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Topolino e la cassetta elettronica

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Maximilian
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    Topolino e la cassetta elettronica
    Sabato 2 Mar 2019, 18:44:59

    https://inducks.org/story.php?c=YM+058

    Questa magnificenza si divide stilisticamente in due tronconi principali: il primo è una divertente commedia caratterizzata da toni leggeri, mentre il secondo si caratterizza per un registro inquietante in cui per la prima volta Walsh dimostra il suo gusto per il macabro.
    Il cambio di toni avviene all'improvviso con un preciso evento che fa da spartiacque e che rende ancora più lugubre la sequenza che segue:
    Spoiler: mostra
    la prima morte del fumetto disney (è vero che più avanti si scopre che il professore si riforma, ma lo stesso non avviene per il presunto avo di Topolino.
    Bruscamente la vicenda si fa angosciante e gli stessi effetti della cassetta, che prima venivano visti in chiave comica, si tingono di drammatico. In questo contesto gli autori non rinunciano all'umorismo: sul giornale, tra le notizie degli strani accadimenti provocati dall'invenzione, figura anche un banchiere che regala banconote da 100 dollari. Tuttavia, questo elemento non riesce a soverchiare l'atmosfera di disagio creatasi attorno al protagonista che non sa come liberarsi della diavoleria tecnologica.
    Più tardi si mostrano le inquietanti apparizioni di un tizio che spia i nostri dalla finestra e che poi si rivela a Topolino scoprendosi come il personaggio più disturbante comparso fino a quel momento. Il dottor Grut è così enigmatico che non si capisce se, quando parla delle proprie azioni ai fini del bene dell'umanità, egli menta oppure ne sia davvero convinto. I suoi servitori, inespressivi eppure sinistri, non sono da meno. Mi ha fatto riflettere molto il fatto che siano persone che obbediscono in quanto la loro volontà è stata annichilita: ciò mi sembra una versione estremizzata dell'atteggiamento dei mass media odierni che tentano di fare il lavaggio del cervello alla gente.
    L'instabile scienziato tenta di costringere Topolino a collaborare con la tortura e, per accentuare la paura, parte con i metodi meno pericolosi: ma da lì arriva fino al momento in cui il terrore raggiunge l'apice: mi riferisco a quando si avvicina con un bisturi per asportargli il cervello. 

    Per la prima volta Walsh utilizza di Tip, Pippo, Clarabella e Pluto. Quest'ultimo in particolare, disegnato con la propria espressività al massimo, assume un ruolo più importante che in passato. Infatti in precedenza aveva sempre ricoperto ruoli secondari, eccezion fatta per le storie più quotidiane. Qui invece, sebbene il suo apporto non risulti fondamentale, viene coinvolto in una vicenda di spessore ben maggiore.
    Il rapporto fra Topolino e Tip, per la prima volta senza il fratello, è così perfetto e convincente da far sembrare che Tap non sia mai esistito. Si segnala in particolare la scena in cui costringe lo zio a riempirlo di regali, che si configura come un atteggiamento parecchio realistico.

    Ma soprattutto si nota un Topolino usato da dio, che non si fa problemi a minacciare di morte il dottor Grut, che si lancia dal corrimano legato ad una sedia per colpire gli avversari e che spacca la detta sedia in testa al dottore mentre dice agli aberzombie "Venite a prendermi".

    Fra le trovate comiche ricordo con piacere Pippo che assume il microbo come fosse una cosa normalissima.

    Una curiosità: si vede per l prima volta Topolino portare il tipo di cappello (non ne conosco il nome) che diverrà ricorrente in seguito.

    Ho trovato, come unico difetto, piuttosto forzato il fatto che Topolino si metta piangere quando rimpicciolisce il microbo, con il quale si conosceva da due giorni.

    L'ultima vignetta è stata censurata e proprio non mi capacito del perchè (allora come oggi operava con una logica inconoscibile a noi comuni lettori): con tutti gli elementi lugubri presenti nella storia, vanno a eliminare una gag? L'unica spiegazione è che essa preannuncia che nemmeno gli scienziati e quindi gli Stati Uniti riusciranno a controllare la cassetta elettronica, tuttavia mi pare un ragionamento alquanto contorto, soprattutto in relazione agli aspetti inquietanti espliciti e visibili agli occhi di tutti.

    « Ultima modifica: Martedì 12 Mar 2019, 21:04:40 da Maximilian »

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    doppio segreto
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    PolliceSu
      Re:Topolino e la cassetta elettronica
      Risposta #1: Domenica 3 Mar 2019, 22:16:25

      Questa magnificenza si divide stilisticamente in due tronconi principali: il primo è una divertente commedia caratterizzata da toni leggeri, mentre il secondo si caratterizza per un registro inquietante in cui per la prima volta Walsh dimostra il suo gusto per il macabro.
      Fantastico e orrorifico, sono i due generi che Walsh addotta in questo periodo nelle strisce giornaliere, generi che evidentemente prediligeva e che però fanno di lui, il soggettista giusto al momento storico giusto.
      In effetti, essi rappresentano due lati della stessa medaglia, con cui la Disney tenta in una qualche maniera di esorcizzare e metaforizzare contemporaneamente, il conflitto mondiale in atto con tutti i suoi orrori.
      Se analizziamo tutte le storie che si susseguono dopo l'avventura diretta di partecipazione nel conflitto in Topolino nella seconda guerra mondiale, notiamo infatti che, a parte due piccole storie, Topolino e Pluto eroe e Topolino e gli orfani di guerra, dove c'è un richiamo esplicito alla seconda guerra mondiale, le altre quattro che seguono, sono Topolino e la cassetta eroica fanta-horror, Topolino nell'isola della morte fantastica, Topolino e le meraviglie di domani fantascientifica e Topolino e la casa misteriosa orrorifica.
      Nella nostra storia in questione, la cassetta elettronica costruita per Tip da Topolino, si rivela in realtà, una macchina che, fra le altre funzioni, svela attraverso il suo raggio, cosa ci possa essere spesso, sotto mentite spoglie e apparenze ai nostro occhi, in cose del tutto innocenti: un carico di carne per il mercato nero sotto un carro di fieno, proietta sul muro un piano militare giapponese, i quali si trasformano poi in ratti di fogna.


      che rende ancora più lugubre la sequenza che segue:
      Spoiler: mostra
      la prima morte del fumetto disney (è vero che più avanti si scopre che il professore si riforma, ma lo stesso non avviene per il presunto avo di Topolino.
       



      Non si tratta di morte in entrambi casi in quanto la macchina, evidentemente, non fa sparire le persone per sempre: il professore ricompare nella sua giusta era, come l'avo di Topolino, anche se non esplicitato, non può che ritornare alla sua epoca da cui era stato chiamato. La morte vera e propria, fa la sua prima apparizione in Topolino e l'isola della morte.


      Il rapporto fra Topolino e Tip, per la prima volta senza il fratello, è così perfetto e convincente da far sembrare che Tap non sia mai esistito.



      Le intenzioni originarie di Walsh e Gottfredson erano quelle di trasformare Tip "...in una specie di piccolo genio della meccanica. Così gli mettemmo in testa il tipico berretto ' a corona che di solito portano i meccanici e facemmo in modo che fosse sempre in garage a riparare cose di ogni tipo. Volevamo sviluppare la sua personalità e, dopo un po' di tempo, reinserire Tap, spiegando che era stato a scuola, dove era diventato un piccolo intellettuale. Lo avremmo raffigurato con il tipico copricapo del college di Eton, occhiali e tutto il resto. Nel gennaio 1946, tuttavia la direzione del Reparto Fumetti passò a Frank Reilly, il quale non era affatto entusiasta dell'idea di impiegare nuovamente Tap. Pensava che avrebbe complicato le cose e ci suggerì di continuare con un solo nipotino: così non usammo mai più Tap nelle strisce".

      L'ultima vignetta è stata censurata e proprio non mi capacito del perchè (allora come oggi operava con una logica inconoscibile a noi comuni lettori): con tutti gli elementi lugubri presenti nella storia, vanno a eliminare una gag? L'unica spiegazione è che essa preannuncia che nemmeno gli scienziati e quindi gli Stati Uniti riusciranno a controllare la cassetta elettronica, tuttavia mi pare un ragionamento alquanto contorto, soprattutto in relazione agli aspetti inquietanti espliciti e visibili agli occhi di tutti. 



      Se, indubbiamente, la cassetta elettronica è incontrollabile anche da parte degli scienziati, la mannaia della censura non si abbatté per questo motivo. Quello reale fu che Gottfredson, disegnò gli scienziati colpiti dal raggio della cassetta, in mutande e, perciò, gli fu imposto di rimettergli i calzoni, vanificando così la gag finale.
      Tuttavia nel 1992, l'allora direttore editoriale Bob Foster riuscì a restaurare in piccola parte la vignetta.
      « Ultima modifica: Domenica 3 Mar 2019, 22:19:41 da doppio segreto »
      Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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      Maximilian
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        Re:Topolino e la cassetta elettronica
        Risposta #2: Martedì 5 Mar 2019, 17:34:28
        Non si tratta di morte in entrambi casi in quanto la macchina, evidentemente, non fa sparire le persone per sempre: il professore ricompare nella sua giusta era, come l'avo di Topolino, anche se non esplicitato, non può che ritornare alla sua epoca da cui era stato chiamato.
        Non essendo il fatto esplicitato in modo chiaro, ciascuno lo interpreta secondo la propria personalità.
        Io nemmeno considero Jonathan un vero antenato di Topolino (lui afferma di esserlo e secondo me lo crede davvero) ma un essere creato dalla macchina. Infatti lui dichiara di essere un'immagine che viaggiava da secoli nello spazio e riportata sulla Terra. Ma se così fosse non potrebbe interagire con i presenti e nemmeno essere materiale.

        Se, indubbiamente, la cassetta elettronica è incontrollabile anche da parte degli scienziati, la mannaia della censura non si abbatté per questo motivo. Quello reale fu che Gottfredson, disegnò gli scienziati colpiti dal raggio della cassetta, in mutande e, perciò, gli fu imposto di rimettergli i calzoni, vanificando così la gag finale.
        Tuttavia nel 1992, l'allora direttore editoriale Bob Foster riuscì a restaurare in piccola parte la vignetta.
        E cosa c'era di male nel raffigurare dei personaggi in mutande? E' una cosa capitata più volte nei fumetti, sia prima che dopo.
        Comunque io sono in possesso di un'edizione che ne riporta entrambe le versioni, integrando (giustamente) il disegno restaurato secondo le intenzioni degli autori nella storia e inserendo quello uscito originariamente sui quotidiani nell'editoriale.

         

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