Alla fin fine, dopo quattro anni di direzione Bertani, fatico a comprendere come mai ci sia ancora da parte di molti così tanto astio nei suoi confronti.
Credo sia legittimo che ognuno la pensi come vuole. Anche io non capisco molte opinioni della gente.
Ormai, credevo che si fosse guadagnato sul campo i suoi gradi di buon timoniere, perdendo quell'aura di usurpatore del trono della De Poli che inizialmente gli sembrava essere stata cucita addosso..
Se non ricordo male, Bertani era uno che veniva dal mondo Marvel mentre la de Poli era cresciuta nella Disney di Gaudenzio Capelli. Quindi, uno può anche dimostrare di essere capace poi, ma appena arrivato il sentimento di lesa maestà aveva una sua logica.
Spiace dirlo, ma per me gli ultimi sei mesi della De Poli furono una delusione globale e pressoché continua
Nessuna direzione resta sulla cresta dell'onda sempre e per sempre, a meno che non molli il colpo prima. Un calo è fisiologico, ma credo che dopo 10 anni una direzione debba avere anche il tempo di rimettersi in sesto. Non è che il settimanale di Gentilini, dal 1949 al 1979, fosse sempre allo stesso alto livello. O la direzione di Capelli dal 1980 al 1994. Viceversa, anche la direzione Muci ha prodotto qualche buon Topolino sebbene sia da molti considerata come peggior Direzione a mani basse nella storia del giornalino. Chi difende il giornalino della de Poli degli ultimi mesi, come me, lo fa perché si era dimostrata di fiducia dopo aver ridato al Topolino tante grandi storie che erano assenti da anni.
primo di tutti quello di averci ridato storie lunghe, piene di azione, intrigo, avventura a seconda del genere affrontato,
Temo di non capire, le direzioni precedenti non facevano storie lunghe? Le facevano, solo che non componevano buona parte del settimanale e mi sembra di ricordare optassero per meno parti e (spesso) un minor numero di Topolini.
ma che dire di uno Sciarrone che si ricicla come autore completo e che, al netto di qualche errore di gioventù, ha saputo regalarci belle storie, non solo da un punto di vista grafico
Opinione tua personale con cui non condivido mininamente.
Vi sembra poco il rilancio di Malachia
é uno scherzo questa domanda? Cioè, parliamo di Malachia come personaggio fondamentale da rilanciare?
Vogliamo parlare del grande rilancio di Macchia Nera, in due cicli memorabili, il cui unico difetto, se visti adesso, è stato quello di averli pubblicati separatamente e non come un'unica storia in cinque parti? Vi sembra poco l'averci ridato un cattivo inquietante che non vive solo di invenzioni al limite del ridicolo, ma che incute quel terrore che sempre lo avrebbe dovuto contraddistinguere e che era andato perso ormai da tempo?
A parte le due storie, che io non ho trovato esaltanti (specialmente la prima che poteva ridursi nella metà delle pagine a essere generosi), parliamo dello stesso Macchia Nera de l'inarrestabile ombra? Se la direzione Bertani riteneva che si dovesse ridare un certo appeal che secondo loro Macchia Nera aveva perso (praticamente già dagli anni 60, non negli ultimi 10 anni) perché pubblicare una storia del genere? La storia è firmata dal pupillo del direttore, non era certo un rimasuglio di magazzino
E che dire del nuovo Nucci che, Vertigo e Galateo a parte, non ha sbagliato un colpo
Io ritengo che Nucci sia una ottima penna, si vede che ha una certa mano. E si vede che sa di esserlo, si nota da come scrive. Però non significa adesso che ogni cosa scriva ora sia oro colato. Persino la solitudine del quadrifoglio e la ballata di John Rockerduck che assieme le storie di Macchia Nera sono mi pare le sue più famose non sono esente da difetti secondo il mio parere, oltre a non essere certamente originali come si vogliono spacciare. Le ha scritte bene, ma non presentano contenuti inediti. Alla fine, parliamo di un Gastone che si sente solo o Rockerduck che si ritira dagli affari perché distrutto dalla competizione con Paperone. Per quanto sia comunque una parodia, trovo sicuramente A Christmas Coot una storia superiore a tutte quelle appena citate. Un piccolo capolavoro senza andare necessariamente di 60 o 90 pagine. Non per forza una storia lunga è superiore ad una breve. Questo per me ovviamente.
Nucci, Sisti, Artibani, Panaro, Gagnor, Enna e chi altro non nomino per mero spazio sono scatenati e ci danno appunto storie a livello castyiano
Qua si va evidentemente a gusti, ma trovo che nessuna delle loro storie realizzate negli ultimi due anni arrivi a storie come la Marea dei Secoli, gli Ombronauti o l'Impero Sottozero. Secondo me lo stesso Enna sotto la gestione Bertani non ha minimamente toccato le vette raggiunte che aveva raggiunto nella gestione de Poli con la sua famosa trilogia dell'Orrore. Penso che lo stesso Bertani non abbia raggiunto l'ultima Avventura o Moby Dick. O pure alcune delle sue storie anni 90. Panaro non è certo tornato ai fasti anni 90 quando scriveva storie come la Formula della Ricchezza.
Pensare di poter fare a meno di CASTY oggi per me è pura follia. Qua è come se Gentilini di propria sponte si fosse privato dello Scarpa 1956-63. Non importa se rimanevano Martina, Chendi e Cimino, qua si sta facendo un danno pauroso.