Topic "duale" al ben noto.
Credo che qualcosa del genere esista già, però.
Quanto avranno studiato i personaggi Disney?
Riprendo da qui:
forse Paperino non è mai andato all'università?
Plausibile, in effetti!
Mi chiedo quanto si possa dire su Topolino. Molto probabilmente da ragazzo non andava nemmeno a scuola, e purtuttavia ormai me ne sono formato un'immagine molto più colta di quel che è, un po' per il temperamento che esibisce nelle storie di Walsh, un po' per l'ammanicamento piuttosto avvertito con Zapotec...
Corsi serali?
Più in generale, credo che l'approccio alla cultura dei personaggi possa riflettere un pochino quello degli autori. Ben pochi autori Disney hanno una formazione culturale "alla Martina", diciamo, e questo è tutt'altro che un problema. Però sarebbe carino averne uno per ogni generazione, per dare al Topo quel sapore di scoperta (in senso molto lato, sia chiaro: non che Martina sceneggiasse avventure in cui si imparavano cose di nuovi mondi; quello semmai è Casty), di modello, di "insegnante di carta".
Tuttavia ci sono autori con una grande curiosità intellettuale, Casty in primis, e Gagnor con la serie sulla storia dell'arte. Trovo davvero che l'approccio alla cultura dei personaggi di Casty, benché talvolta un po' pierangiolesco, sia molto positivo, quasi magnetico, come se l'ignoto, archeologico, storico, naturalistico, riuscisse molto spesso a catalizzare l'avventura stessa. In questo Casty è erede di Pezzin, in parte di Barks, ma è in gran parte qualcosa di nuovo. Peraltro, come in Pezzin, la cultura non è il "tema" a priori della storia, ma si articola naturalmente al suo interno.
E il suo Topolino lo riflette: attento, intelligente, concentrato, aperto.
Poi c'è la cultura di Paperone, immensa, costruita sul campo. Però emerge molto raramente, se mai nelle burbere aperture didascaliche che il vecchio si concede in Barks e Rosa.
E i nipotini? Beh, concludo con una confessione vagamente relata: se potessi rubare la firma di Paperinika, l'avrei fatto dal giorno in cui mi sono iscritto.