Un gruppo di topi visibilmente nervosi e preoccupati discute sui problemi che gli causa la presenza del gatto di casa, che ad ogni loro incursione esterna alla ricerca di cibo per nutrire la colonia li decima con grande facilità.
Ad un certo punto, nel corso della riunione che hanno indetto per discutere sul da farsi al fine di arginare la minaccia rappresentata dal gatto, uno di loro si erge a capopopolo e, con fare trionfante, esclama:
"Ragazzi, ho trovato! Con l'idea che ho appena avuto il nostro nemico non riuscirà più a coglierci di sorpresa e noi potremmo fare ciò che vogliamo senza preoccuparci di quella che fino ad oggi è stata la sua dannosa presenza!"
Tutti si mostrano curiosi e insistono nel saperne di più, incuriositi:
"Dai, non tenerci sulle spine! Che cosa hai in mente?"
L'altro riprende il filo del discorso e, con fermezza nelle parole e convinzione nella bontà del piano che ha appena architettato, si rivolge alla colonia dicendo:
"Dunque, il nostro problema principale è che il gatto riesce a coglierci di sorpresa e a sopraffarci grazie al fatto che si muove con passo silenzioso e, quatto quatto, senza farsi sentire piomba addosso su noi poveri topini inermi! O sbaglio?"
E gli altri si apprestano ad assecondare il suo discorso:
"Hai ragione, funziona proprio così"
Il topo "scaltro" riprende la parola e conclude:
"Allora, non bisogna fare altro che trovare un modo che ci consenta di segnalare alle nostre fini orecchie la sua presenza, cosicché noi avremo la possibilità di scappare rapidamente al solo ascoltare il suo arrivo e dileguarci per tempo!
Basta che lui abbia attorno al collo qualcosa che faccia rumore...una campanellina per esempio!
Quando il gatto si muoverà, la campanellina non potrà fare a meno di tintinnare e noi sapremo di trovarcelo alle spalle e potremo
così fuggire, lasciando il nostro micione con un palmo di naso!"
I topi sono entusiasti dell'idea e, ricolmi di gioia e di nuovo spensierati, accolgono con grande felicità la proposta del loro simile, urlando dei prorompenti "Evviva!" e dilettandosi in grasse risate e balli improvvisati per buttare fuori tutta la loro ritrovata contentezza.
Ad un certo punto, dall'ultima fila si erge una flebile voce di un topo che fino a quel momento era rimasto in disparte.
Quest'ultimo alza la mano per richiamare l'attenzione della colonia e fa:
"Scusate, non vorrei interrompere il momento di gioia collettivo ma...io avrei una domanda."
Tutti si girano verso di lui e, stizziti per quella interruzione che giudicano fuori luogo, si apprestano a dirgli a loro volta:
"Umpf! Sentiamo!"
E il topo, con fare dimesso e disilluso, domanda a tutti, rigirandosi a destra e a sinistra per cercare lo sguardo dei suoi simili:
"Chi gliela attacca la campanellina al gatto?