A parte il fatto che la Disney non permetterebbe mai e poi mai sesso nei suoi fumetti (perlomeno non in quelli di Topolino, Paperino e compagnia bella), io comunque non ce lo vedrei, perche` e` proprio estraneo alla tradizione di questo fumetto... certo, allusioni leggere possono certamente starci, e sono certamente state fatte anche in passato.
Forse andrebbe rivoluzionato il modo di offrire i fumetti al pubblico attuale... e lo so che tutti amiamo la versione cartacea (io, collezionista fin da ragazzino, ci starei malissimo se Topolino non uscisse su carta!), ma perche` ad esempio non pensare ad un modello tipo Spotify o Netflix, dove con un tot di euro al mese si potrebbero leggere, su computer, tablet o smartphone, le storie Disney? Ogni settimana potrebbero pubblicarne alcune nuove, e potrebbero lasciare quelle vecchie sempre disponibili... non per sostituire la rivista, ma per offrire qualcosa in piu` ed attirare nuovi clienti che poi magari comprerebbero anche l`edizione cartacea. Io pagherei volentieri 10 euro al mese se potessi facilmente trovare e leggere, per esempio, tutte le storie degli ultimi 20-25 anni...
Lo dissi anch`io, precedentemente.
Comunque, se Topolino, come sostengono assiduamente Fa. Gian. e Toplino, fosse davvero sull`orlo del fallimento (perché, in verità, non lo è), IMHO si potrebbe non solo fare quello che suggerisci tu, ma anche un sistema di stampa grazie al quale ognuno sceglie le storie da inserire nel suo bel volumetto, compra e glielo si spedisce a casa, come fa lulu.com (con il quale stampiamo anche il Premio Papersera), ovviamente in una soluzione molto costosa e adatta solo ai collezionisti, comunque, quindi, in grado da avere una controparte "da edicola" e una digitale (con annessa app per Android, cosa che sogno da un paio d`anni).
In questo modo il fumetto Disney italiano sarebbe rivalutato, in quanto:
-È accessibile anche tramite gli smartphone, che ormai si sono impossessati del pubblico giovanile (devo ammetterlo, anch`io);
-I collezionisti sarebbero in grado di stamparsi le "opere omnie" di ogni sceneggiatore/disegnatore;
-Continuerebbe, per le "vecchie pietre" e per i lettori occasionali, ad essere stampato per le edicole, anche se, in caso, solo per le storie più lette, usando i lettori digitali come tester;
-Consentirebbe di capire cosa davvero vogliono i lettori, in quanto nel formato digitale sarebbe possibile anche votare le storie, e magari modificare il voto con il tempo.