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Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale

Gladstone e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

    Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
    Risposta #390: Sabato 13 Mag 2023, 11:38:46
    Un corvo per amico credo sia una delle storie più amare con Topolino protagonista (seguono spoiler). Un Topolino particolarmente egoista e arido che solo nel finale sembra ravvedersi. Una storia strana, che voleva imitare le storie
    a strisce brevi degli anni '40 ma che non è riuscita a riprendere il loro umorismo (le gag sono costruite abbastanza male e non fanno molto ridere), per cui alla fine si respira solo tanta tristezza, anche in virtù della brusca chiusura finale (il corvo che si vendica e poi ha il cuore spezzato, Topolino che di fatto resta in cella...).
    Nonostante gli enormi difetti nella narrazione (forse amputabili anche alla poca esperienza ancora dell'autore agli esordi e del suo scarso feeling con i Topi, visto che saranno i Paperi a renderlo grande nel panorama olandese e internazionale) e una sorta di turbamento interiore lasciato a fine lettura, è una storia che ho comunque apprezzato (così come approvo in pieno l'averla inserita) per aver cercato di proporre il Topolino più malinconico e meno perfetto. Casty ci riproverà quasi 40 anni dopo con L' Incubo Orbitale, ma questa volta il finale amaro verrà censurato come ben sappiamo.
    Luca Giacalone

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    brigo
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      Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
      Risposta #391: Venerdì 26 Mag 2023, 10:13:36
      Acquistato solo ora il numero 13: dalle anticipazioni mi sembra di capire che nel 14 (in edicola da giugno) dovrebbe essere presente questa storia.  Finalmente un piccolo tassellino per recuperare qualcosa di inedito realizzato da Cavazzano per l'estero. E forse, con un po' di fortuna, potrebbe esserci pure questa. Se così fosse, bravo Davide! E continua così.  :thankYou:

        Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
        Risposta #392: Giovedì 8 Giu 2023, 00:51:31
        L'almanacco Topolino 13 parte con l'editoriale d'apertura dedicato al tema del Medioevo ed alle sue riproposizioni nelle pellicole e nelle storie a tema.
        - Si parte infatti con "Messer Paperone e il serpentone" ad opera dei fratelli Barosso che costruiscono una trama lineare ma infarcita di locuzioni medievali e trovate spiritose. La storia è quindi molto piacevole ma la parte del leone è da assegnare, senza dubbio alcuno, alle stupefacenti matite di Massimo De Vita: disegni favolosi, dinamici, iperdettagliati e carichi di una espressività da restare impalliditi. Capolavoro grafico per me !
        Seguono tre pagine di editoriali a cura di Davide Del Gusto in cui vengono anticipati i temi e un po' delle trame delle inedite contenute nell'albo: ottima alternanza di protagonisti e di generi con un parco autori di prima importanza. Ottima davvero la ricercatezza e la cura nella preparazione degli indici ! Ma poi.....quanto è bello il poster di The Mad Doctor ?  :heart:
        - "Topolino e il mistero da incubo" è una storia molto particolare rispetto alla consueta produzione disneyana degli ultimi decenni.
        Innanzitutto ha la particolarità di essere stata pubblicata inizialmente su un periodico polacco da Noel Van Horn e poi è pervasa da un senso di inquietudine lampante, quasi possibile da toccare con mano viva. Il recupero dei professori Acca, Kappa e Zeta è stato reso benissimo e le interazioni di un Topolino completamente svagato e avvilito con Manetta sono il giusto punto di rottura con la serietà e l'atmosfera ansiogena respirata tra le pagine.
        - "Topolino e un corvo per amico" ha il valore di essere la storia d'esordio, come autore completo, di Daan Jippes. In queste pagine abbiamo l'opportunità di ammirare un artista profondamente diverso da quello che diverrà un profondo ammiratore di Barks, anzi qui lo vediamo ricalcare il tratto dinamico e tirato del Gottfredson anni '40. Infatti Topolino vive, in sole 5 pagine, una classica avventura quotidiana infarcita di gustose gag e con una morale finale davvero toccante e profonda.
        - A seguire, sempre Jippes, riesce a dare verve alla figura dei Tre Porcellini e di Ezechiele cucendo per loro una trama sfiziosa in appena due pagine. Bello rivedere ogni tanto questi personaggi (quasi completamente epurati), soprattutto in occasione di anniversari storici come quello dei 90 anni dalla prima apparizione sugli schermi. Disegni cartooneschi, neanche a dirlo, splendidi e avvolgenti.
        - Segue "Paperi....Mitici" una doppia parodia, in sole 10 pagine, in cui Paperino e Paperina, per coinvolgere i paperotti, narrano a loro modo due dei miti greci più conosciuti: la guerra di Troia e il labirinto di Cnosso.
        Il finlandese Seppala riesce ad essere divertente senza risultare scontato, mentre Rodriguez Peinado tira fuori dei disegni ottimi e con una carica umoristica ben marcata.
        - Nuovo capitolo dei Diari di Paperone che questa volta lo portano addirittura in Giappone. Interessante il modo in cui viene trattata ed esposta la cultura nipponica, soprattutto negli aspetti fondamentali, è buono il tessere della macrotrama del passato giovanile dello Zione.
        In questo episodio, forse più che mai, viene esaltata la potenza, la capillarità e l'influenza della genealogia dei Bassotti. Disegni di Korhonen che stranamente, ancora una volta, ho trovato meno performanti del solito.
        - Dopo la sezione inediti, troviamo due brevissime avventure con protagonisti Paperino ed il duo composto da Cip e Ciop, qui festeggiati per il loro 80esimo anniversario. Storielle leggere ma ben disegnate e nel classico spirito dei corti animati.
        - Come da mesi ormai, prosegue l'iniziativa "Bark's Friends" che questa volta vede all'opera Vicar alle matite sui testi di John Lustig. Il tema, come in precedenza per i dispettosi scoiattoli, è il golf e la sua pratica. La storia è spumeggiante, rapida e prende spunto da tante cosucce mutuate dall'arte di Barks. La battaglia sportiva è gestita bene ed i tempi comici giusti.
        - L'albo si chiude con la storia italiana "Topolino e la principessa in pericolo" con la Dester ai testi e Sergio Asteriti alle matite. E da subito si nota il tratto particolare del disegnatore con personaggi mordibi, sinuosi e dall'aria ilare. La trama invece ripercorre i temi cari al genere "cappa e spada" a cui si aggiunge la presenza di un Gambadilegno tiranneggiante e risoluto.
        In totale ci troviamo davanti ad un'altro ottimo numero della testata che spazia con maestria tra anniversari, occasioni speciali ed un tranquilla gestione dei mezzi a disposizione.
        Un numero che, ancora una volta, eleva la testata a miglior prodotto da edicola targato Panini.
        Voto 4,5 stelle
        Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

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        Nigel_de_Zoster
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          Almanacco Topolino 13
          Risposta #393: Martedì 13 Giu 2023, 12:38:04
          Recensione Almanacco Topolino 13

          Comincia il terzo anno di questa nuova serie di Almanacco Topolino e porta ancora novità e storie da scoprire e riscoprire. Un albo che si muove su un filo conduttore che va dal Medioevo al mito fino al fiabesco, come esposto anche nell’editoriale di apertura dell’albo a cura di Davide Del Gusto, e che vuole anche prendere in considerazione due celebrazioni in chiave disneyana.

           
          Incubi più che reali per Topolino.

           Senza indugio alcuno, cominciamo dalla copertina di Emanuele Baccinelli e Mario Perrotta, ancora una volta un omaggio alle classiche copertine della prima serie di Almanacco Topolino, e che a sua volta è un rifacimento a quella realizzata da Barks per Uncle Scrooge n. 37 del 1961.

           Si apre questa selezione con una storia della coppia prolifica dei fratelli Barosso (disegni di Massimo De Vita), Messer Paperone e il Serpentone, che anticipa nei temi di alcuni anni la fortunata storia del Messer Papero. Tuttavia, cambia l’ambientazione, non cambia la dinamica: anche qui Paperino svolge il ruolo di inconsapevole marionetta del destino ed è al centro delle dinamiche ladresche e delle interazioni tra i vari personaggi, uscendone comunque vittorioso. Una storia che si apprezza soprattutto per il dinamismo e per una certa consequenzialità delle scene. I disegni di un De Vita jr. assumono qui sempre più la fisionomia classica che verrà proposta in quegli anni, affiancandosi a quelle di Scarpa e Cavazzano, e ponendosi in continuità grafica con essi.

           Apre la sezione delle storie inedite un altro lavoro di Noel Van Horn come autore completo, Topolino e il mistero da incubo. Non è inusuale trovare Topolino, nelle produzioni straniere, al centro di situazioni perigliose che sembrano più grandi di lui. Van Horn, qui, non è da meno e replica un meccanismo forse un po’ troppo meccanizzato e che stride lungo tutto il percorso, ma che rileva anche e soprattutto per due aspetti grafici: il recupero di elementi classici del fumetto disneyano (e soprattutto la presenza di tre arci-nemici di Topolino, rappresentati dai dottori Acca, Kappa e Zeta) e le ambientazioni notturne, colme di un senso di inquietudine nelle tavole centrali, dove le vignette si susseguono e la gabbia vede confondersi la zona scura con quella bianca in diversi punti. Un piccolo esperimento che si fa apprezzare per il suo risultato.

           Gli elementi classici si ritrovano anche nelle due successive storie a firma di Daan Jippes. Nella prima, Topolino e un corvo per amico, i disegni del maestro olandese sembrano un fiero rifacimento delle linee e delle forme di un Gottfredson maturo (era in quegli anni che il maestro di Kaysville si avviava a cessare la propria attività di cartoonist e disegnatore). Molta interazione accompagnata da gag buffe e slapstick: gli ingredienti di questo piccolo capolavoro, che non sembra essere erroneo accostare sia alle storie di Gottfredson, sia a un certo senso per l’animazione disneyana degli anni ’30-’40. Davvero un piccolo spettacolo per gli occhi. Meno improntata ai modelli classici appare invece la seconda storia, I tre porcellini e la sfida all’ultimo soffio (qui inseriti in occasione dei novant’anni dalla loro prima apparizione animata), che invece mette in mostra tutta l’iperbole umoristica del maestro olandese e che si nota per la forte dinamicità delle scene, ancora una volta assumendo una prospettiva quasi cinematografica.

           
          Una scena estremamente gottfredsoniana.

           Meno entusiasmante, forse, la storia successiva, Paperi… mitici! (Seppälä/Rodriguez Peinado), che rimane molto ancorata ad un senso di banalità di alcune storie della produzione nordeuropea. Al di là della caratterizzazione quale storia in costume (qui da noi a lungo percorsa e forse fin troppo abusata), è forse l’aspetto grafico che la rende un po’ più gradevole, ma non di certo entusiasmante come le precedenti.

           Di ben altro tenore, il nuovo capitolo dai Diari di Paperone di Korhonen. La stagione dei fiori di ciliegio non solo cerca di aggiungere ulteriori tasselli alla continuity paperoniana, ma questa volta ci porta in un’ambientazione inusuale e che probabilmente Don Rosa aveva potuto solo immaginare. Paperone approda nel Giappone dell’epoca Meiji (1868-1912), dove si vede anche il senso di ostilità locale verso le influenze straniere, qui personificate dai vari Bassotti e dai costumi europei che questi indossano. Una storia molto delicata in più parti, forse più ispirata al Kwaidan di Lafcadio Hearn che non all’Ultimo samurai di Edward Zwick, ma dove sempre il fascino e il mistero della cultura nipponica si manifestano e colpiscono anche un Paperone in crescita e che ha alte ambizioni per sé. Molto posati e “normalizzati” i colori e i disegni della prima parte della storia, mentre nella seconda parte ritroviamo il tratto naif dello sceneggiatore finlandese. Ancora una volta, però, bisogna dire che il bersaglio narrativo di queste storie è centrato e offre una buona alternativa ai soliti riferimenti alla Saga.

           
          Estrema sobrietà in questo nuovo capitolo dei Diari di Paperone.

           Se i Tre Porcellini compiono novanta anni, anche un altro traguardo tondo è raggiunto da due personaggi del mondo disneyano, che sono stati protagonisti anche con una propria serie negli anni ’90 e di recente ritornati al cinema in una veste tutta nuova. Stiamo parlando di Cip e Ciop, i due scoiattoli esuberanti creati dall’animatore Bill Justice nel 1943 e che qui vengono proposti in due storie (una one page story e una breve), con i disegni di Harvey Eisenberg. Se nella prima (Cip e Ciop esperti di golf) prevale l’umorismo immediato tipico delle gag pages di quegli anni (ci riferiamo a quelle di Barks), nella seconda (Paperino campione di golf) vi è una maggiore costruzione delle situazioni umoristiche, ma il meccanismo narrativo appare forse poco rodato e salta alcuni punti logici qua e là; diversamente, il comparto grafico è sicuramente apprezzabile, garantendo l’effetto slapstick e con un andamento che ricorda molto l’animazione classica.

           
          Parenti serpenti?

           In continuità con i numeri precedenti, viene qui proposta un’altra storia dal prezioso volumetto Bark’s Friends. È il turno questa volta di Zio Paperone e lo sport di famiglia (Lustig/Vicar). Una storia divertente, con un piccolo appunto parentale non da poco, dove Paperone e Cuordipietra… sono imparentati (anche se alla lontana, per tranquillizzare gli ortodossi fan della continuity donrosiana). Lustig, comunque, confeziona una storia molto gradevole, dove non vi è (come in Zio Paperone e il torneo monetario) una sfida che non si risolve se non per un “cavillo”, bensì è Paperino a smascherare gli imbrogli di Cuordipietra. I disegni di Vicar sono forse quelli che più si avvicinano ai disegni di Barks, benché riescano a mescolare perfettamente gli elementi classici con alcuni guizzi personali.

           Chiude questo albo una storia forse un po’ scialba e meno interessante. Topolino e la Principessa in pericolo (Dester/Asteriti) si ricorda, come indicato anche dall’editoriale di riferimento di Davide Del Gusto, per la sua forte ispirazione al leggendario corto (e alla sua trasposizione a fumetti) Topolino Ammazzasette. Nonostante la preziosa reference, la storia convince poco e risulta essere per lo più un racconto dissonante nel suo tentativo di mettere insieme molti (forse troppi) elementi di ispirazione medievale.

           In definitiva, anche questo albo risulta ben riuscito, seppur si rilevano molte piccole “macchie” rispetto ai precedenti. Tuttavia, come già ampiamente ribadito, la giusta commistione tra storie di interesse, storie celebrative, storie riempitive viene perfettamente gestita anche dal sapiente uso degli editoriali esplicativi e dalla presenza di disegni di pregio. Insomma, la tendenza registrata sul finire dello scorso anno può dirsi definitivamente consolidata e duratura.



          Voto del recensore: 4/5
          Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
          https://www.papersera.net/wp/2023/06/13/almanacco-topolino-13/


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            Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
            Risposta #395: Mercoledì 28 Giu 2023, 13:41:45
            Eccallà, la mannaia della censura è calata ancora, stavolta sull'Almanacco. Manca la storia disegnata a "24 mani".

            Ciao!

            Il Grande Tiranno
            Catturamento Catturamento!

              Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
              Risposta #396: Mercoledì 28 Giu 2023, 15:40:52
              Ma infatti la cercavo... Perché è stata censurata?

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              Loregbs
              Pifferosauro Uranifago
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                Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
                Risposta #397: Giovedì 29 Giu 2023, 11:11:48
                Eccallà, la mannaia della censura è calata ancora, stavolta sull'Almanacco. Manca la storia disegnata a "24 mani".

                Ciao!

                Il Grande Tiranno

                Ma magari è stata solo rinviata ad uno dei prossimi numeri, non mi pare sia una storia che tratti temi particolari o scomodi per la Disney...
                "Ma sì Manetta! Arrestami pure! Solo questo ti mancava di combinarmi nella tua carriera!"
                (da "Topolino e la Dimensione Delta")

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                Samu
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                  Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
                  Risposta #398: Giovedì 29 Giu 2023, 20:11:28
                  All'indice gentilmente postato da Anders And, aggiungo la pagina del Next nella quale la pubblicazione del prossimo numero della testata viene segnata per l'1 Agosto.

                  (La foto è tratta dalla pagina Facebook del Papersera)

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                  Luca255
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                    Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
                    Risposta #399: Martedì 4 Lug 2023, 19:56:06
                    Eccallà, la mannaia della censura è calata ancora, stavolta sull'Almanacco. Manca la storia disegnata a "24 mani".

                    Ciao!

                    Il Grande Tiranno
                    Nell'editoriale di apertura Davide Del Gusto scrive: "Va detto, però che non sempre la proverbiale ciambella finisce col buco. A volte, infatti, reperire storie può rivelarsi più difficile del previsto. Lavorare in un "laboratorio" come Almanacco allena però a individuare più di una soluzione davanti agli imprevisti: avremo un'inedita in meno, stavolta, ma la "sostituta" - comunque poco vista in Italia - si inserisce bene nella prima parte dell'albo."

                    Sebbene non sia esplicitamente indicato penso che questo spieghi la mancanza della storia in questione, con tutta probabilità sostituita all'ultimo momento dalla seconda storia "Paperino - un compleanno da dimenticare". Escluderei quindi censure strane per una storia apparentemente innocua

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                    Geronimo
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                      Risposta #400: Martedì 4 Lug 2023, 20:23:56
                      Ottimo il Basil cavazzaniano con grande atmosfera, ma per me stradomina Bill Wright e approvo in tutto e per tutto questa nuova iniziativa, desideravo da tempo approfondire i fumetti americani misconosciuti (ah, se comparisse anche Il Monte Cannibale...)
                      Luca Giacalone

                      *

                      Mr. Verne
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                        Risposta #401: Domenica 16 Lug 2023, 14:29:31
                        Un altro numero dell'Almanacco ben riuscito.
                        Apprezzo la trasparenza nell'editoriale riguardo la mancata pubblicazione di questa storia, spero di vederla da queste parti in un futuro prossimo.
                        Ottimo il recupero del Basil cavazzaniano, il piatto forte rimane la serie di Korhonen, attendo di leggere l'ultimo capitolo (il mese prossimo, vero?).
                        La nuova sezione sugli autori americani meno celebrati è interessante, non poteva non aprirsi con Bill Wright e vorrei anch'io il Monte Cannibale nel formato arioso dell'Almanacco.
                        La selezione delle italiane in apertura e chiusura è valida, peccato che questa volta non alternino tavole a colori e in b/n.

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                        Samu
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                          Risposta #402: Domenica 16 Lug 2023, 15:42:50
                          il piatto forte rimane la serie di Korhonen, attendo di leggere l'ultimo capitolo (il mese prossimo, vero?).
                          Praticamente tra due settimane visto che il numero 15 dell'Almanacco è stato segnato in uscita per il 1° Agosto ed anche sul sito Panini viene riportato in uscita per quel giorno.
                          « Ultima modifica: Domenica 16 Lug 2023, 15:52:42 da Samu »

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                            Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
                            Risposta #403: Domenica 16 Lug 2023, 18:23:05
                            La selezione delle italiane in apertura e chiusura è valida, peccato che questa volta non alternino tavole a colori e in b/n.

                            Ben venga il tutto colore se ben fatto (come in questo caso) e laddove si può, a mio parere.

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                            Cornelius
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                            PolliceSu
                              Re:Almanacco Topolino (Panini 2021) - Discussione Generale
                              Risposta #404: Domenica 16 Lug 2023, 19:54:26
                              'Grosso guaio nel Mar della Cina' è il presente episodio dei Diari di Paperone (che dovremmo ritrovare in un volume all'interno del prossimo Scrigno di Zio Paperone) dove Kari Korhonen approfondisce alcune caratteristiche delle sorelle dello zione. Preoccupate per le ultime lettere del fratello dall'Oriente decidono di raggiungerlo contro il parere del padre che però nulla può contro la testarda figlia Ortensia. Quando in famiglia si accorgono che ha abbandonato la casa, decidono che sia giusto che Matilda parta anche lei per la sua ricerca. Se la prima è molto focosa e battagliera, anche la seconda, pur con un certo aplomb, non è da meno.

                              Abituata alla tranquilla vita scozzese che tanto apprezza (molti anni dopo sarà lei, una volta lasciato il Calisota, a tornare nel castello di famiglia per occuparsene personalmente) e molto sensibile al buon cibo (tanto da lamentarsi ovunque e per questo 'scortata' dai cibi preparati per questo lungo viaggio dalla madre Piumina), grazie a questa sua attitudine riuscirà a superare ostacoli apparentemente insormontabili e a 'dribblare' pericolosissimi nemici 'drogati' dal suo cibo e dalla sua cucina (è un'ottima cuoca e ci tiene che in ogni situazione, anche la più estrema, ci sia della buona tavola).

                              Le due sorelle, per quanto diverse, si aiutano a vicenda e sono molto legate fra loro oltre al  fratello maggiore che, una volta trovato in buone condizioni (temevano il  contrario dalle sue lettere) adesso dovrà a sua volta, con Ortensia, trovare quella Matilda che aveva messo in una botte di legno la sorella minore buttandola a mare da una nave in fiamme. Quando i fratelli si ritrovano fanno molto chiasso ("Ti colpisse un fulmine a ciel sereno!") attirando l'attenzione di chi gli sta vicino che pensa che gli scozzesi si salutino così.
                                                                                                                   

                              Per quanto imbattibili contro ogni nemico quando combattono insieme, una volta finita l'avventura in Oriente le sorelle se ne tornano in Scozia (chissà quanto realmente convinte, soprattutto Ortensia) mentre Paperone ha in mente l'Australia, prima del Klondike e della 'reunion' dei tre De Paperoni una volta deciso di trasferirsi a Paperopoli, dopo la morte dei genitori. Anche lì non saranno rose e fiori, soprattutto quando Paperone tornerà, dopo altre avventure, in quel Deposito che le sorelle insieme ad una nuova segretaria (la Miss Paperett senior con la crocchia, zia della attuale collaboratrice dello zione) porteranno avanti nel primo trentennio del '900.

                              Per quanto attualmente Paperone sia circondato da familiari, amici e collaboratori legati a lui (e lui a loro; Paperino, Qui Quo Qua, Nonna Papera, Archimede, Battista, Miss Paperett...la stessa Brigitta) è da notare come nella sua vita abbia rinunciato ad un grande amore come Doretta ('quasi' pentendosene) e a due sorelle come Ortensia e Matilìda che avrebbero potuto restare in Calisota ma che il fratello cacciò malamente dal Deposito con una sfuriata ingiustificabile, da analisi. Per cui questi Diari di Korhonen sono interessanti anche per questo, per approfondire due figure già ben introdotte e sviluppate da Don Rosa ma di cui penso sia bene saperne sempre un po' di più.
                              « Ultima modifica: Lunedì 17 Lug 2023, 17:11:56 da Cornelius Coot »

                               

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