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Gap generazionale, gusti personali: ma che senso ha allora confrontarsi?

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    In tutto ciò, nessuno ha commentato il mio sproloquio matematico/statistico di qualche giorno fa... è così ignobile? :male:
    Io son nomato Pippo e son poeta
    Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
    Verso un'oscura e dolorosa meta

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    Vito65
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      In tutto ciò, nessuno ha commentato il mio sproloquio matematico/statistico di qualche giorno fa... è così ignobile? :male:
      Dippy, a me puoi dare un secco 2 sul registro: non l' ho capito, mi sono confuso!!!

        Dippy, a me puoi dare un secco 2 sul registro: non l' ho capito, mi sono confuso!!!

        Vito non seccarti. Nessuno ha capito.
        Era sicuramente una supercazzola alla Conte Mascetti  :)) :)) :crazy:
        Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

          Lucio, non sono seccato per niente: prima scherzavo ;)

            Lucio, non sono seccato per niente: prima scherzavo ;)
            Lo so, avevo capito. Siamo in due a scherzare  ;)
            Però vuoi mettere quanto è bello scherzare su e con  Dippy Dawg ?
            Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

              Nessuno mi capisce... :'(
              Io son nomato Pippo e son poeta
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              Verso un'oscura e dolorosa meta

                In tutto ciò, nessuno ha commentato il mio sproloquio matematico/statistico di qualche giorno fa... è così ignobile? :male:
                Provo a commentarlo io.
                Non condivido l'idea di assegnare un voto al numero facendo una sorta di media pesata dei voti delle storie, poiché secondo me la presenza di una storia capolavoro porta il numero automaticamente a cinque stelle, indipendentemente dalla bruttezza delle storie riempitive.
                "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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                Vito65
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                PolliceSu   (1)
                  Effettivamente, una storia capolavoro, quando c'è, vale da sola l'acquisto di un albo: tanti di noi spesso acquistiamo Topolino solo per una storia o per la presenza di questo o quell'autore in particolare, a prescindere da quant'altro potremmo trovare sul libretto. E' anche vero però che, a lettura ultimata, un giudizio ponderato globale dovrebbe tenere conto dell'albo nella sua interezza.

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                  doppio segreto
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                  • Topolino primo amore che non si scorda mai
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                  PolliceSu
                    A te piace Macchia Nera, giusto?
                    Be', a mio personale parere, le storie che l'hanno avuto protagonista e che (sempre a mio parere) l'hanno interpretato nel modo "giusto", sono solo quattro!
                    Mi rimane però una grossa curiosità: quali sono a tuo avviso le 4 storie che hanno interpretato nel modo giusto Macchia Nera e perché? :)
                    Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                    Paperinika
                    Imperatore della Calidornia
                    Moderatore
                    PolliceSu   (1)

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                    PolliceSu   (1)
                      Mi sento chiamata in causa.

                      Giusto per riprendere direttamente la domanda del titolo, vorrei far presente un punto che credo sia sfuggito.

                      I gusti personali sono importanti nel momento in cui io lettore giudico un prodotto (qui stiamo parlando di albi) più o meno riuscito a seconda di quanto mi abbia trasmesso e di quanto ne sia rimasto soddisfatto, e questo è un punto che per me può essere A, per un'altra persona può essere C, per una terza persona Z e così via; e tutti, ripeto, tutti, sono punti di vista giusti nella loro soggettività.
                      Per cui leggere che un qualunque Topolino anni 80 è in assoluto migliore di quelli odierni perché lo afferma un’altra persona (che tra l'altro non conosce gli ultimi trent'anni di evoluzione del prodotto), pur con tutta la buona volontà, sarà magari giusto per lui ma non per forza e in automatico anche per gli altri.
                      La soggettività di cui appunto si parlava, e che, dato che stiamo parlando di prodotti di intrattenimento, credo ricopra una componente a dir poco fondamentale nel giudizio di cui sopra.

                      Premesso questo, e premesso anche che sono d’accordo con Dippy

                      Fortunatamente, ho aperto gli occhi, e da allora cerco di leggere molto più spensieratamente, e ci ho guadagnato tantissimo!
                      Questo, per dire che essere esperti va bene, ma non solo non è necessario, ma in certi casi può essere anche controproducente!

                      Affermare che nel fumetto Disney ci sia stato UN periodo bello (non si sa poi quale!), e il resto non vale niente, è una falsità talmente eclatante che anche cercare di smentirla è offensivo! ;D

                      Poi, come dici anche tu, ci sono stati alti e bassi, ma è normale! E questi alti e bassi, magari, possono esserci anche in due topolini consecutivi!
                      Inoltre, ognuno di noi ha il suo periodo preferito, ma dipende dai gusti ed è una cosa ancora più normale!
                      Affermare che oggettivamente ci sia stato UN periodo d'oro dove tutto era bello, non sta né in cielo né in terra...

                      e con Cornelius

                      Nei commenti come nei giudizi  e nei confronti non sempre la distinzione tra visioni il più larghe possibili e gusti personali/gap generazionale è facilmente praticabile. Anche in persone che hanno letto molto del fumetto Disney i secondi potrebbero prevalere sulle prime, magari inconsciamente, senza accorgercene.
                      Più difficile avvenga il contrario, come auspicherebbe Doppio Segreto.

                      Anche perché un po' tutti noi abbiamo dei 'vuoti narrativi': un lettore maturo può aver conosciuto Gottfredson, Barks, Scarpa e Martina ma poi non aver mai letto Pezzin, DeVita, Marconi e Don Rosa. Un lettore giovane conoscerà benissimo Artibani, Casty, i Turks e Faraci, aver recuperato i primi maestri ma aver saltato la generazione 'di mezzo'. I donrosiani dei '90 saranno arrivati a Barks (inevitabilmente) ma snobbato il fumetto italiano. Ognuno di noi (o la maggior parte di noi), al di là dell'età anagrafica, ha delle 'falle' e queste contribuiscono a non poter aver una visione d'insieme così estesa al punto da poter dare giudizi estremamente oggettivi sull'operato di certi autori e di certi periodi.

                      Con questo non voglio rassegnarmi agli 'eserciti contrapposti' ma dico che la strada per una maggior reciproca comprensione non è naturale ma subisce i freni della relativa conoscenza come della relativa ignoranza. E' comunque importante sottolineare questa situazione, come fatto da Doppio Segreto. Anche perché allentare un poco le proprie convinzioni e cercare di comprendere i giudizi degli altri è sicuramente salutare per tutti, sia per i vecchi che non sempre comprendono il presente disneyano a fumetti che per i giovani che, forse con meno inflessibilità, non apprezzano sufficientemente Martina o Cimino. 

                      Probabile che poi ognuno resti della sua idea ma l'importante è non alzare muri.

                      passiamo alla critica alla critica.

                      Chi scrive critica non può e non deve mai giustificare le sue opinioni e scelte in base a criteri legati ai propri gusti personali o di carattere nostalgico; al contrario chi decide di fare il critico deve cercare di avere una visione più larga possibile di ciò che fu, è stato ed è lo stato dell'Arte e, in base a tutto ciò, saper mettere a nudo quello che a suo avviso è migliore e ciò che è peggiore, motivandolo con dati di fatto, naturalmente assolutamente opinabili come tutto, ma non certamente in base a sentimenti propri.

                      Il ruolo di un critico non è certo quello di fare sentire qualcuno intelligente perché gli da retta e qualcun altro idiota perché fa di testa sua e, tanto meno, il ruolo di un critico è quello di imporre di vedere, leggere ... qualcosa piuttosto che un'altra. Il compito di un critico è quella di dare un'idea di base di un'opera artistica. C'è chi non farebbe nulla senza prima aver letto il suo critico preferito e c'è chi ignora completamente qualsiasi critica e sceglie in base ai propri canoni. Fra i due estremi, come sempre, ci sono varie vie di mezzo.

                      Questo per quanto riguarda la critica in generale!

                      Venendo allo specifico, il Papersera ha persone che settimanalmente, non so se a turno o meno, in nome del sito fanno una critica del settimanale. Poi ce ne sono tante altre che nel topic indicato, a loro nome, dicono la loro. Se i secondi possono permettersi di farlo in base ai loro gusti personali, chi critica nel nome del Papersera dovrebbe mantenere una linea più distaccata dai propri sentimenti - e soprattutto mai giustificasi o trincerarsi dietro ad essi - che cerchi, nei limiti delle capacità personali ovviamente, di avere uno sguardo più analitico e scientifico verso l'oggetto di critica. In altre parole che faccia il "critico" o almeno qualcosa che gli assomigli, altrimenti tanto vale che scriva direttamente nel topic e che la critica in nome del Papersera non esisti più.

                      Essendo uno dei tre recensori stabili del Topolino libretto (sì, ovviamente andiamo a turno, salvo eccezioni) qui sul Papersera, mi capita spesso di leggere e dover poi recensire anche contenuti che non sono per niente in linea con il mio gusto personale.
                      Vero che non sono infallibile, ma nel mio piccolo mi sono sempre impegnata a far sì che, in quello che è un mio commento “ufficiale”, i miei gusti personali non prendessero troppo il sopravvento su quella che ritengo essere la sostanza nuda e cruda di quello che ho letto, per cui non poche volte mi sono trovata a mitigare e ripensare i miei giudizi a caldo (fossero essi tranchant o entusiastici - più spesso i primi che i secondi, devo ammettere, negli ultimi tempi) cercando di essere il più obiettiva possibile nel giudizio, e mediando tutte le varie componente prese in oggetto.

                      Riuscito o meno, non sta a me dirlo, ma ci tengo a far notare, in quanto forse non era chiarissima la distinzione, che le mie risposte sul topic del 3361 riportate -parzialmente - qui in apertura non riguardavano l’aspetto “ufficiale” del giudizio, quanto ovviamente quello soggettivo (e infatti il mio giudizio “ufficiale” su quel numero proposto come ideale contraltare massimo l’avevo anche abbozzato: era un 3 scarso).
                      Ma, soggettivamente parlando, a me piace A, a un altro piace D, e così via.
                      Capisci anche tu che in questo caso se l’obiettivo è rendere assoluti i gusti personali, allora sì che è inutile stare a discutere, ma tanto vale chiudere baracca e burattini e dedicarsi ad altro. A maggior ragione se poi bisogna pure stare a giustificare oltre una certa misura il numerino in più o in meno.

                      A fronte della mole di aspetti positivi del fumetto disneiano contemporaneo, dalla complessità dell’approccio di un vasto gruppo di professionisti e di lettori mai così avveduti, alla stratificazione semiologica di un medium che riesce a dialogare alla pari con altre manifestazioni artistiche e finanche con vari aspetti della realtà, nel leggere per l’ennesima volta del sigaro di Manetta (trito tòpos del Topo) quale silloge ed epitome di tutti i mali del globo e infallibile indizio dell’imminente avvento della Parusia e dell’Anticristo, mi trovo istintivamente, come altri avrebbe detto, a mettere mano alla pistol...ops a mettere mano...alla mano con pollice e indice alzati.

                      Fuor d’iperbole, capisco tutte le riserve dei passatisti, ne incontro a ogni piè sospinto nei teatri fra amanti d’opera, fra tifosi di calcio, fra sostenitori della politica o dell’economia di un tempo, fra nostalgici dell’epoca pre-conciliare, e tuttavia mi sorge costante l’impressione che si perdano il bello dell’hic et nunc, dell’oggi, e che in forza di questa incapacità di godersi i frutti del tempo presente, tentino di sottrarli, o quantomeno di sminuirli anche agli occhi di chi invece tende ad apprezzarli.

                      Senza giudizio, senza rancore DoppioSegreto, accomunati come siamo dalla passione disneiana e da quella beethoveniana.
                      Ah, dimenticavo: applausi a Tang!
                      « Ultima modifica: Giovedì 7 Mag 2020, 20:12:07 da Paperinika »

                        Ci rendiamo conto che sono quasi cent' anni dalla nascita di Topolino ? E' evidente che con tutti i cambiamenti generazionali e una produzione infinita gli stessi personaggi si leggono ormai a strati come i reperti fossili, di fatto quello che è stato potrà influenzare i successivi ma saranno comunque cosa per forza diversa, piaccia o no. A te piace a me no nessuna tragedia, se ne discute pacificamente, questo forum serve anche a questo.

                        Parlando di Paperino e c. vedo una parabola come in tanti altri processi : lenta maturazione fino a metà anni sessanta, con il ruolo decisivo di Barks, poi un' eccelsa fioritura che lo supera e dura fino a fine anni settanta, infine un lento declino anni ottanta, a volte godibile. Poi per me più nessuna attrattiva.

                        È quindi un tassello e una visione parziale, ormai è passato tanto tempo ed è ben stratificata geologicamente. :)

                        Parlando quindi delle recensioni dei numeri di oggi che opinione posso avere di qualcosa che da trent' anni non conosco ?  ;)

                        La lascio ai posteri , a ognuno il suo.
                        'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
                        'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

                          Mi rimane però una grossa curiosità: quali sono a tuo avviso le 4 storie che hanno interpretato nel modo giusto Macchia Nera e perché? :)
                          E io mi chiedevo come mai non me l'avevi ancora chiesto! ;D

                          (Lo scrivo qui, o siamo fuori tema? Vabbe', abbiate pazienza...)

                          Allora: le prime due sono, inutile dirlo, le prime due, cioè Mistero e Doppio segreto.
                          Le altre due sono:

                          Topolino e il suo "amico" Macchia Nera
                          Storia anni '80, forse un po' dimenticata, ma che a me è rimassa impressa fin da quando la lessi la prima volta, sostanzialmente per due motivi:
                          1) è un po' diversa dal solito
                          2) Macchia Nera ha un fascino pazzesco!

                          E' diversa dal solito perché sì, c'è Topolino che indaga, e c'è anche il "cattivo" da trovare, ma contano poco: il protagonista è Macchia Nera, in un ruolo molto particolare, che, appunto, gli dà molto fascino!
                          In effetti, è lui a guidare la storia, e dà l'impressione di essere una spanna sopra tutti gli altri, come intelligenza e come comportamento!

                          Qualcuno potrà obiettare che il personaggio è lo stesso che voleva far fuori i suoi nemici per vendetta nel Doppio mistero, e che c'entra poco con quello di questa storia...
                          Be', per me, lui è soprattutto molto intelligente: quindi, si può dire che, dopo le batoste che ha preso le prime due volte, ha capito che gli conviene comportarsi diversamente e ha deciso di coltivare i suoi affari lontano da Topolinia! :D
                          In ogni caso, secondo me, non è un criminale comune: ci sta, quindi, che si comporti in modo "alternativo" per non permettere a qualcuno di... macchiare il suo nome!

                          Topolino e l'occhio di Macchia
                          Questa è più recente, e penso che sia più conosciuta (anche se io stesso dovrei rileggerla, perché ho qualche vuoto di memoria... :( ).
                          Qui, Macchia Nera ritorna il tenebroso personaggio delle origini, sia nel comportamento, sia nell'aspetto, per merito dei sontuosi disegni di Pastrovicchio che lo caratterizzano meglio di chiunque altro abbia mai fatto (a parte Gottfredson e Scarpa, ovviamente)!
                          Purtroppo, non ricordo l'esatto svolgimento della trama, ma ricordo che Macchia Nera non ottiene il suo scopo solo per un caso, altrimenti ci sarebbe riuscito, nonostante l'intervento di Topolino! E questo da solo vale "il prezzo del biglietto"!


                          Queste sono le quattro storie; può anche darsi che ce ne siano altre, ma queste sono quelle che ricordo in questo momento... :)
                          Io son nomato Pippo e son poeta
                          Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                          Verso un'oscura e dolorosa meta

                            Mi accorgo solo adesso di questo thread e ringrazio Doppio Segreto di averlo aperto onorandomi di aver dato al forum uno spunto di discussione.

                            Partiamo da una realtà che è stata messa in dubbio: una produzione seriale di un prodotto narrativo NON può avere una qualità costante men che meno se si tratta si albi a fumetti ed esistono periodi migliori di altri.

                            Esiste quindi una "Golden Age"?
                            Si, esiste per le serie Bonelli che conosco molto bene ed esiste per Topolino.
                            Ciò non significa che nella vita editoriale di un fumetto ce ne debba essere una sola.

                            Prendiamo Tex, giusto per restare in casa Bonelli.
                            Esistono due periodi la cui qualità del prodotto si è elevata su tutti gli altri.
                            Un primo periodo parte dall'ultima decina del primo centinaio fino al numero 200 circa. E' stato il periodo di massima maturità narrativa di G.L Bonelli e di una squadra di disegnatori in grado di metterne in chiaro i racconti in modo magnifico.
                            Sto parlando di mostri sacri come Aurelio "Galep" Galeppini, Ferdinando Fusco, Giovanni Ticci, Erio Nicolò e un Guglielmo Letteri inarrivabile sul campo delle storie urbane ed esoteriche.
                            Un secondo periodo parte dal n. 274  del 1983 e arriva alla fine degli anni '90. Si tratta del miglior periodo del nuovo titolare della serie, quel Claudio Nizzi che riuscì in una delle imprese più impossibili per un autore di fumetti: rinnovare il personaggio senza snaturarlo.
                            Idem per Zagor, due periodi fatti di storie impressionanti nella qualità e nella quantità, non dirò quali per timore di annoiare chi non ha nessun interesse nei fumetti Bonelli.
                            Ma è così anche nel cinema o nella musica rock, anche qui non mi dilungo in esempi, ma credo che chi abbia un po' di cultura in questi campi non fatichi ad identificarne i periodi migliori e in tali ambiti i periodi migliori di registi, filoni espressivi e rockband.

                            Topolino ha avuto un grande periodo che è partito dal 1966 per arrivare al 1972.
                            In quelle sette annate i numeri veramente scadenti non sono molti e le storie di assoluta eccellenza debordano.
                            Anni in cui Martina, Scarpa, Carpi, Cimino, Chendi ed il primo Cavazzano (e alcuni altri naturalmente) erano al vertice della loro creatività e della loro maturità.
                            Anni in cui ad intrecci narrativi convincenti corrispondeva il lavoro alle matite di una serie di disegnatori in stato di grazia.

                            E poi?
                            Una serie di autori di serie b entrati intorno al 1973 (Siegel, Fanton, Gatti, Esposito sono i primi nomi che mi vengono in mente) e l'esaurimento della creatività di Martina determinarono il brusco declino che si protrasse per tutti i restanti anni '70.
                            Fanno eccezione, le meravigliose storie griffate Pezzin-Cavazzano come quella degli Iceberg volanti o qualche buon Cimino e qui non si può non citare la storia dell'elmo di comando.

                            Poi mi si dice che con l'arrivo di Gaudenzio Capelli negli anni '80 le cose migliorarono.
                            Può essere, ma non ricordo grandi cose di quegli anni, compravo Topolino molto saltuariamente e ad ogni acquisto restavo puntualmente deluso.
                            Ricordo con fastidio i disegni di Bargadà...ma non posso negare mi siano sfuggite storie importanti.
                            Ah! Molti hanno nel cuore la trilogia della Spada Di Ghiaccio, una probabile concessione al genere cinematografico Fantasy molto in voga negli '80 ma che non ho mai gradito.

                            Di questi ultimi anni invece ho fatto la piacevole scoperta di Casty.
                            Un novello Scarpa-Gottfredson che mi sta appassionando sempre di più...e picchio ai 55.
                            Un vero peccato che il secondo volume del box antologico della Panini sia stato rimandato a data da destinarsi.
                            Mi sono sforzato ad apprezzare altri autori contemporanei come Artibani, ma al momento non mi hanno convinto come Casty.

                            Ma su quanti Topolini in un anno posso trovare Casty? I suoi raffinati intrighi e i suoi disegni puliti ed ispirati in cui tutti i personaggi recitano come non recitavano dalla notte dei tempi, Flip compreso?
                            Pochi.

                            Il resto sono storie sciocchine disegnate, mi si consenta, da cani.
                            Mi si potrà obbiettare che le storie "mediane" quasi sempre americane del Topolino della mia "Golden Age" non erano certo memorabili.
                            Vero. Non memorabili, ma molto spesso piacevoli.

                            Nelle storie "mediane" ti potevi imbattere in un buon Paul Murry, nelle vicende paperseriane di Kinney e Strobl che tanto scadenti non dovevano essere visto che oggi a distanza di 50 anni esce in edicola una pubblicazione che le raccoglie e che ha ottimi riscontri di vendita.
                            E poi Al Hubbard con le spassose diatribe Malachia-Paperino-Paperoga e 01-Paperbond oppure Dinamite Bla o ancora le vicende di Ezechiele, storielle più puerili, ma in qualche modo sempre piacevoli.
                            E poi qualche volta "in mezzo" ti beccavi anche un grande Cimino: le trombe di Eustachio ad esempio.

                            Pertanto mi è sembrata un'assurdità dare 5 stelle nella recensione al numero 3361 che contiene il gioiellino di Casty, ma anche una storia-spazzatura come quella del trasformista.
                            Ho interpretato quel 5 stelle come un fiotto di entusiasmo liberatorio per Casty indotto evidentemente da troppi numeri illeggibili.
                            Però 5 stelle devono essere un voto da dare ad un capolavoro.
                            A quale Disney darei 5 stelle?
                            A Classici come "Paperofollie" oppure "Forza Topolino"...ma i Classici prima serie di quegli anni erano dei veri e propri "Best Of" di un periodo già di per se strepitoso.

                            E se dovessi dare 5 stelle ad un Topolino tenuto conto che non può contenere solo cose eccelse?
                            Non so.
                            Però date un'occhiata a questo index:

                            https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++734

                            Si apre con un bel giallo di Martina/Asteriti, un Asteriti magnifico non quello barocco e ipertrofico degli anni più recenti.
                            Proseguiamo con un Kinney/Hubbard in una divertente vicenda con Bella Quack, personaggio secondario oggi purtroppo dimenticato.
                            Per i più piccoli una storia con Cenerentola disegnata stupendamente, un piacere per gli occhi.
                            A questo punto ci leggiamo un Barks. Minore, certo, ma stiamo pur sempre parlando di Carl Barks.
                            E non è male neppure il Pete Alvarado che ci fa ricordare dell'esistenza di Emy, Ely ed Evy...le April, May e June nipotine di Daisy Duck.
                            Un paio di brevi di Al Taliaferro ci preparano alla bella classica storia di Rodolfo Cimino per i disegni di Giulio Chierchini, "Zio Paperone e il regno dell'oro"

                            Insomma, Martina, Asteriti, Kinney, Hubbard, Barks, Alvarado, Taliaferro, Cimino, Chierchini nello stesso numero.
                            Ora, se il numero 3361 è stato acclamato con 5 stelle, quante stelle meriterebbe il 734?
                            Facciamo così: diamo 2 stelle al 3361 e 5 stelle al 734.
                            E gli altri? il 3360, il 3359, il 3358...che voto meriterebbero?
                            Ai miei tempi esisteva il N.C. che stava per "non classificato", una sorta di sospensione per eccesso di ribasso.
                            « Ultima modifica: Giovedì 7 Mag 2020, 23:12:49 da MarioCX »
                            ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

                            *

                            Paperinika
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                              Pertanto mi è sembrata un'assurdità dare 5 stelle nella recensione al numero 3361 che contiene il gioiellino di Casty, ma anche una storia-spazzatura come quella del trasformista.
                              Ho interpretato quel 5 stelle come un fiotto di entusiasmo liberatorio per Casty indotto evidentemente da troppi numeri illeggibili.
                              Però 5 stelle devono essere un voto da dare ad un capolavoro.
                              A quale Disney darei 5 stelle?
                              A Classici come "Paperofollie" oppure "Forza Topolino"...ma i Classici prima serie di quegli anni erano dei veri e propri "Best Of" di un periodo già di per se strepitoso.

                              E se dovessi dare 5 stelle ad un Topolino tenuto conto che non può contenere solo cose eccelse?
                              Non so.
                              Però date un'occhiata a questo index:

                              https://inducks.org/issue.php?c=it%2FTL++734

                              Si apre con un bel giallo di Martina/Asteriti, un Asteriti magnifico non quello barocco e ipertrofico degli anni più recenti.
                              Proseguiamo con un Kinney/Hubbard in una divertente vicenda con Bella Quack, personaggio secondario oggi purtroppo dimenticato.
                              Per i più piccoli una storia con Cenerentola disegnata stupendamente, un piacere per gli occhi.
                              A questo punto ci leggiamo un Barks. Minore, certo, ma stiamo pur sempre parlando di Carl Barks.
                              E non è male neppure il Pete Alvarado che ci fa ricordare dell'esistenza di Emy, Ely ed Evy...le April, May e June nipotine di Daisy Duck.
                              Un paio di brevi di Al Taliaferro ci preparano alla bella classica storia di Rodolfo Cimino per i disegni di Giulio Chierchini, "Zio Paperone e il regno dell'oro"

                              Insomma, Martina, Asteriti, Kinney, Hubbard, Barks, Alvarado, Taliaferro, Cimino, Chierchini nello stesso numero.
                              Ora, se il numero 3361 è stato acclamato con 5 stelle, quante stelle meriterebbe il 734?
                              Facciamo così: diamo 2 stelle al 3361 e 5 stelle al 734.
                              E gli altri? il 3360, il 3359, il 3358...che voto meriterebbero?
                              Ai miei tempi esisteva il N.C. che stava per "non classificato", una sorta di sospensione per eccesso di ribasso.
                              Aridaje!
                              Stai continuando a disquisire sul voto a tuo parere sbagliato in base ai tuoi gusti personali, ma qui mi pare che la discussione che chi ha aperto il topic ha posto riguardi tutt'altro punto.
                              Tu, secondo il tuo giudizio, dai 2 stelle al 3361 e 5 al 734, io, a mio giudizio, dico esattamente il contrario.
                              Prendiamo atto e passiamo oltre, o dobbiamo andare ad elencarli tutti e 3362?

                              Non sei d'accordo con la valutazione che ho lasciato? Nessun problema, ne possiamo tranquillamente discutere, e se vuoi hai la possibilità - tu, come tutti gli altri utenti - di lasciare un tuo voto anche in totale disaccordo con quello del recensore. Le opinioni differenti non sono e non devono essere un ostacolo al confronto.

                              Ma sentirmi fare la lezione in senso assoluto su come fare il mio "lavoro" di recensore da chi, per sua stessa ammissione, non è aggiornato sugli ultimi 25-30 anni di Topolino, se permetti, non lo accetto.
                              « Ultima modifica: Giovedì 7 Mag 2020, 23:53:04 da Paperinika »

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                                Ahem ... ( mi impappino e imbarazzo a parlare giusto come Paperino nei fumetti davanti alla potentissima, risoluta e determinata Paperinika ) scusa  Paperinika forse sei talmente accecata dal tuo delirio di onnipotenza da non esserti accorta che è Paperotto il Mozzo che ha affermato di non leggere il Topo degli ultimi trent' anni deponendo a chiare lettere con ciò subito le armi davanti a te e a tutti gli esperti del Topo di oggi, ammettendo di non avere alcuna voce in capitolo su quanto non conosce e comunque non gli interessa, che morale andrebbe facendoti ?
                                E' pero' MarioCX a cui stai rispondendo e, spero, quello a cui ti riferisci, è un grande conoscitore del fumetto, e conosce bene anche le storie di oggi a differenza di Paperotto, come dimostra parlando di Casty.
                                 Poi è vero che il mondo è dei giovani, ma Mario potrebbe essere tuo padre, per quanto tu qui sia potente, se mi permetti, è molto brutto trattarlo così è perdipiu' , come ti ho dimostrato, a torto.
                                Che cos' ha il vecchio papero ? Sembra moribondo ! - Chi lo sa ! Vediamo dov'è diretto insieme a Paperino.

                                 

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