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Il Ritorno di Mary Poppins

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MatteZena
Sceriffo di Valmitraglia
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    Il Ritorno di Mary Poppins
    Lunedì 31 Dic 2018, 22:05:26
    Film del 2018
    Seguito del classico del 1964
    Regista: Rob Marshall    Con: Emily Blunt, Lin-Manuel Miranda, Ben Wishaw, Emily Mortimer, Dick Van Dyke



    A me il film non è dispiaciuto, realizzato molto bene, attori e doppiatori molto bravi e regia buona, ma i problemi sono: troppo lungo, troppe canzoni e nessuna ricordabile (a differenza del primo), storia e personaggi nuovi troppo simili al primo film.
    Perciò avendo molti pro ma anche diversi contro, penso di dargli un 7
    Fatemi sapere i vostri giudizi

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    lbswagen
    Giovane Marmotta
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      Re:Il Ritorno di Mary Poppins
      Risposta #1: Martedì 1 Gen 2019, 11:39:14
      Sarò radicale, ma per me giudizio al 90% negativo...purtroppo.

      La causa vera è la protagonista: una Mary Poppins così antipatica e piena di sè proprio non me l'aspettavo; forse più simile a quella dei libri originali di Pamela Travers, ma di certo non come la Julie Andrews del '64. Un personaggio che pare proprio fuori luogo, che sorride ben poco e che non fa molto, a parte specchiarsi in ogni dove…   odiosa. Vorrei vedere lo stesso film senza di lei.

      Per il resto, i due fratelli Banks ormai cresciuti mi sono sembrati ben inquadrati nello sviluppo della loro vicenda.
      Abbastanza assurdo che l'attrice Karen Dotrice, che interpretava la Jane Banks originale, ad un certo punto compaia nel film come un'anonima signora,senza nemmeno essere riconosciuta dal pubblico in sala... ben altra reazione fra le poltrone invece alla fine, quando il mitico Dick Van Dyke appare con barba grigia e coinvolgente energia... Per me è la sequenza migliore del film, insieme a richiami e citazioni a quello del 1964; non mi spiego invece voler inserire due sequenze per tenere "il fiato sospeso": una alla fine, e una nella sequenza animata-mista... animazione che io giudico "banale" e decisamente sottotono rispetto all'originale (ma c'è da dire che per me la qualità, freschezza e spessore dei cartoon Disney di una volta si è persa già da anni).
      C'è anche Angela Lansbury alla fine del film, straordinaria come sempre.
      Canzoni non decisive, e assenza di parole tipo "supercalifragilistichespirali doso" lo rendono un film banale, che pure può piacere allo spettatore "usa e getta" di oggi, ma non certo all'appassionato che si aspettava, se non un capolavoro, almeno un buon film da rivedere ogni tanto.
      Invece questo mi ricorda il film per la TV "Il ritorno del Maggiolino tutto matto": anche quello una ben poco riuscita via di mezzo tra sequel e remake, che ha il suo solo pregio nella presenza nel cast di Dean Jones (lo storico protagonista del film originale), come questo "Mary Poppins mk2" ha un magistrale Dick Van Dyke nel cast.

      Ma non c'è da sorprendersi poi molto, oggi non abbiamo più un certo Walt Disney che sapeva come fare un film perchè restasse un capolavoro per sempre, e certi miti del passato non andrebbero rovinati in questo modo.

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      Bramo
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        Re:Il Ritorno di Mary Poppins
        Risposta #2: Martedì 1 Gen 2019, 23:31:29
        Visto. Addirittura due volte, prima con la mia fidanzata e poi con mia madre ^_^
        Partiamo da un presupposto: per quanto mi riguarda, un film del genere porta in sé un peccato originale a prescindere. Meno grave di quello che possiedono i remake live-action del Classici d'animazione Disney, perché perlomeno qui non si tratta di mero rifacimento ma di sequel (per quanto...) e perché, in virtù di ciò, non si cambia metodo produttivo ma si resta sulla falsariga del Mary Poppins originale, cioè un film a scrittura mista.
        Ma il peccato originale c'è comunque, ed è quello di voler dare seguito a un film importantissimo per il cinema in generale e per la poetica disneyana in particolare.

        Sotto questo profilo, in effetti, Il Ritorno di Mary Poppins ne esce con le ossa rotte: la pellicola possiede al massimo il 20% della magia, dell'incanto e della "capolavorosità" del film del 1964. Questo perché ha alcuni momenti buoni e fantasiosi, perché la sequenza nel mondo in animazione è effettivamente bella e riporta sul grande schermo, finalmente, l'animazione tradizionale, perché Emily Blunt riesce in quella che pareva l'impresa più ardua del progetto - interpretare credibilmente la protagonista - e perché i cammeo di Dick Van Dyke e di Angela Lansbury impreziosiscono davvero il film.
        Ma per il resto... il prodotto di Rob Marshall si limita a replicare pedissequamente la struttura narrativa del primo film, prendendo i vari momenti e traslandoli con qualche lieve differenza, riuscendo invariabilmente, ogni volta, ad ottenere un risultato inferiore rispetto a quello di ispirazione.
        La scena di gruppo degli spazzacamini è ora la scena di gruppo dei lampionai, la scena animata nel dipinto diventa la scena animata nella brocca, la scena con lo zio di Mary che vola quando ride diventa la scena con la cugina di Mary il cui mondo va "soprasotto" e via dicendo.
        Le varie strizzatine d'occhio a quanto narrato in Mary Poppins sono gradevoli, molto meno l'interpretazione del cresciuto Michael. E per quanto riguarda la sottotrama della casa ipotecata, appare decisamente stereotipata con un cattivo altrettanto stereotipato.
        Infine - problema non da poco per quanto riguarda quello che, a conti fatti, sarebbe un musical - delle tante canzoni presenti sono poche quelle che veramente convincono: la prima (Lovely London Sky), un po' manifesto programmatico del film e un po' theme della protagonista, Can You Imagine That? e A Cover Is Not the Book. Per il resto nessuna si avvicina nemmeno lontanamente alla qualità e allo spessore dei brani del film classico, con nessun pezzo capace di entrare nell'immaginario o di essere un minimo orecchiabile. Colpa in parte anche della traduzione italiana dei testi, ma non solo.

        Un completo disastro, dunque?
        No, per quanto mi riguarda. Perché, a conti fatti, il film funziona sul piano emozionale. Se non si sta troppo a pensare ai pesanti debiti rispetto alla pellicola originale e ci si fa trascinare dalla storia e soprattutto dall'atmosfera londinese e magica, l'opera può soddisfare. Prova ne è che sul momento mi sono goduto la visione, in entrambi le mie visite in sala, e solo riflettendoci in un secondo momento mi sono scoperto deluso dal rilevare i difetti di cui sopra.
        Merito di un comparto tecnico eccellente, attori quasi tutti molto in parte e adatti al ruolo (Lin-Manuel Miranda risulta un po' incolore, a dire il vero, ma non abbastanza da rendersi inutile o antipatico), belle performance nelle scene di ballo, tra l'alto graziate da coreografie eccellenti, ottimi effetti visivi, animazione tradizionale convincente... insomma, un lavoro qualitativamente molto buono, di per sé, e un inno alla fantasia e al "fanciullino interiore" come modi per affrontare la vita che coglie lo spirito di Mary Poppins... peccato che, per paura di osare o di spaventare il pubblico, lo faccia sì con ottimi mezzi e un buon lavoro complessivo, ma anche con zero originalità e proponendo un more of the same che non può che risultare inferiore e schiacciato rispetto al capostipite, cosa che sarebbe avvenuta in misura minore e/o in altri termini se il nuovo film si fosse staccato maggiormente da quanto accadeva e da come accadeva nel film con Julie Andrews.

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          Re:Il Ritorno di Mary Poppins
          Risposta #3: Giovedì 3 Gen 2019, 11:10:55
          Mah, si salva per il suo messaggio buono e positivo, pero non c'e poi molto altro da aggiungere: https://www.tempi.it/blog/cinema-mary-poppins-ritorna-senza-originalita-ma-con-passione-per-la-fantasia/

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          Kim Don-Ling
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            Re:Il Ritorno di Mary Poppins
            Risposta #4: Venerdì 4 Gen 2019, 10:20:19
            Premessa: Mary Poppins è un film immancabile, per me e da quattro anni per Chen e per me, durante il periodo natalizio. E' un film che mi commuove puntualmente, è un film che si arricchisce di sfaccettature ad ogni visione, è un film che può essere guardato con occhi diversi a seconda dell'età che uno ha, è un musical sublime e ha un cast che non avrebbe essere potuto scelto con maggiore successo. Insomma, lo ritengo (riteniamo) un film "praticamente perfetto sotto ogni aspetto" (cit.).

            Quando ha cominciato a diffondersi concretamente l'ipotesi di un sequel del film del 1964, la prima domanda da farsi è stata: perché? perché andare a toccare uno dei pezzi pregiati della Company, elevato anche a testamento artistico di Walt Disney e sublimato come tale dal delizioso Saving Mr Banks? Avrei capito se fosse stato realizzato al giorno d'oggi, già con un porgetto di farne un franchise o comunque almeno una trilogia, considerando che il materiale letterario c'è ed era stato sfruttato solo in parte per il primo film. Ma riesumare Mary Poppins a più di 50 anni di distanza, ovviamente per affidare i ruoli ad attori diversi... perché? tralascio le considerazioni economiche e mi domando: possibile che fosse così necessario?

            Ad ogni modo, siamo andati a vederlo. A volte, di fronte a scarse aspettative, si finisce per rivalutare il prodotto interessato: NON è stato questo il caso. Provo a spiegarmi meglio spezzettando il discorso.

            Struttura narrativa. Il nuovo film ricalca fedelmente e pedissequamente la struttura narrativa del vecchio film. Fin troppo. Era davvero necessario questo ricalco? Non era meglio costruirlo ex novo? Come forse ha già detto qualcuno, in questo modo, il confronto è impietoso per la nuova narrazione, che sembra una copia sbiadita al di là dei colori sgargianti o cupi messi in campo. Ma soprattutto, vincolare lo svolgimento del film alla struttura narrativa rende alcuni passaggi assolutamente gratuiti, penso all'inserto con Meryl Streep (a proposito, secondo me quel vaso non lo rivedranno mai più in casa Banks). La sequenza con lo zio Albert, a cui si rifà, pur non essendo uno dei passaggi cruciali del film originale, ha almeno due motivi di esistere: il primo, quello di costituire una delle frivolezze che il sig. Banks vuole contrastare; il secondo, quello di preparare il morire dal ridere del sig. Dawes. Qui, eliminate quella scena dal film e non se ne accorgerà nessuno.
            Trama e personaggi. Ricollegandomi a quanto sopra, alcuni passaggi di trama sono quantomeno buttati lì. Colin Firth interpreta un bancario cattivo che vuole la casa dei Banks perché... boh. Non si capisce. E' avido? Ma allora dovrebbe essere un freddo calcolatore, invece è un sordido funzionario che distrugge le carte che provano l'esistenza del certificato del povero sig. Banks, quindi ha un interesse personale nel volere quella magione... o no? Non sembrerebbe in realtà, quindi non si capisce perché ce l'abbia tanto con i Banks.
            E veniamo ai Banks: gli insegnamenti di Mary Poppins di 20/30 anni prima sono passati invano, dato che in due, nella più cupa disperazione, non si pongono neanche la briga di controllare coi loro occhi il libro dei soci pervenuto nelle mani del cattivone di cui sopra. Ma c'è dell'altro. Per esempio, il finale: siamo riusciti a recuperare il certificato e a portarlo in tempo in banca, ma ci accorgiamo che manca un pezzo e allora diciamo: vabbè, non importa, la mia famiglia è più importante. E no!!! Casomai, lo ritrovi integro e valido, glielo sbatti sul naso, e poi gli dici "tieniti pure la casa brutto st***zo", troppo comodo consolarsi con la famiglia quando tanto hai mancato nel compito. Che voragine con la composta dignità del sig. Banks che va ad affrontare col sorriso (più o meno) il licenziamento dopo anni di onorato servizio perché ha capito che per rispondere a dettami sociali è stato un padre troppo assente e poco interessato ai figli.
            Infine altro passaggio secondo me infelice: i tre bambini Banks piangono l'assenza della mamma. Mary Poppins li consola con una canzone, che loro riproporranno tal quale al padre preso dalla più cupa disperazione, in cui si dice più o meno "non piangere perché la mamma è qui con noi, ci guarda da lassù, è nel sorriso di chi è rimasto"... e insomma, che banalità! diciamo pure che bisogna ricominciare a vivere se capita un lutto del genere, ma il vuoto resta e non può essere riempito con frasi fatte di circostanza.
            Chiosa finale: in questo film sono tutti longevi fino all'inverosimile (vedi mr. Dawes junior e ammiraglio Boom, a eccezione dei poveri sigg. Banks che ci hanno lasciato e neanche da poco parrebbe).
            Attori. La palma dei peggiori va nettamente ai bambini, iperattivi e parecchio petulanti, oltre che bruttini secondo me. Ma il ruolo determinante è ovviamente quello di Emily Blunt, che ci restituisce una Mary Poppins molto seria, lontana dalla dolce fermezza di Julie Andrews, Questa nuova Mary Poppins si guarda intorno molto compiaciuta di quanto è in grado di fare, al limite della supponenza, spesso appare infastidita. Non è il motore nascosto degli eventi, è anzi lì a ricordarci: succede perché mi do da fare io. Le mancano quella spensieratezza e quella leggerezza che aveva la Mary Poppins del 1964, quella che si lanciava in un ballo sui tetti di Londra dopo essere "infuligginata" il naso e quella che pur rimbrottando andava sul soffitto con gli altri a prendere il tè. Ma anche quell'umanità che la vedeva dispiaciuta nel dover partire e abbandonare i bambini: qui ha fatto il suo lavoro e se ne va, sicura del fatto suo. Punto. L'unica attenuante che le riconosco, se non altro, è che era un confronto impossibile.
            Su L.M.Miranda devo dire che, pur apparendo una copia depotenziata di Bert, alla fine non se la cava male. La sola presenza di Dick Van Dyke è una gioia per gli occhi mentre quella della Lansbury mi fa solo venire in mente che vedo lei ma in realtà lì avrebbe dovuto esserci Julie Andrews (alla quale vanno cmq i miei complimenti per essersi tenuta alla larga da qui).
            Canzoni. Ultimo punto in esame, è difficile mettere a confronto musiche sentite decine di volte (e vincitrici dell'oscar) con nuove musiche ascoltate una sola. Credo che tanto la canzone durante la sequenza animata, quanto quella degli acciarini non fossero malaccio, anche se, ripeto, bisognerebbe ascoltarle più volte (e non credo che ne avrò voglia, se questo significa rivedere il film). Ma la vera paraculata del film è l'inserimento delle musiche originali a suscitare l'emozione nostalgica dello spettatore, quasi a fare in modo che laddove non arriva questo film arrivino gli elementi del vecchio film. Ultima nota, l'adattamento italiano della canzone dei palloncini mi pareva atroce, c'era una rima insistita con "portarmi" che suonava proprio male... e anche qui quanta differenza con i meravigliosi testi di cinquant'anni fa.

            Insomma, detto tutto ciò mi sembra superfluo spiegare se mi è piaciuto o no. Aggiungo solo che spero che questa versione non soppianti, in quanto più colorata, nuova e moderna, l'inarrivabile pellicola tanto cara a Walt.
            « Ultima modifica: Venerdì 4 Gen 2019, 10:25:09 da Kim Don-Ling »
            "Se nato cigno nessuno ti trasformerà in avvoltoio"

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            MatteZena
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              Risposta #5: Venerdì 4 Gen 2019, 11:50:59
              Concordo su quello detto da tutti voi. Aggiungerei una cosa riguardo alle canzoni: una volta ascoltate 2-3 volte (su youtube o su spotify) la prima (il cielo su di noi), l'abito non fa il monaco e l'ultima (fin dove potrà portarmi) un po' te le ricordi, ma il problema è che non sono all'altezza di quelle del primo nè queste nè quelle che non ho citato e che Fin dove potrà portarmi è una copia spudorata di Ritornare Umano da La Bella e La Bestia (andate ad ascoltare entrambe e ditemi cosa ne pensate).

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              Duck Fener
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                Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                Risposta #6: Venerdì 4 Gen 2019, 22:34:18
                Concordo assolutamente con Kim Don-Ling. La Disney degli ultimi 10 anni, tolti i WDAS, andrebbe interdetta.
                Aggiungo poche cose:
                1) Non ammiro il personaggio di Colin Firth, ho però visto la sua mellifluità e mancanza di motivazione come una metafora della finanza moderna: un blob che mangia tutto perché... sì, e che presto arriverà a mangiare se stessa. In pratica, una rappresentazione della Disney moderna.
                2) Mary Poppins, oltre che fastidiosa e antipatica, è ai limiti dell'utilità. Michael e Jane non hanno nessuna interazione con lei, i bambini se la sanno cavare da soli e certamente non hanno un padre assente come George Banks.
                3) L'unica scena che mi ha davvero colpito è quella in scrittura mista: ben fatta e abbastanza visionaria. Ma soprattutto, mi ha emozionato rivedere l'animazione tradizionale sul grande schermo.

                *

                alec
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                  Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                  Risposta #7: Mercoledì 20 Feb 2019, 02:51:26
                  Perchè crocifiggere la povera Emily Blunt? Ha accettato un ruolo da far tremare i polsi, consapevole che inevitabilmente il pubblico avrebbe fatto il paragone con la Andrews. Ha scelto di interpretare la SUA Poppins, volutamente lontana da quella di Julie ( la quale, come ben sappiamo, è inimitabile ) e maggiormente aderente al personaggio della Travers, sicuramente meno simpatica e più rigida. Altro punto a favore della Blunt sono proprio le canzoni ( in particolare " The Cover Is Not The Book", deliziosamente Vaudeville ), che ella interpreta magistralmente pur non essendo una cantante profesionista come la Andrews. Un film che ha i suoi punti deboli, eccome: l'incolore Miranda, l'inutile Streep, alcuni anacronismi ( ad es. automobili del 1937 in un'ambientazione 1930-33 al massimo ) . La sequenza a scrittura mista è gradevole anche se la perfezione dei lungometraggi anni 60-70 è ormai cosa remota. Risalta, naturalmente, la prestazione del sempiterno Van Dyke che impreziosisce e dona prestigio all'intera pellicola. Un buon prodotto tipicamente Disney, che recupera lo stile della Casa dopo alcune produzioni poco "identitarie". Qui ci ho visto il DNA di Walt, se non la sua impeccabilità...

                  *

                  Fillo Sganga
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                    Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                    Risposta #8: Mercoledì 27 Feb 2019, 06:57:16
                    le "crocifissioni" sono sempre facili quando ci si confronta con un mito della propria infanzia.
                    Io però faccio "outing" dicendovi che il ritorno di Mary Poppins mi è piaciuto parecchio!
                    Devo però anche dirvi che io il primo non l'ho mai amato alla follia;l'ho tra l'altro rivisto di recente e sono sempre più convinto che il terzo atto (prima del licenziamento di Banks) sia un pò lunghetto ma tantè..è cmq una pellicola entrata nell'immaginario collettivo.
                    Questo Ritorno un pò retrò lo trovo un'ottimo prodotto vecchio stampo adatto al Natale e che conferma ormai il format Disney di rilanciare vecchie pellicole facendone contemporaneamente un sequel/reeboot (vi dice qualcosa il Risveglio della forza?)..probabilmente per agganciare sia i vecchi che i nuovi spettatori, ma spesso scontentando tutti.
                    la parte in tecnica vista è per me molto graziosa...cavoli un'animazione così pura e classica era un pò che non la vedevo...poi de gustibus ma se una persona va al cinema già prevenuto perchè cmq. quello che vedrà non sarà mai mai mai all'altezza del film originale allora sappiamo che cmq. vada sarà un (in)successo :D :D

                    *

                    alec
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                      Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                      Risposta #9: Venerdì 1 Mar 2019, 01:55:50
                      Ovviamente avevo le mie perplessità, ma avendone parlato direttamente su Facebook con... Robert Sherman Jr.  ( ! ) man mano che si avvicinava il giorno della premiere ero sempre più convinto che non sarei stato deluso. Visto una settimana prima di Natale, con tutta l'atmosfera del caso. Mi ha fatto un grande piacere vedere Karen Dotrice ( anch'essa conosciuta sul social, è una carissima persona )  nel cameo a lei dedicato. Ovviamente, la presenza di Van Dyke e della Lansbury rafforzano il concetto di " riunione di famiglia in casa Disney" che non può non piacere ai nerd come il sottoscritto!  :P :D  Un definitivo atto d'amore nei confronti di un sequel che inizialmente avrei preferito non venisse fatto.

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                        Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                        Risposta #10: Venerdì 1 Mar 2019, 19:36:15
                        Ovviamente avevo le mie perplessità, ma avendone parlato direttamente su Facebook con... Robert Sherman Jr.  ( ! ) man mano che si avvicinava il giorno della premiere ero sempre più convinto che non sarei stato deluso. Visto una settimana prima di Natale, con tutta l'atmosfera del caso. Mi ha fatto un grande piacere vedere Karen Dotrice ( anch'essa conosciuta sul social, è una carissima persona )  nel cameo a lei dedicato. Ovviamente, la presenza di Van Dyke e della Lansbury rafforzano il concetto di " riunione di famiglia in casa Disney" che non può non piacere ai nerd come il sottoscritto!  :P :D  Un definitivo atto d'amore nei confronti di un sequel che inizialmente avrei preferito non venisse fatto.
                        Ma quindi tu sei riuscito a parlare cia Facebook con il figlio di Robert Sherman e con Karen Dotrice? Wow!

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                          Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                          Risposta #11: Lunedì 11 Mar 2019, 20:46:21
                          Invece io ero entrato al cinema sperando con tutto il cuore che avessero fatto un ottimo film, come è "Saving Mr. Banks", ma ben sapendo che di solito queste operazioni di sequel/remake si fanno solo per budget.
                          E purtroppo anche questo è così…
                          Se a qualcuno è piaciuto, meglio così. A me basta l'originale.   

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                            Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                            Risposta #12: Giovedì 2 Mag 2019, 04:50:43
                            parto rispondendo a quelli che si chiedono: "perché?"
                            beh, semplice, su Mary Poppins sono stati scritti 8 (OTTO) libri quindi di materiale per sequel ce n'era e ce n'è in abbondanza (anzi, l'autrice avrebbe apprezzato molto più questo adattamento rispetto all'originale)
                            Emily Blunt è bravissima (ovviamente per apprezzarla al 100% bisogna vederlo in lingua originale)
                            l'unica nota negativa per me sono le canzoni. mentre nel primo film ogni canzone aveva una sua identità qui le canzoni sono tutte strutturate sul tema principale del film (che su può sentire in vari "stili" all'interno di ogni canzone)
                            il ruolo di Mary rimane invariato arriva a "salvare" il padre prima che sia troppo tardi e, salvando lui salva di conseguenza tutta la famiglia.
                            è senza dubbio un ottimo film che richiama molti elementi dell'originale strizzando l'occhio ai più "grandi" e dando magari lo spunto alle nuove generazioni per riguardarsi il vecchio.
                            molto buona anche la scelta di puntare su un sequel piuttosto che su un remake.
                            Remake che era già nei piani originali della Disney da sempre ma l'autrice aveva tagliato tutti i ponti (non solo con la Disney ma con il mondo cinematografico) sulla questione dei diritti
                            il modo migliore per gustarselo è non fare paragoni, gli attori invecchiano (molti muoiono) e bisogna farsene una ragione, altri attori li sostituiscono ma non bisognerebbe mai paragonarli con i predecessori, julie andrews ha rifiutato il cameo nel film proprio per evitare paragoni con emily blunt
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                              Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                              Risposta #13: Domenica 5 Mag 2019, 20:11:57
                              parto rispondendo a quelli che si chiedono: "perché?"
                              beh, semplice, su Mary Poppins sono stati scritti 8 (OTTO) libri quindi di materiale per sequel ce n'era e ce n'è in abbondanza (anzi, l'autrice avrebbe apprezzato molto più questo adattamento rispetto all'originale)
                              Eh.... peccato che la storia invece di ispirarsi agli altri libri, sia esattamente uguale alla storia del primo, con personaggi, canzoni e ''episodi'' corrispondenti ad altri del primo

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                                Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                                Risposta #14: Domenica 21 Nov 2021, 09:25:00
                                parto rispondendo a quelli che si chiedono: "perché?"
                                beh, semplice, su Mary Poppins sono stati scritti 8 (OTTO) libri quindi di materiale per sequel ce n'era e ce n'è in abbondanza (anzi, l'autrice avrebbe apprezzato molto più questo adattamento rispetto all'originale)
                                Eh.... peccato che la storia invece di ispirarsi agli altri libri, sia esattamente uguale alla storia del primo, con personaggi, canzoni e ''episodi'' corrispondenti ad altri del primo
                                molte scene sono prese dal secondo libro di P.L. Travers, Mary Poppins Ritorna, e sono "spostate" nel futuro in modo che vengano vissute dai figli di Michael. nell'originale erano tutte ambientate poco dopo la partenza di Mary Poppins. se si va a leggere la trama dei vari libri (dopo il primo) non c'è tutta sta gran fantasia, Mary poppins esce di casa con i piccoli Banks per una commissione e succede qualcosa di assurdo. episodio dopo episodio. non è la Disney che ha "riproposto" una copia del primo film è che tutto quello che succede nei libri è una serie di avventure continue vissute da Mary e dai piccoli Banks. se mai ci sarà un terzo film sarà inevitabilmente la copia degli altri 2
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                                  Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                                  Risposta #15: Martedì 4 Gen 2022, 10:15:23
                                  Ho visto per la prima volta questo film ieri sera in occasione della prima TV su Rai 1.
                                  Condivido in parte quanto già scritto da Bramo e da Kim nei loro interventi. Io comunque ho apprezzato molto l'interpretazione di Emily Blunt, che ho ritrovato più simile a come caratterialmente era stata delineata nelle pagine della Travers . Ho trovato però deludenti diversi episodi, in particolare quello con "la cugina sottosopra" (anche se ispirata a un personaggio presente nel secondo libro della serie). Le "controparti animate" dei "cattivi" della storia mi sono sembrate "buttate lì", tanto che secondo me sarebbe stato persino difficile cogliere il nesso tra loro e i personaggi "in carne e ossa", se Georgie non avesse gridato "al lupo!".
                                  Il ruolo che avevano gli spazzacamini nel primo film è qui ricoperto dai lampionai, chiamati gergalmente "acciarini", che avevano il compito di accendere e spegnere l'illuminazione a gas; tuttavia, l'illuminazione elettrica a Londra, all'epoca della vicenda, era in uso già da molti anni.
                                  Un'altra cosa che ho trovato abbastanza fastidiosa è stata l'"inclusività a tutti i costi" nei confronti di minoranze etniche e/o sessuali praticata dall'attuale industria cinematografica, che non ha un corrispettivo reale coi luoghi e l'epoca in cui sono ambientati i fatti: un lattaio di colore ci può stare, ma un avvocato (Frye), che per di più non sembrava un "semplice novellino", ma un socio (per quanto sicuramente junior) dello studio "Gooding & Frye" mi è sembrato altamente improbabile.
                                  « Ultima modifica: Giovedì 6 Gen 2022, 13:16:31 da Giona »
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                                    Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                                    Risposta #16: Mercoledì 5 Gen 2022, 13:07:01
                                    Ho visto per la prima volta questo film ieri sera in occasione della prima TV su Rai 1.
                                    Condivido in parte quanto già scritto da Bramo e da Kim nei loro interventi. Io comunque ho apprezzato molto l'interpretazione di Emily Blunt, che ho ritrovato più simile a come caratterialmente era stata delineata nelle pagine della Travers. Ho trovato però deludenti diversi episodi, in particolare quello con "la cugina sottosopra" (anche se ispirata a un personaggio presente nel secondo libro della serie).
                                    Un'altra cosa che ho trovato abbastanza fastidiosa è stata l'"inclusività a tutti i costi" nei confronti di minoranze etniche e/o sessuali praticata dall'attuale industria cinematografica, che non ha un corrispettivo reale coi luoghi e l'epoca in cui sono ambientati i fatti: un lattaio di colore ci può stare, ma un avvocato (Frye), che per lo più non sembrava un "semplice novellino", ma un socio (per quanto sicuramente junior) dello studio "Gooding & Frye" mi è sembrato altamente improbabile.
                                    Anch'io sono stato un neofita del film, l'altra sera.
                                    Beh, che dire?
                                    La cosa buffa è che condivido tutti i post fin qui scritti, sia quelli negativi che quelli positivi.
                                    Anch'io mi sono chiesto il perché dell'operazione; anch'io ho trovato che le canzoni fossero troppe e nessuna memorabile (forse quella vaudeville al music hall); che il film era troppo lungo (Stevenson lo avrebbe condensato magicamente dandogli maggior ritmo); anch'io ho reputato la trama ricalcata su quella del film originale con tanto di episodi sovrapponibili; anch'io mi sono domandato come mai gli episodi restassero un po' fini a sé stessi senza un effettivo filo che li collegasse; anch'io mi sono stupito della longevità dell'Ammiraglio Boom e della invece prematura dipartita dei coniugi Banks; anch'io ho trovato fuori luogo e del tutto improbabile un giovane avvocato di colore (A QUEI TEMPI?!? assurdo) senza che la cosa sia indice di razzismo, sia ben chiaro... insomma, ce n'era ben donde per storcere la bocca.
                                    Tuttavia non mi sento di gettare la croce su questo film: la Blunt è tutto sommato brava nel ruolo e, anche se lontana dalla Andrews, è più vicina alla Mary Poppins originale; ho apprezzato il rimando ai libri originali con la cugina sottosopra e ho fatto un balzo sulla sedia al breve cameo di Karen Dotrice; ho apprezzato moltissimo la sequenza "nel vaso" (niente battute  ;D ) che tuttavia, contrariamente a quel che ho letto, NON è animazione tradizionale al 100% e nemmeno al 50%, ma deve molto grazie alle magie del computer: tuttavia le finezze usate come la grana della ceramica craquelée messa dappertutto e un segno grafico vintage, con tanto di "filamenti" della matita, sono da incorniciare.
                                    Vabbè che manca un attore carismatico come il compianto David Tomlinson, tuttavia l'apparizione di un pimpante Dick Van Dyke fa emozionare.
                                    Il cameo della quasi centenaria Angela Lansbury (sembrerebbe quasi cieca, però) la ciliegina della torta.
                                    (Per la cronaca: la breve ripresa esterna della facciata della banca è stata davvero filmata davanti alla vera banca: io ci sono stato e l'ho riconosciuta!).

                                    Insomma, un film tutto sommato promosso, anche se non con i voti del primo, entrato nell'immaginario collettivo e, diciamolo pure, nella storia del cinema.

                                    Una notazione a margine, una mia impressione: Dawes Jr sembra sapere più cose di quanto dovrebbe, nessuno ci ha fatto caso? Lo sguardo d'intesa con il pappagallo dell'ombrello prima e con la stessa Mary poi sembrerebbe dire che forse non è "solo" Dawes... se poi ci si ricollega a quanto detto da Jack ("il vecchio Bert, sempre a giro per il mondo!") insomma, un sospetto viene. Forse è stata un'idea di scena aggiunta all'ultimo momento, magari dallo stesso Van Dyke, chissà. Un'ambiguità simpatica, però.
                                    Una strizzata d'occhio non solo a Mary Poppins, ma anche a noi spettatori.
                                    « Ultima modifica: Mercoledì 5 Gen 2022, 13:13:05 da Bunz »

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                                      Re:Il Ritorno di Mary Poppins
                                      Risposta #17: Martedì 11 Gen 2022, 16:15:02
                                      Doverosa aggiunta a quanto detto nel mio post precedente.
                                      Se è verissimo che le canzoni non possono reggere il confronto con quelle leggendarie originali, è pur vero che risentendole in lingua originale, il giudizio cambia.
                                      Sul Tubo ho avuto modo di ascoltare l'intera colonna sonora originale, con le canzoni interpretate dagli stessi attori, e sono rimasto piacevolmente sorpreso: infatti scompare l'effetto "fastidio" provocato dagli imbarazzanti testi italiani che per di più cozzano con le melodie e la metrica.
                                      Molto buona la sezione strumentale, con un bel tema ricorrente che fa bella mostra di sé un po' dappertutto, mentre le interpretazioni vocali mirano a ricreare le atmosfere del music hall inglese di inizio '900. E chi se lo sarebbe aspettato che Emily Blunt avesse quella voce intonatissima da cantante provetta?

                                      Insomma, pur mancando una Spoonful of Sugar, soundtrack promossa a pieni voti.
                                      A proposito: i temi originali dei fratelli Sherman fanno capolino qua e là spessissimo: in particolare la citata Spoonful e anche la commovente Let's Go Fly a Kite nel finale.

                                       

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