sono le sue storie migliori. Insomma, siamo giunti alla fine. I viaggi temporali saranno a lungo bloccati. Il Razziatore dichiara bellamente di andare in pensione. E Paperinik lascia per l’ultima volta il ventitreesimo secolo. Il ciclo si chiude definitivamente con onore, lasciando tutti soddisfatti. E senza nemmeno un fiasco.

          In conclusione, come ho avuto modo di ripetere più volte in questo lavoro decisamente lunghetto, la personalità del personaggio è sfaccettata e molto complessa, variabile anche a seconda dell’autore che lo rappresenta, talvolta più  “buono”, altre molto meno. Insomma, ho scritto davvero tante righe, che spero abbiano reso onore al personaggio e individuato i punti che andavano messi in luce. E magari anche di non aver annoiato nessuno e di aver scritto qualcosa di interessante, che mi dite?



             _Gunni Helm
          « Ultima modifica: Sabato 11 Set 2010, 20:27:32 da Gunni_Helm »
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            Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
            Risposta #229: Sabato 11 Set 2010, 15:03:29
            Ottima recensione come sempre, Gunni!!
            Doveva esserci un postone così lungo sul Raz in questo topic, è uno dei personaggi migliori della serie e senza dubbio il duo che forma con Paperinik si compone di una vena comico-demenzial-seriosa inarrivabile in tutto il resto della serie, a momenti nemmeno fra PK ed Uno! ;D

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              Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
              Risposta #230: Sabato 11 Set 2010, 16:30:53
              Coprotagonista di questa avventura è, infatti, il piccolo Tim, giovane figlioletto del Razziatore.

              LOL. Ma non era Trip?
              Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

                Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                Risposta #231: Sabato 11 Set 2010, 20:02:14
                Bravissimo Gunni, un'analisi che rende giustizia ad un personaggio così grande (un po' in tutti i sensi! :P).

                  Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                  Risposta #232: Sabato 11 Set 2010, 20:09:06
                  Felice che sia di vostro gradimento. :)


                  LOL. Ma non era Trip?
                  Naturalmente sì, avete ragione (avete, perché anche Lyla se n'era accorta me lo ha segnalato in mp poco fa). Chissà come mi è venuto fuori Tim. Avevo pure appena riletto le storie per scrivere l'analisi, sto perdendo colpi. :P

                     _Gunni Helm
                  « Ultima modifica: Domenica 12 Set 2010, 10:28:23 da Gunni_Helm »
                  Each of us has a pair of wings, but only those who dream learn to fly (Jim Morrison)

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                    Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                    Risposta #233: Sabato 11 Set 2010, 20:24:58
                    Felice che sia di vostro gradimento. :)

                    Naturalmente sì, avete ragione (avete, perché anche Lyla se n'era me lo ha segnalato in mp poco fa). Chissà come mi è venuto fuori Tim. Avevo pure appena riletto le storie per scrivere l'analisi, sto perdendo colpi. :P

                       _Gunni Helm

                    Eh, ma dovresti sostituirli tutti. Non solo il primo. :P
                    Comunque bell'analisi. E pollicione in su.
                    Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto niubbo.

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                      Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                      Risposta #234: Domenica 12 Set 2010, 21:52:50
                      Complimenti per la dettagliatissima (issima issima issima :P) analisi sul Razziatore al prode Gunni...
                      Tocca a me, mi sa, l'umore che ho è quello giusto per parlare di

                      Everett Ducklair



                      Everett Ducklair è uno dei personaggi più complessi di tutta la saga di PK, un personaggio ambiguo fin dal celebre Numero Zero di PKNA dove non compariva se non tramite immagini proposte da Uno a Paperinik. Un miliardario, un genio dell'elettronica e dell'informatica, un individuo però anche con delle ombre dentro di sè che deviavano la sua personalità, e che corrompevano verso il male le invenzioni che partoriva.
                      Genio e sregolatezza, quindi. Ducklair appariva come il prototipo dell'uomo vittima delle sue potenzialità, della sua mente: un dono talmente grande che la sua anima non ha retto, cedendo al "lato oscuro".
                      Mentre Paperinik inizia a conoscere meglio Uno, gigantesca Intelligenza Artficiale creata da Everett stesso, e scopre le particolarità ultra-tecnologiche della Ducklair Tower (sotterranei, livelli segreti, un'astronave sul tetto, macchine ecc) facendone il suo nuovo rifugio, dal # 2 vediamo in Ducklair anche un nuovo aspetto, quello da asceta: ritiratosi sul'eremo remoto di Dhasam Bul infatti sviluppa tecniche di filosofia orientale per ri-organizzare la propria mente e la propria interiorità, sviluppando anche pratiche estreme come telecinesi e lettura della mente, e in Due in parte lo dimostra.
                      Ormai quindi pensando al personaggio lo visualizzeremo sia elegante, da imprenditore, sia col saio diventato caratteristico di Everett.

                      Infatti d'ora innanzi nella prima serie pikappica lo vedremo sempre col vestito d'ordinanza dei monaci che lo ospitano: sia nell'ultima vignetta dello Speciale '97 Missing, dove si scopre che aveva ospitato Paperinik per tutto l'albo mentre tutti lo cercavano, sia in Nella Nebbia dove interviene per aiutare Pikappa a neutralizzare il demone, sia nella lollosa miniserie di Sisti e Turconi Lo Zen e la Fisica dei Quanti. E anche negli ultimi due numeri di PKNA, che lo vedono in parti decisamente importanti per la saga, stavolta.

                      C'è infatti da notare che in PKNA, per quanto deus-ex-machina di buona parte della nuova vita di Paperinik, Everett è comparso un numero risicato di volte (come si nota da quello che ho scritto qui sopra), e con lievi scossoni nella continuity.
                      *SPOILER*
                      In Le Parti e il Tutto, invece, vediamo un Everett vecchio nel futuro dare un corpo-robot a Uno, un corpo che si svilupperà poi in un droide raffinato che diverrà nientepopodimeno che Odin Eidolon. Nessuno ci aveva mai pensato, ma chi altri avrebbe potuto costruire anche solo il primo abbozzo di Odin, se non Ducklair?
                      Ma la voglia di dare sempre più risalto a Everett Ducklair, che si sarebbe esplicata senza paura con l'imminente seconda serie dedicata a PK, già si vedeva nell'ultima numero di PKNA, Se..., in cui un Everett in fuga dal monastero ruba il Libro del Destino cercando di cambiare eventi già visti nelle vecchie storie per evitare che un certo destino si compia.
                      *FINE SPOILER*

                      Ma i suoi sforzi sono vani, e il mese successivo nelle edicola esce il primo numero di PK2, intitolato proprio al geniale inventore: Ducklair, che segna il suo ritorno a Paperopoli.
                      PK2 è la serie di Ducklair, effettivamente, che nel magnifico # 1 scompaiglia alcuni fondamenti della vita di Paperinik in PKNA, primo fra tutti cancellando Uno. Ducklair si pone quindi come infido nuovo nemico di Pikappa, che intuisce torbidi piani sotto il ritorno in società di Everett.
                      E in effetti in PK2 scopriremo moltissime cose sul conto di Ducklair, che non potevamo nemmeno immaginare: l'esistenza di due sue figlie, per esempio, ibernate nei sotterranei della Ducklair Tower. Le misteriose e instabili Korinna e Juniper daranno anch'esse, in modi differenti, filo da torcere al papero mascherato così come al padre.
                      Oltre a ciò, sempre più intrighi fanno acuire l'odio di Pikappa verso l'ex-mentore, come la faccenda dei microchip nel cervello di ignari cittadini (PK2 # 4) o le antenne a rifrazione mistica.
                      Ma il colpo di scena più grande è la scoperta della vera identità di Everett: egli è un alieno, fuggito dal pianeta Corona e precipitato con le figlie sulla Terra. Il drammatico racconto-flashback lo troviamo in uno dei numeri più belli di tutte le 3 saghe di PK, Il Peso dei Ricordi, albo fondamentale per capire e conoscere Ducklair.
                      La psicologia di Everett, già scandagliata a fondo in passato, torna a essere messa in discussione: quello che si è scoperto in PK2 # 11 può farci prendere le parti delle figlie, ma in Il vero nemico un altro pezzo del passato del magnate ce lo fa rivalutare, oltre che farci conoscere la moglie.
                      Il gran finale di PK2, con gli ultimi due albi, ci restituisce un Everett non troppo determinante nel risolvere la faccenda delle figlie, e in realtà sappiamo che in origine la serie sarebbe dovuta concludersi (oltre che con più numeri all'attivo) anche con tutto il cast su Corona contro la moglie di Everett. Così non fu, e ci accontentammo di un Ducklair molto tormentato che se ne torna a casa con le figlie, sancendo la fine della storyline.

                      Merita a mio parere una sbirciata il trattamento frittolatorio ricevuto dal personaggio in PK - Pikappa, la terza malaugurata serie.
                      Nel primo numero, nella storia breve Cambio della Guardia, assistiamo all'ideale nascita di Uno, con il significato della sigla e con le similitudini tra il volto della nostra IA preferita e quello del suo creatore. E' per me una storia molto emozionante, perchè al di à del contesto si adatterebbe bene alla genesi di Uno anche nella serie originale di PK.
                      Al di là di questo, in Frittole Everett è un alieno, membro del corpo dei Guardiani della Galassia, che era di stanza sulla Terra per scegliere un campione da far diventare Guardiano del nostro pianeta. Lascerà l'incombenza a Uno, creato ad hoc.
                      Per il resto della serie però Everett è più snobbato che in PKNA. Certo, viene spesso nominato da Uno, o si nota la sua faccina in qualche file dei Guardiani o degli schermi di Uno, ma come personaggio attivo non lo vedremo più. Se non in un'altra storia breve, Tutta la verità, interessante avventura molto ma molto ben orchestrata da Ambrosio che ci fa conoscere bene un lato del carattere di questo Everett, l'ubbidire agli ordini, e fa sorgere preoccupazioni nel lettore sulle sorti di Uno. E' l'unica occasione per vedere questo emerito Guardiano della Galassia all'opera, per quanto breve.


                      Everett Ducklair con la sua doppia personalità, il suo genio, il suo lato maligno, la sua ambiguità, il suo portamento fiero in ogni occasione, i suoi misteri e il suo passato è uno dei character che più mi ha colpito in PK. Tanto da sceglierlo come nickname qua nel Papersera! Indubbiamente sil suo momento di gloria avviene in PK2 dove è quasi più protagonista lui di Paperinik, e dove si sviscera al meglio la complessa personalità del papero e i suoi segreti. Ma è indubbio che abbia lasciato il segno anche in PKNA, e invece in minima parte in Frittole. Peccato (o per fortuna :P )

                      Il disegnatore che secondo me l'ha ritratto meglio è Claudio Sciarrone; a seguire i più bravi a disegnarlo sono stati Ettore Gula, Corrado Mastantuono, Turconi (con uno stile particolare) e Barbaro (idem).



                      PS: lol, quando in America parlano di Pk...
                      « Ultima modifica: Domenica 12 Set 2010, 23:03:50 da Everett_Ducklair »

                        Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                        Risposta #235: Domenica 12 Set 2010, 22:48:28
                        Bella, complimenti! :) Ma ti suggerirei di censurare alcuni spoiler che hai lasciato in bella mostra, a meno che non fosse intenzionale :P
                        Alla fine ho letto anche Il Peso dei ricordi... bella prova per Cordara. Bellissimo numero. Conoscevo già tutta la trama, ma in qualche modo mi ha un po' sorpreso lo stesso.

                        Se non in un'altra storia breve, Tutta la verità, interessante avventura molto ma molto ben orchestrata da Ambrosio che ci fa conoscere bene un lato del carattere di questo Everett, l'ubbidire agli ordini, e fa sorgere preoccupazioni nel lettore sulle sorti di Uno. E' l'unica occasione per vedere questo emerito Guardiano della Galassia all'opera, per quanto breve.
                        Cioé quella bella storia che faceva presagire un numero su una prossima crociata dei Guardiani verso Uno è una storia breve fuori continuity rispetto al resto di PK Frittole e del tutto fine a sé stessa?

                        Oddio.

                        Citazione
                        PS: lol, quando in America parlano di Pk...
                        Purtroppo non parlano di PK, l'utente che ha fatto il post è italiano (scritto sul profilo)... deve aver cercato di far conoscere PK agli americani, ma non mi sembra abbia avuto molto successo. :'(
                        « Ultima modifica: Domenica 12 Set 2010, 22:48:56 da Lyla_L »

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                          Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                          Risposta #236: Domenica 12 Set 2010, 22:54:20
                          Bella, complimenti! :) Ma ti suggerirei di censurare alcuni spoiler che hai lasciato in bella mostra, a meno che non fosse intenzionale :P
                          Uh? Quali? Mi pareva di essere stato attento... cosa avrei spoilerato?
                          forse ti riferisci agli ultimi due numeri di PKNA... effettivamente lì un po' di spoiler c'è, ma dovrei ingiallire tutto quanto per non spoilerare vista l'importanza di Everett lì... argh, dubbio amletico...
                          risolto con alcuni accorgimenti lì e avendo coperto altrove...
                          Alla fine ho letto anche Il Peso dei ricordi... bella prova per Cordara. Bellissimo numero. Conoscevo già tutta la trama, ma in qualche modo mi ha un po' sorpreso lo stesso.
                          Non può non piacere, a me ridà gli stessi brividi ogni volta che la rileggo ;)

                          Cioé quella bella storia che faceva presagire un numero su una prossima crociata dei Guardiani verso Uno è una storia breve fuori continuity rispetto al resto di PK Frittole e del tutto fine a sé stessa?
                          Ebbene sì. Cioè, anche se è una storia breve si può considerare in continuity visto che fa riferimento alle varie volte in cui Uno è stato un po' permissivo verso Pikappa nei confronti del regolamento, ma effettivamente non si può negare che mi aspettassi anch'io ripercussioni in storie future sul povero Uno. Invece la cosa scoppiò come una bolla di sapone, peccato.

                          Purtroppo non parlano di PK, l'utente che ha fatto il post è italiano (scritto sul profilo)... deve aver cercato di far conoscere PK agli americani, ma non mi sembra abbia avuto molto successo. :'(
                          Ah ecco, capito. Grazie ;)
                          « Ultima modifica: Domenica 12 Set 2010, 23:04:28 da Everett_Ducklair »

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                            Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                            Risposta #237: Domenica 12 Set 2010, 23:58:33
                            Vediamo un po'... mi sento a disagio a scrivere qui dopo la mole di post delle ultime settimane. :-/

                            Per la gioia di molti utenti (Everett su tutti, credo), ritengo sia giusto che io spenda due parole su questa serie che ho scoperto da poco, in confronto a voi ultra appassionati.

                            Sarò breve!*
                            Ho letteralmente divorato in pochissimo tempo i 52 episodi (per non parlare degli episodi extra), ma prima di esprimermi ho voluto raffreddare il tutto e provare a dare una seconda rilettura a mente fredda, in modo da comprenderla anche più in profondità. Ciò mi è stato utile. Molto utile.
                            Alla prima lettura, le chiusure delle varie sottotrame negli ultimi numeri mi sembrarono alquanto frettolose, con il risultato di farmi storcere un po' il naso su quasi tutti i numeri finali.
                            Nel rileggerle, invece, ho rivalutato quasi tutto, redendomi conto che, tutto sommato, alla fine le hanno gestite più che degnamente.

                            Il che, in parole povere, si traduce con: saga stupenda! I personaggi, chi più chi meno, sono molto ben utilizzati, da Angus a Lyla, da PK a Uno a Everett. Tra i personaggi "secondari" (passatemi questa classificazione non del tutto meritoria) quello che mi è rimasto più impresso è senz'altro Gorthan. Mekkano mi ha letteralmente conquistata.

                            Avevo già espresso alcune preferenze sulla saga, ma a lettura finita ritengo doveroso aggiungerci anche Sotto un nuovo sole, la stupenda Un solo respiro (quanto adoro Enna!), La sindrome di Ulisse, Sul lato oscuro e Nell'ombra.

                            * Come sempre... :P



                            Adesso mi aspetta Pk2... quando troverò il tempo per leggerlo.
                            « Ultima modifica: Lunedì 13 Set 2010, 00:14:44 da Paperinika »

                              Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                              Risposta #238: Lunedì 13 Set 2010, 08:37:16
                              Bella analisi Everett. Grande! Ottimo omaggio ad un personaggio così riuscito.

                              Bellissimo il link su quel forum americano, peccato per il poco seguito, quell'utente aveva anche descritto molto bene sia il personaggio di Paperinik in generale che le peculiarità di tutte e tre le serie.

                              Quanto a Paperinika... mitica! :D
                              C'ero anch'io fra quelli ansiosi di conoscere il tuo parere finale sulla lettura completa della saga, e ovviamente non resto affatto deluso. Non poteva lasciarti indifferente PKNA. E sono anche contento di notare che "arruoliamo" una nuova ammiratrice di Enna fra igià moltissimi che sono.

                              Ora aspettiamo anche PK2, of course! ;D ;)

                              *

                              Paperinika
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                                Re: PKNA - Paperinik New Adventures: Discussione Generale
                                Risposta #239: Lunedì 13 Set 2010, 12:19:38
                                Ora, chi ha letto questa lista di preferiti, si starà certamente chiedendo: "e Mekkano?". L'ho letto proprio oggi e posso dire con fermezza che dal mio punto di vista Mekkano soffre dei disegni, decisamente fuori luogo, e a dir la verità non di alta qualità (non che non apprezzi Freccero, ma ai tempi mi sembrava ancora parecchio acerbo). Ho letto nella recensione che la sceneggiatura di Enna metterebbe in secondo piano i disegni. Io non sono dello stesso avviso. Sarà che sono cresciuto badando alle storie soprattutto dai disegni: quando ero piccolo andavo ai mercatini dell'usato, prendevo tutti i Topolino che trovavo, li sfogliavo e vedevo se c'era qualche storia con dei bei disegni. Se c'era, allora compravo il volumetto, se non c'era non lo compravo. I miei idoli dineyani sono primaditutto disegnatori. Non riesco ad apprezzare appieno una sceneggiatura che non è accompagnata da disegni all'altezza, ma viceversa posso gradire una storia frivola se ai disegni c'è un artista che mi piace.
                                :o Mah, è vero che in Mekkano Freccero non è al top, ma non si può dire che i disegni siano brutti.
                                Poi vabbè, io sono un po' di parte, visto che in generale riesco a non farmi influenzare troppo dai disegni, salvo casi eccezionali (vedasi Guerrini e Celoni, il cui tratto proprio non digerisco... :(), ma per la miseria, con una sceneggiatura a questi livelli non si può mettersi a pignoleggiare sui disegni. Non si può proprio!





                                Per il resto, complimentoni a tutti gli studiosi e recensori del topic! ;)

                                Ho letto e apprezzato tutto quanto avete scritto (tranne la recensione su Everett, per ovvi motivi), e tra tutto mi sento di condividere particolarmente l'opinione di pkthebest e di Lyla su Xadhoom in Sotto un nuovo sole.

                                Di nuovo, chapeau! :)
                                « Ultima modifica: Lunedì 13 Set 2010, 12:26:44 da Paperinika »

                                 

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