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La nostra cultura nei fumetti Disney

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Dominatore delle Nuvole
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PolliceSu   (2)

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PolliceSu   (2)
    La nostra cultura nei fumetti Disney
    Martedì 12 Giu 2018, 13:06:18
    Topic "duale" al ben noto.
    Credo che qualcosa del genere esista già, però.

    Quanto avranno studiato i personaggi Disney?
    Riprendo da qui:

    forse Paperino non è mai andato all'università?

    Plausibile, in effetti!
    Mi chiedo quanto si possa dire su Topolino. Molto probabilmente da ragazzo non andava nemmeno a scuola, e purtuttavia ormai me ne sono formato un'immagine molto più colta di quel che è, un po' per il temperamento che esibisce nelle storie di Walsh, un po' per l'ammanicamento piuttosto avvertito con Zapotec...
    Corsi serali? ;D


    Più in generale, credo che l'approccio alla cultura dei personaggi possa riflettere un pochino quello degli autori. Ben pochi autori Disney hanno una formazione culturale "alla Martina", diciamo, e questo è tutt'altro che un problema. Però sarebbe carino averne uno per ogni generazione, per dare al Topo quel sapore di scoperta (in senso molto lato, sia chiaro: non che Martina sceneggiasse avventure in cui si imparavano cose di nuovi mondi; quello semmai è Casty), di modello, di "insegnante di carta". :)

    Tuttavia ci sono autori con una grande curiosità intellettuale, Casty in primis, e Gagnor con la serie sulla storia dell'arte. Trovo davvero che l'approccio alla cultura dei personaggi di Casty, benché talvolta un po' pierangiolesco, sia molto positivo, quasi magnetico, come se l'ignoto, archeologico, storico, naturalistico, riuscisse molto spesso a catalizzare l'avventura stessa. In questo Casty è erede di Pezzin, in parte di Barks, ma è in gran parte qualcosa di nuovo. Peraltro, come in Pezzin, la cultura non è il "tema" a priori della storia, ma si articola naturalmente al suo interno.
    E il suo Topolino lo riflette: attento, intelligente, concentrato, aperto.

    Poi c'è la cultura di Paperone, immensa, costruita sul campo. Però emerge molto raramente, se mai nelle burbere aperture didascaliche che il vecchio si concede in Barks e Rosa.

    E i nipotini? Beh, concludo con una confessione vagamente relata: se potessi rubare la firma di Paperinika, l'avrei fatto dal giorno in cui mi sono iscritto. ;D
    « Ultima modifica: Martedì 12 Giu 2018, 13:09:16 da Dominatore delle Nuvole »

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    Andrea87
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      Re:La nostra cultura nei fumetti Disney
      Risposta #1: Martedì 12 Giu 2018, 13:19:52
      Quanto avranno studiato i personaggi Disney?

      credo che sia una di quelle domande che più di tutte risenta del cambiamento dei tempi: se nell'america dei loro esordi (quella della depressione e del new deal) SICURAMENTE i pg disney avevano una cultura molto elementare, oggigiorno credo non si possa fare a meno di considerarli diplomati (già in "Questa è la tua vita, Paperino" di Lockman/Strobl Paperino andava all'high school) se non con una più o meno breve parentesi universitaria (da un semestre di prova ad un percorso di studi completo) proprio a causa dell'alfabetizzazione di massa...
      Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario (G. Orwell)

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      Hero of Sky
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        Re:La nostra cultura nei fumetti Disney
        Risposta #2: Martedì 12 Giu 2018, 14:10:29
        Innanzitutto bisogna distinguere tra istruzione e cultura. Si può avere una profonda cultura, semplicemente per il piacere di apprendere, senza essersi mai diplomati e/o laureati e viceversa si può essere diplomati e/o laureati essendo però ignoranti su quasi tutto
        Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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        PolliceSu   (3)
          Re:La nostra cultura nei fumetti Disney
          Risposta #3: Mercoledì 13 Giu 2018, 16:47:13
          La maggior parte dei personaggi sono cittadini comuni: ciò si riflette anche nell'istruzione quindi hanno studiato quanto l'uomo medio.
          Il problema è che il livello d'istruzione è cambiato nel corso dei decenni: di conseguenza anche la percezione di quanti anni abbiano studiato i nostri beniamini non è rimasta costante. Un tempo magari si dava per scontato che avessero fatto solo le elementari poichè all'epoca era la norma, oggi no.

          Ciò detto, parlando delle differenze tra i singoli, credo che più o meno tutti siano andati a scuola. La variante è quanto si impegnavano in essa.

          - Direi che sulla sapienza di Zapotec, Pico e altri ci siano pochi dubbi

          - Ciccio, anche ammettendo che sia andato a scuola, sicuramente dormiva in aula. Quindi è come se non l'avesse fatto

          - Gilberto, Archimede: geni nelle materie scientifiche, non è altrettanto detto che abbiano avuto successo nelle altre branche del sapere

          - Topolino secondo me più o meno se la cavava. Magari arrivava alla sufficienza, ma non riusciva (o interessava) a prendere voti più alti. Sapeva la lezione a grandi linee, ma andando troppo sullo specifico o sul complicato naufragava

          - Pippo invece era sempre in crisi. Non capiva i concetti, oppure li capiva a modo suo (modo che inevitabilmente agli insegnanti non andava bene). Era talmente distratto che magari dimenticava la lezione dopo averla studiata

          - Paperone: come hai già detto, la sua conoscenza è frutto dell'esperienza. A scuola è andato poco perchè ha cominciato a lavorare molto presto; ha anche acquisito notevoli competenze in ambito economico-finanziario, entrando nel mondo degli affari

          - Gambadilegno ha studiato poco perchè delinqueva già da giovane. Non aveva la sufficienza nemmeno in condotta: quando era a scuola (che marinava spesso) maltrattava i compagni

          - Indiana, per quanto abbia una notevole cultura in lingue e civiltà a antiche, non ce lo vedo a passare i pomeriggi sui libri. Immagino che si buttava su quello che lo intrigava, ignorando bellamente il resto

            Re:La nostra cultura nei fumetti Disney
            Risposta #4: Domenica 24 Giu 2018, 11:23:18

            Gambadilegno ha studiato poco perchè delinqueva già da giovane. Non aveva la sufficienza nemmeno in condotta: quando era a scuola (che marinava spesso) maltrattava i compagni



            In Gambadilegno e il ritorno a Leg City si fa riferimento proprio al suo percorso scolastico.

             

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