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Una storia di Double Duck... storia nuova o scarto della saga originale?

Una storia di Double Duck... storia nuova o scarto della saga originale?

Per quanto mi riguarda, considerando che la precedente DoubleDuck - SuperSoldier è stata presentata su Topolino 3408 come il primo episodio "ante Reboot", mi viene da pensare che anche questa sia stata ripresa dagli archivi della redazione di Topolino e che non sia una storia nata sotto la gestione di Alex Bertani.
 

Dal numero di Topolino in edicola da oggi, segnalo la presenza di un teaser dedicato alla nuova storia di "Mister Vertigo", serie che ritornerà nuovamente tra le pagine del settimanale a partire dal Numero 3423. 

Grandi storie... quello che non si è ancora visto con antagonista Mr. Vertigo.

Editoriale ed anteprima

Veramente splendida e davvero suggestiva la copertina del prossimo numero, che credo sia stata realizzata da Fabio Celoni.
Per quanto riguarda il ritorno di Mister Vertigo, devo dire che la nuova storia con questo misterioso personaggio annunciata da Bertani per i prossimi numeri, personalmente, mi intriga e sono curioso di leggere gli sviluppi di questa serie.
Per il resto, non mi aspettavo di rivedere Paper Bat tra le pagine di Topolino, ma capisco l'intento di "preparare il terreno" per il lancio della nuova pubblicazione incentrata sul Club dei Supereroi. 

Finalmente si scopre chi è veramente Mr Vertigo. Ora mi aspetto un finale degno, così che tutte le storie precedenti avranno un senso finalmente! Da un anno ormai cerchiamo di scoprire chi sia... 

È da un po' che penso a questa cosa e mi andava di condividere il pensiero con voi....
Sono mesi e mesi che leggo e guardo le Anteprime gentilmente caricate in questa sezione e devo dire che è troppo troppo tempo che non vengo attirato ed invogliato all'acquisto di un numero !
Tranne rarissimi casi (coff Casty coff) non vedo davvero nulla che tintilla la mia fantasia. Caterve di saghe "dipinte e promozionate" come successi imperdibili che poi si sgonfiato in pochissimo di fatto; idee strombazzate come venute dallo spazio che poi si rivelano mezze delusioni; autori che vengono pompati a tutto spiano che poi si rivelano buoni mesterianti e poco più.
Insomma ho la nettissima sensazione che questa opera di "mutazione" intrapresa da Bertani abbia fortemente impoverito l'appeal del libretto. Per non parlare poi dell'uso SPROPOSITATO di saghe a 4/5 episodi che si accavallano anche sugli stessi numeri; progetti con Qui Quo Qua che hanno cominciato sinceramente a stufare e tanto altro....
Non sono mai stato un assiduo abbonato o un acquirente fisso del settimanale ma ricordo che nell'era De Poli mi trovavo davvero spesso in edicola per acquistare numeri stuzzicanti del Topo. E quando si presumeva che poteva esserci un evento, quello c'era davvero ! Storie grosse firmate molto spesso da Casty (utilizzato molto più di frequente), Artibani, Enna, Radice/Turconi e molti altri che sfornavano davvero pezzi da 90. Ora sinceramente trovo un livello di piattume preoccupante.
E non mi riferisco al fatto che gli autori non siano capaci ma proprio al modo di costruire gli indici che hanno più la forza di farti desistere dall'acquisto che il contrario...

È da un po' che penso a questa cosa e mi andava di condividere il pensiero con voi....
Sono mesi e mesi che leggo e guardo le Anteprime gentilmente caricate in questa sezione e devo dire che è troppo troppo tempo che non vengo attirato ed invogliato all'acquisto di un numero !
Tranne rarissimi casi (coff Casty coff) non vedo davvero nulla che tintilla la mia fantasia. Caterve di saghe "dipinte e promozionate" come successi imperdibili che poi si sgonfiato in pochissimo di fatto; idee strombazzate come venute dallo spazio che poi si rivelano mezze delusioni; autori che vengono pompati a tutto spiano che poi si rivelano buoni mesterianti e poco più.
Insomma ho la nettissima sensazione che questa opera di "mutazione" intrapresa da Bertani abbia fortemente impoverito l'appeal del libretto. Per non parlare poi dell'uso SPROPOSITATO di saghe a 4/5 episodi che si accavallano anche sugli stessi numeri; progetti con Qui Quo Qua che hanno cominciato sinceramente a stufare e tanto altro....
Non sono mai stato un assiduo abbonato o un acquirente fisso del settimanale ma ricordo che nell'era De Poli mi trovavo davvero spesso in edicola per acquistare numeri stuzzicanti del Topo. E quando si presumeva che poteva esserci un evento, quello c'era davvero ! Storie grosse firmate molto spesso da Casty (utilizzato molto più di frequente), Artibani, Enna, Radice/Turconi e molti altri che sfornavano davvero pezzi da 90. Ora sinceramente trovo un livello di piattume preoccupante.
E non mi riferisco al fatto che gli autori non siano capaci ma proprio al modo di costruire gli indici che hanno più la forza di farti desistere dall'acquisto che il contrario...

Mi trovi pienamente d'accordo. Cioè che mi ha stancato in particolare è tutto ciò che ha a che fare con i nipotini. Ero favorevole ad una loro diversificazione ma ora credo si stia un pò esagerando dal mio punto di vista.

Ciò che mi ha stancato in particolare è tutto ciò che ha a che fare con i nipotini. Ero favorevole ad una loro diversificazione ma ora credo si stia un pò esagerando dal mio punto di vista.

Bisogna vedere cosa ne pensano i lettori dell'età di QQQ (10/12 e dintorni) In questi ultimi anni sono diventati lettori più assidui se non addirittura nuovi? Attratti non solo da storie in cui potrebbero riconoscersi ma anche da gadgets di varia natura che potrebbero averli attirati? Coinvolgendoli insieme agli adulti nel caso di francobolli, monete, medaglie?

Se si, se il target cui mira la Panini per Topolino ha risposto alle varie 'sollecitazioni', allora in redazione penseranno di stare facendo le cose giuste, considerando che la parte adulta dei lettori è in gran parte collegata ai piccoli lettori (padri, zii, fratelli maggiori o cugini, nel caso) mentre quella 'indipendente' dai bambini/ragazzini (quella più 'esigente') rappresenta una parte minoritaria e non è detto che non stia apprezzando queste nuove narrazioni (e questi gadgets vintage)

Se no, per l'anno prossimo proveranno a cambiare il tiro, rispedendo i nipotini da Nonna Papera o nelle GM (e magari riproponendo con più convinzione PP8 & Friends) e riprendendo con più assiduità alcune tematiche dei personaggi adulti, cercando di coinvolgere maggiormente alcuni autori star, sperando che non facciano sforare il badget alla Panini.

appunto. Il target dichiarato sono i lettori in età scuola elementare / media, quindi propongono storie principalmente con protagonisti di quell'età. Hanno fatto una scelta editoriale strategica e la perseguono correttamente, infarcendola anche di gadget, per aumentare le quote di mercato su quella fascia di lettori.
Anche a me non piace, ma mi sono abbonato per il topolino numero 1 numerato, e con tutti  i doppioni comprati in fumetteria per monete, paperdollari, statuine, giochi, sono ancora a 50 numeri residui!

luciochef sono nei tuoi stessi panni. Quest'anno ho comprato fino ad ora solo 4 numeri: il 3410 perchè è autoconclusivo (perla rara!), il 2414-15 per la storia di Paperinik e il numero precedente per evitare di avere la storia di Area 15 monca. Numeri nella media e le due storie a puntate portano a casa la sufficenza, ma onestamente tendo a ricordare di più la bizzarra "PippoSpot tecnologia alla mano" rispetto a storie ben più lunghe.
E visto l'andazzo, non credo di prenderne altri. Mi stanno facendo perdere la voglia di seguire anche saltuarialmente il settimanale.

Il target dovrebbe finire nella pattumiera.. Topolino è un fumetto Disney generalista, deve piacere ad un pubblico più vasto possibile: se punti troppo su una fascia di età oppure sull'utenza che ama molte storie a puntate perderai dei lettori. E siamo ben lontani dai centinaia di migliaia di copie dei decenni passati e i malcontenti pesano di più.

Lucio, avrai certamente fatto caso che non commento più i numeri di Topolino, e questo proprio per i motivi che hai messo in luce tu prima. Magari rispetto a te o rispetto ad Andy quest' anno ho acquistato qualche numero in più, ma il risultato mi delude ogni volta e non trovo nulla da commentare. Del resto, è per me sintomatico che dopo la lettura dimentico quasi subito le storie che ho letto. Che dire? Spero che, come argomenta Cornelius, almeno siano soddisfatti i lettori bambini: perché quei due terzi di lettori adulti, di cui spesso parlava la De Poli, potrebbero facilmente perdersi per strada.

A chi sia rivolto Topolino è chiaro. E' triste però tenere da parte i lettori più adulti, contando sulla loro fidelizzazione. I target andrebbero diversificati per accontentare tutte le fasce di pubblico. Perché chissà se i bambini leggeranno Topolino anche domani, o si legheranno ad altre forme d'intrattenimento che di certo non mancano.

Ah menomale non sono l'unica,mi faceva strano che l'indomani alla lettura non ricordi più le storie..magari non tutte,ma buona parte..attribuivo il fatto alla stanchezza..allora forse non è solo quella..
Comunque concordo con Luciochef, questi editoriali sfavillanti che predicano bene e razzolano male mi hanno incantata le prime volte.Ora li valuto con diffidenza,avendo per me perso di credibilità.
Qualche bella storia c'è stata, ma non sono i capolavori annunciati settimanalmente