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Copertina regolare di CASTY
Variant Cartoomics di SILVIA ZICHE (acquistabile solo in fiera e fumetteria)
Variant PK di LORENZO PASTROVICCHIO (acquistabile solo in fiera e fumetteria)


INDICE:
- Che aria che tira a... Paperopoli, di SILVIA ZICHE
- PK - L'orizzonte degli eventi (ep. 1), di FRANCESCO ARTIBANI e LORENZO PASTROVICCHIO
- TOPOGULP - Vita da strega: Ossessione, di PIETRO ZEMELO e ROBERTA MIGNELI
- Zio Paperone e le sette sabbie di Cibola, di VITO STABILE e NICOLA TOSOLINI
- Pico e il dilemma della laurea perduta, di DANILO DENINOTTI e ALESSANDRO GOTTARDO
- Paperoga e l'effetto farfalla, di GIORGIO FONTANA e GIOVANNI RIGANO
- TOPOGULP - Strani casi a Topolinia: Deformazione professionale, di GIUSEPPE SANSONE
- Topin Mystere e Orobomis, la città che cammina (ep. 1), di CASTY e ALFREDO CASTELLI
- TOPOGULP - Strani casi a Topolinia: Intercettazione, di GIUSEPPE SANSONE

Vorrei porgere i miei sinceri complimenti a Vito Stabile, che so che frequenta di tanto in tanto il forum.

Le sette città di Cibola non è una delle mie storie di Barks preferite. Ho scoperto il maestro dell'Oregon... non dico da adulto, visto che nonostante i quasi 22 anni mi ritengo tutto tranne che adulto, ma certamente dopo un bel po' di anni passati a leggere gli autori nostrani. Una classica caccia al tesoro come quella che Barks racconta nella suddetta storia, pur se narrata in maniera esemplare, non poteva oggettivamente colpirmi moltissimo, dopo anni di avventure di Cimino & co.

Mi sono approcciato dunque alla storia in maniera piuttosto distaccata, giusto per "sbarazzarmi" velocemente del resto del numero, in attesa della portata principale per me rappresentata dal grandissimo Casty. E sono rimasto parecchio deluso, visto che si tratta di una riproposizione abbastanza pedissequa dell'originale, pur con un paio di spunti inediti, e arricchita da quel gusto citazionista cui ormai Stabile ci ha abituati - oltre che dai validi disegni di Tosolini, artista che non annovero fra i miei preferiti, ma che comunque apprezzo.

E poi... sono arrivato alla risoluzione finale.
Che mi ha sinceramente commosso, e mi ha portato a rivalutare l'intera vicenda.

E' raro che un finale possa salvare un'opera fino a un attimo prima mediocre o svogliata (possono due ore pallosissime di un film essere riscattate da cinque minuti stupendi?), ma ecco qui l'eccezione che conferma la regola.

E quindi? Beh, non posso che dire chapeau
Sono sicuro che Barks avrebbe apprezzato, e moltissimo anche

Letto l'orizzonte degli eventi.
Parto da una premessa. Avevo fatto un video dove dicevo un po' quello che pensavo sarebbe successo di questo capitolo sulla luce degli eventi di PK2 e PKNE.
Tutto ruotava comunque attorno ad una teoria che avrebbe spiegato la situazione di Corona di PK2 alla luce degli eventi di PKNE e di come Moldrock abbia influenzato Corona al punto che il timore che un nuovo Moldrock potesse assurgere al potere si era costituito il governo di Corona per come lo conosciamo.
Ed è una teoria ancora possibile e che mi affascina.

La storia dopo un'inizio evitabile con le prime 5 pagine per quanto molto belle visivamente (Pastrovicchio lo adoro e si è superato nella splash page iniziale) si potevano saltare visto che a livello di sceneggiatura offrono passaggi apparentemente ininfluenti ai fini della trama o comunque già spiegati nelle pagine a venire. E' lo so è pignoleria.
Ma subito dopo ingrana e procede spedita a raccontare una serie di eventi inanellati l'uno all'altro con poco tempo però per approfondire i legami tra i personaggi, soprattutto quelli che ne avrebbero bisogno di più perché reintrodotti da poco.
E sì, sto proprio parlando di Everett e di Uno che sono inseriti dando per scontati di conoscerli e di ricordare il rapporto di fiducia e amicizia presente in PKNA. Chiaramente un fan di vecchia data potrebbe gioirne ma un neofita può al massimo comprendere l'importanza di quelle scene ma non sentirle proprie.

Rispetto a come era finito il Marchio di Moldrock noto una strana assenza, del tutto ingiustificata e che per come stanno le cose era bene non tirarla fuori nel Marchio di Moldrock se non si aveva intenzione di sfruttarla in questo ultimo capitolo. E per quanto anticipata c'è una presenza fin troppo ingombrante. Intendiamoci io adoro quel personaggio e sono felicissimo che ci sia ma di fatto temo sarà un po' il deus ex machina che risolverà alcune questione ma viene da chiedersi quanto la sua presenza non sia troppo ingombrante ed invadente in questo filone di storie che non gli appartengono.
Fiducia in Artibani e Pastrovicchio c'è perché spazio per sviluppare il tutto c'è e comunque il capitolo lascia presagire una conclusione di quanto rimasto in sospeso da PK2 ad oggi con la speranza che il tutto sia meno fan-service (o che risulti esserlo meno) del Marchio di Moldrock che in questo aveva un suo grosso limite.

Una classica caccia al tesoro come quella che Barks racconta nella suddetta storia, pur se narrata in maniera esemplare, non poteva oggettivamente colpirmi moltissimo, dopo anni di avventure di Cimino & co.

Pensa te che io potrei dire lo stesso: le cacce al tesoro ciminiane, dopo quelle bellissime storie di Barks, non mi hanno mai oggettivamente colpito molto.

BAM! Non me l'aspettavo, ma dopo il buon numero precedente, con l'idea dei big three eventi a scendere in campo in una volta (PK, le parodie Bonelli e i remake) a smorzarmi l'hype per timore di una delusione, sono stato pienamente soddisfatto dalle storie di questa settimana!

L'orizzonte degli eventi è, fin dal primo episodio, chiaramente la chiusura del ciclo di Moldrock e dei suoi misteri. Inoltre la qualità, complice il colpo di scena è alta, tanto da meritarsi un bel 8!

Le sette sabbia di Cibola tagliano di lunga il traguardo del Dollaro fatale, ponendosi più come sequel che remake e con un paio di ammiccamenti ai Maestri dell'avventura Disney (Cimino, il Don...) si risolve in una piacevole avventura da 7.

Pico e Paperoga sono protagonisti delle due storie intermedie e se la prima non colpisce granché, la seconda mi ha strappato una bella risata finale. Rispettivamente 5 e 6.

Casty imbastisce la più classica delle sue storie: mistero, avventura, organizzazioni e tradimenti! Il tutto grazie ai parallelismi con MM, che ben si confà. E i due Castelli si portano il 7 a casa.

Non so se l’avete notato ma in zio Paperone e le sette sabbie di Cibola è presente il maestro Carl Barks, mentre nella storia di Casty ci sono anche Topolino e Pippo che viaggiano su una 113 simile a una VW Maggiolino cabriolet

per il mio gusto,non  amo le saghe di pk ,perchè mi sembrano terribilmente cupe,oscure nelle ambientazioni.Molto meglio il paperinik classsico di PK

Una volta tanto ho letto il Topo partendo dall'inizio arrivando alla fine: di solito comincio da quella che mi attizza di meno, lasciando in fondo quella che mi interessa veramente.
Dal momento che l'ordine era proprio questo, questa volta è stato tutto più lineare.
Da questo preambolo si evince che, al sottoscritto, di Pk non gliene può fregare di meno.
Non che abbia fatto salti di gioia a leggere le storie centrali, sinceramente:
L'effetto Farfalla era carina nel suo sviluppo, anche se forse si poteva procedere per accumulo con le gag slapstick con qualche altra pagina, fino ad una devastazione finale degna di Stanlio e Ollio o, se vogliamo, della partnership Blake Edwards / Peter Sellers. Comunque dài, come storia va bene.
I disegni proprio no, invece. Bruttini assai.
Il sequel-remake di Cibola mi ha lasciato indifferente. Alla fine si è dimostrata esatta l'ipotesi di qualche forumista, che pensava che ma perché fare una storia copia carbone dell'originale barksiano?
E una cosa, onestamente, non torna proprio, non solo a me ma penso che non ci sia proprio verso che possa tornare:

In compenso, carina l'idea della comparsata dello stesso Barks.

Il piatto forte, ovviamente, alla fine.
Sicché era questa la famosa "Città che cammina" annunciata da anni... magari avrei preferito una storia ambientata nell'universo classico alla Scarpa, ma anche così non ci si può lamentare. In attesa delle altre puntate, godiamoci questa. Inaspettata l'idea di un'altra comparsata, questa volta di Castelli, con un look simil re Tapioco.

Spoiler: mostra

E una cosa, onestamente, non torna proprio, non solo a me ma penso che non ci sia proprio verso che possa tornare:
Se nella storia originale le 7 città vengono distrutte dal masso in bilico, com'è che anni dopo le città siano di nuovo belle in piedi e il masso tornato al suo posto?

Penso sia dovuto

Penso sia dovuto

Spoiler: mostra

all'effetto riparatore della boccetta con la polvere rossa, che sparsa in grande quantità ha rimesso a posto non solo la roccia franata, ma anche il masso in bilico e la sua base.

Come avevo pensato e anticipato nel mio post, ma mi sembra tirata un po' troppo per i capelli.

Citazione da: brigo - Giovedì  8 Mar 2018, 13:56:30

Penso sia dovuto

Spoiler: mostra

all'effetto riparatore della boccetta con la polvere rossa, che sparsa in grande quantità ha rimesso a posto non solo la roccia franata, ma anche il masso in bilico e la sua base.

Come avevo pensato e anticipato nel mio post, ma mi sembra tirata un po' troppo per i capelli.

Magari potrebbe rispondere Vito, se dovesse bazzicare da queste parti.

Sì, è come dice brigo. Quelle macerie fanno parte della distruzione di Cibola e lo spargimento massiccio della sabbia restauratrice riporta tutto com'era, simbolicamente. Avevo pensato di spiegarlo in fase di sceneggiatura ma mi sembrava di risultare inutilmente didascalico, appesantendo la lettura. Tuttavia rileggendomi mi rendo conto che forse avrei dovuto specificarlo. Pazienza!

Be', grazie per la spiegazione.

Citazione da: brigo - Giovedì  8 Mar 2018, 13:56:30

Penso sia dovuto

Spoiler: mostra

all'effetto riparatore della boccetta con la polvere rossa, che sparsa in grande quantità ha rimesso a posto non solo la roccia franata, ma anche il masso in bilico e la sua base.

Come avevo pensato e anticipato nel mio post, ma mi sembra tirata un po' troppo per i capelli.

Infatti è per questo motivo che per esempio Don Rosa non ha ritenuto opportuno fare un sequel di questa avventura.
Alla fine della storia di Barks senza dubbio le città sono state completamente sepolte e distrutte ed i personaggi hanno completamente perso la memoria.
Quindi qualsiasi sequel avrebbe dovuto prevedere per forza di cose delle soluzioni forzate, una sorta di "Deus ex machina" (in questo caso le polveri magiche, ma poteva essere una macchina del tempo, un raggio alieno, un macchinario di Archimede, un' universo parallelo ec..)  oppure peggio ancora ignorare l'evento catastrofico.
La storia la interpreto come un puro tributo a Barks (con Ciminiane rappresentazioni) che inevitabilmente doveva prevedere soluzioni un po' tirate.

Cambiando storia il ciuffo biondo di Topin Mystere non mi sembra ben riuscito, sembra abbia in testa una cuffia floscia od un paio di mutande, sarebbe stato forse meglio farlo completamente biondo con ciuffo riccio (come Mister Mystere) e non solo la calotta superiore

 

Sicché era questa la famosa "Città che cammina" annunciata da anni... magari avrei preferito una storia ambientata nell'universo classico alla Scarpa, ma anche così non ci si può lamentare. In attesa delle altre puntate, godiamoci questa.

Non è che ti confondi con la "città senza cielo"?