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Topolino 3427

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di Andrea Pasti

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Topolino e l'oscura finale: I due villaggi
Topolino e il principe della menzogna: Sotto la maschera
Pianeta Paperone: Il segreto del tuffo
I Bassotti e l'indeterminazione tecnologica
Paperino e la vacanza rap

Topolino 3427

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PolliceSu
    Re:Topolino 3427
    Risposta #15: Giovedì 29 Lug 2021, 17:44:15
    Topolino e l'oscura finale cap. 1 - I due villaggi
    Grande svista in un piccolo passaggio insignificante della storia: a pagina 25 si dichiara implicitamente che 5 minuti sono uguali a 600 secondi.

    Topolino e il principe della menzogna - Sotto la maschera
    Il concorso aveva quindi
    Spoiler: mostra
    2 scelte valide tra le 10 opzioni?

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    Davison
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      Re:Topolino 3427
      Risposta #16: Giovedì 29 Lug 2021, 18:00:40
      Delusione totale per un ciclo di storie che ha avuto una sovraesposizione mediatica assolutamente esagerata in questo ultimo anno. Il paradosso dell'Hype colpisce ancora.

      Lurko il forum spesso e volentieri.
      Vorrei autopremiarmi con una medaglia per aver capito fin dal primo momento la vacuità e l'inutilità dell'intero ciclo di Vertigo e del personaggio stesso, tanto che ho poi sempre saltato a piè pari tutti i numeri di Topolino con all'interno storie a lui dedicate (assieme a tutti quelli con i nuovi cicli dedicati a Qui, Quo e Qua ma questa è un'altra storia  :D )
      Una sovraesposizione disperata, hanno cercato di spingere il personaggio come se si stesse parlando di un nuovo Macchia Nera.
      Con una vasta scelta di villain storici che potrebbe offrire il mondo Topolino, chi ha mai davvero sentito il bisogno di uno nuovo? Mister Vertigo sarebbe stato passabile per una o due storie ma sinceramente non ha mai destato il mio interesse. Complici anche i disegni di Ottavio Panaro che non sono mai riusciti a rendere il tutto indimenticabile ma piuttosto piatto e poco sensazionale. Con quell'altro personaggio abituale, Arkadin, dall'aspetto banalissimo.

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      Andy392
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      PolliceSu
        Re:Topolino 3427
        Risposta #17: Giovedì 29 Lug 2021, 18:17:58
        Leggendo i vostri commenti inclusi gli spoiler, sembra che la saga di Mr. Vertigo abbia avuto lo stesso effetto della Superlega: tanto rumore poca concretezza.

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        Samu
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          Re:Topolino 3427
          Risposta #18: Giovedì 29 Lug 2021, 19:22:05
          Vedo che la maggior parte degli interventi precedenti si concentra sulla storia di Mister Vertigo e sulla rivelazione finale del "colpevole" dietro alla sua misteriosa identità.
          È normale che si discuta di questo e di questa storia in prevalenza, però vorrei porre l'accento su un'altra storia presente all'interno del libretto e che, secondo me, merita molto.
          Mi riferisco al nuovo episodio di Pianeta Paperone, della coppia Stabile/Rota.
          Questa serie di storie a me piace molto perché, sinceramente, mi suscita curiosità e interesse sapere qualcosa di più su quella che, di volta in volta, rappresenta una analisi della sfaccettata personalità di Zio Paperone e che viene portata avanti da Vito attraverso la narrazione di un singolo oggetto o comunque di un qualcosa che, oggi, contribuisce ad identificare lo Zione.
          Nel primo episodio "protagonista" era la sua panchina ispiratrice, nel secondo la sua ben nota limousine...
          Nell'episodio di questa settimana, invece, ciò che assume l'aspetto più rilevante nella narrazione di una piccola "porzione" del Papero più ricco del mondo, come si evince dal titolo, è il suo "leggendario" Segreto del tuffo.
          Ora, questa storia posso dire che mi ha veramente appassionato e la lettura della stessa è stata fluida, scorrevole, intrigante...
          Mi piace poi il rapporto che l'Autore evidenzia tra Paperino e lo Zione perché, nonostante spesso ci siano motivi di discordia tra di loro, non appena il primo suggerisce quasi involontariamente una possibile soluzione al suo ricco Zio, questi lo abbraccia da dietro con un gesto "sentito" e che rivela la naturalezza e la genuinità con cui vengono raccontati questi personaggi.
          Qualche giorno fa parlavo di quanto è stata appassionante, per me, la lettura di Paperino e il sentiero dell'unicorno e del fatto che, oltre al presupposto di un'ottima trama ben raccontata e di una bella narrazione scenica, quello che mi conquista di più in una storia è il mostrarmi la loro umanità, il fatto di essere fallibili, di incassare, inizialmente, la sconfitta e poi di riprendersi e dare il meglio di sé.
          Ecco, questa sensazione io l'ho provata nuovamente leggendo questa storia dove ci vengono mostrati l'essere fallibile dello stesso Paperone (che emerge soprattutto in quella vignetta muta a pagina 93 in cui sembra rivolgersi, quasi incredulo, al lettore) e al contempo di come una riflessione più attenta e approfondita possa portare il "nostro" alla tanto agognata meta finale.
          Ma l'apice del coinvolgimento emotivo me lo ha fatto raggiungere quella sequenza di scene in cui Paperone rievoca il suo passato e, in particolare, di come riuscì a vincere il pericolo che gli si poneva davanti grazie all'istinto.
          In questa storia, così come nelle altre di questo ciclo, ciò che emerge è proprio il carattere di Paperone, la sua natura, quell'istinto che lo porta ad apprendere  qualcosa di nuovo insito nella sua personalità e che prima non conosceva o che comunque non aveva ancora avuto modo di sperimentare.
          Poi io penso che la scelta di affidare questa serie, a livello grafico, a Marco Rota sia veramente vincente, con quel sapore classico che riesce, almeno per me, a delineare un'atmosfera di racconto "sentito" e personale che lo Zione condivide con i lettori.
          In conclusione vorrei porre in risalto la tavola 86, che fin da subito ha catturato la mia attenzione.
          Infatti, osservando con sguardo attento i libri che campeggiano nella biblioteca dello Zione, si possono trovare, ben visibili, delle scritte che omaggiano alcuni Autori o comunque personalità storiche che hanno lavorato, negli anni per Topolino.
          Tra questi, tra la seconda e la terza tavola, ho riconosciuto:
          Capelli, Lostaffa, Dalmasso, Gentilini, Penna, Romano (Scarpa?  O0), Don...
          E visto che non voglio sembrare "sibillino", allego anche le due vignette sopra citate e che posto in orizzontale, sperando di facilitarne la visibilità:  :)

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          Cornelius
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            Re:Topolino 3427
            Risposta #19: Giovedì 29 Lug 2021, 21:49:59
            Complimenti a Samu per la sua intuizione...  :surprised: ...visto che solo intuendo che quei titoli di tomi potessero collegarsi a vari autori (confermando poi il tutto con una lente d'ingrandimento) è potuto arrivare a questa conclusione. Sempre che non abbia una vista da aquila: ad occhio nudo quei segni sulle coste dei volumi di Paperone sono per me indecifrabili.
            ____________________________________________________________________________

            Riguardo Vertigo, credo che Nucci non cercasse tanto il colpo di scena quanto il gusto del racconto retroattivo, di come il colpevole fosse arrivato a commettere quelle cose, partendo da lontano ed intrecciando il percorso del protagonista con quelli di altri personaggi. Anche nelle puntate precedenti ho notato questa voglia di raccontare, di curare più i particolari e la narrativa, arricchendola di fatti e di persone, piuttosto che cercare colpi ad effetto.

            E il finale non smentisce ciò che abbiamo letto fino ad ora: una lunga confessione densa di particolari, sensazioni, stati d'animo e persone incontrate dal protagonista colpevole. Quasi a giustificarlo, quasi a portare i lettori dalla sua parte, quantomeno nel comprendere come sia potuto arrivare a tanto. In fondo non credo si sia mai letta una storia dove il colpevole abbia così tanto spazio nell'illustrare le ragioni delle sue malefatte.

            Sarà che ormai conosciamo benissimo Gamba, Macchia Nera, i Bassotti... 'cattivi' matricolati e convinti di ciò che fanno, senza più dover spiegare tanti perché e percome, senza dover scendere nelle loro menti e nella loro adolescenza. Qui si parte da zero e si racconta il percorso articolato di un ragazzo per bene che poi, per una serie di fatti negativi, arriva a diventare un adulto 'per male'. Non è tanto importante il colpevole di per sé quanto il raccontare bene la sua storia.

            Topolino, grazie anche ad Eta Beta, raduna tutte le pedine e il puzzle riesce alla perfezione. Ma non credo tanto che Nucci abbia voluto un Mickey 'perfetto', quanto che sia voluto arrivare presto, in quest'ultimo episodio, alla soluzione del caso per poi poter narrare in maniera approfondita "The Paul Ghoster Story", vero e centrale plot di questo finale dove tutti ruotano intorno alla figura di colui che diventerà il mago Arkadin.

            Secondo me l'autore non ha cercato di sbalordire i lettori con 'effetti speciali' (nonostante una campagna pubblicitaria volta a suggerire proprio quello). Ha voluto trasportarli nelle vite dei presunti colpevoli, soprattutto in quella del colpevole finale. Curando le personalità, i tic, le abitudini dei vari protagonisti, anche di quelli 'innocenti', lontani da ogni sospetto. Ed il finale, in fondo, un po' ad effetto lo è stato. La scena dell'ultima tavola è piuttosto inquietante: chi sarà il prossimo futuro colpevole, magari oggi ignaro innocente?
            « Ultima modifica: Venerdì 30 Lug 2021, 15:07:53 da Cornelius Coot »

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            Samu
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              Re:Topolino 3427
              Risposta #20: Giovedì 29 Lug 2021, 21:57:10
              Complimenti a Samu per la sua intuizione...  :surprised: ...visto che solo intuendo che quei titoli di tomi potessero collegarsi a vari autori (confermando poi il tutto con una lente d'ingrandimento) è potuto arrivare a questa conclusione. Sempre che non abbia una vista da aquila: ad occhio nudo quei segni sulle coste dei volumi di Paperone sono per me indecifrabili.
              Ti ringrazio per i complimenti Cornelius, ma ti assicuro che non ho lenti di ingrandimento in casa...  :))
              In realtà, sono sempre curioso di verificare se possa esserci qualche easter-egg, una qualche curiosità nascosta soprattutto nei punti in cui l'attenzione del lettore dovrebbe essere "calamitata" da altro.
              Ho notato praticamente a colpo d'occhio il riferimento a Dalmasso e poi ho aguzzato ancora di più la vista per vedere se ci fossero altri omaggi...
              E così è stato!  ;)

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                Re:Topolino 3427
                Risposta #21: Giovedì 29 Lug 2021, 22:49:41
                Vedo che la maggior parte degli interventi precedenti si concentra sulla storia di Mister Vertigo e sulla rivelazione finale del "colpevole" dietro alla sua misteriosa identità.
                È normale che si discuta di questo e di questa storia in prevalenza, però vorrei porre l'accento su un'altra storia presente all'interno del libretto e che, secondo me, merita molto.
                Mi riferisco al nuovo episodio di Pianeta Paperone, della coppia Stabile/Rota.
                Questa serie di storie a me piace molto perché, sinceramente, mi suscita curiosità e interesse sapere qualcosa di più su quella che, di volta in volta, rappresenta una analisi della sfaccettata personalità di Zio Paperone e che viene portata avanti da Vito attraverso la narrazione di un singolo oggetto o comunque di un qualcosa che, oggi, contribuisce ad identificare lo Zione.
                Nel primo episodio "protagonista" era la sua panchina ispiratrice, nel secondo la sua ben nota limousine...
                Nell'episodio di questa settimana, invece, ciò che assume l'aspetto più rilevante nella narrazione di una piccola "porzione" del Papero più ricco del mondo, come si evince dal titolo, è il suo "leggendario" Segreto del tuffo.
                Ora, questa storia posso dire che mi ha veramente appassionato e la lettura della stessa è stata fluida, scorrevole, intrigante...
                Mi piace poi il rapporto che l'Autore evidenzia tra Paperino e lo Zione perché, nonostante spesso ci siano motivi di discordia tra di loro, non appena il primo suggerisce quasi involontariamente una possibile soluzione al suo ricco Zio, questi lo abbraccia da dietro con un gesto "sentito" e che rivela la naturalezza e la genuinità con cui vengono raccontati questi personaggi.
                Qualche giorno fa parlavo di quanto è stata appassionante, per me, la lettura di Paperino e il sentiero dell'unicorno e del fatto che, oltre al presupposto di un'ottima trama ben raccontata e di una bella narrazione scenica, quello che mi conquista di più in una storia è il mostrarmi la loro umanità, il fatto di essere fallibili, di incassare, inizialmente, la sconfitta e poi di riprendersi e dare il meglio di sé.
                Ecco, questa sensazione io l'ho provata nuovamente leggendo questa storia dove ci vengono mostrati l'essere fallibile dello stesso Paperone (che emerge soprattutto in quella vignetta muta a pagina 93 in cui sembra rivolgersi, quasi incredulo, al lettore) e al contempo di come una riflessione più attenta e approfondita possa portare il "nostro" alla tanto agognata meta finale.
                Ma l'apice del coinvolgimento emotivo me lo ha fatto raggiungere quella sequenza di scene in cui Paperone rievoca il suo passato e, in particolare, di come riuscì a vincere il pericolo che gli si poneva davanti grazie all'istinto.
                In questa storia, così come nelle altre di questo ciclo, ciò che emerge è proprio il carattere di Paperone, la sua natura, quell'istinto che lo porta ad apprendere  qualcosa di nuovo insito nella sua personalità e che prima non conosceva o che comunque non aveva ancora avuto modo di sperimentare.
                Poi io penso che la scelta di affidare questa serie, a livello grafico, a Marco Rota sia veramente vincente, con quel sapore classico che riesce, almeno per me, a delineare un'atmosfera di racconto "sentito" e personale che lo Zione condivide con i lettori.
                In conclusione vorrei porre in risalto la tavola 86, che fin da subito ha catturato la mia attenzione.
                Infatti, osservando con sguardo attento i libri che campeggiano nella biblioteca dello Zione, si possono trovare, ben visibili, delle scritte che omaggiano alcuni Autori o comunque personalità storiche che hanno lavorato, negli anni per Topolino.
                Tra questi, tra la seconda e la terza tavola, ho riconosciuto:
                Capelli, Lostaffa, Dalmasso, Gentilini, Penna, Romano (Scarpa?  O0), Don...
                E visto che non voglio sembrare "sibillino", allego anche le due vignette sopra citate e che posto in orizzontale, sperando di facilitarne la visibilità:  :)

                Tra questi nomi mi sembra di scorgere anche un "Vergani". Che possa essere un omaggio ad Ambrogio Vergani, disegnatore della primissima ora?
                O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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                  Re:Topolino 3427
                  Risposta #22: Venerdì 30 Lug 2021, 00:43:14
                  Sono l'unico che ha notato un easter egg con il buon Lord Quackett nell'isola di Kubot dietro alla stretta di mano tra Pippo e Balltom a pag.19 nella seconda vignetta?

                  *

                  brigo
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                    Re:Topolino 3427
                    Risposta #23: Venerdì 30 Lug 2021, 10:46:44
                    Per un attimo, quando Topolino si trova di fronte a quella persona, ho sperato vivamente che con le sue intuizioni avesse fatto un buco nell'acqua. E che magari il 'vero' colpevole, che nel frattempo lo aveva pedinato, sarebbe saltato fuori per dirgli: "Eh no, hai sbagliato maledetto sorcio, sono io Mr Vertigo!!!". Ma che bella figura ci avrebbe fatto Topolino, per una volta, a sbagliare? (non come detective, ma sicuramente come personaggio)
                    E invece niente. Tutto così liscio, così lineare. Così banale.
                    Eta Beta, davvero, messo lì per non si sa bene quale motivo, e Pippo, davvero, sprecato oltre ogni dire.
                    Praticamente bastava leggere la prima storia del ciclo, e quest'ultima, e non è che ci si sarebbe persi chissà cosa nel mezzo.
                    Salvo i disegni di Petrossi e alcune belle copertine dedicate.

                    EDIT: a questo punto quasi converrebbe sperare in un ulteriore capovolgimento, più avanti. Ma se così fosse, bisognerebbe comunque stare attenti, perché a tirarla troppo la corda poi si spezza.
                    « Ultima modifica: Venerdì 30 Lug 2021, 10:48:56 da brigo »

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                      Re:Topolino 3427
                      Risposta #24: Venerdì 30 Lug 2021, 12:05:07
                      Su Mr. Vertigo sono d'accordo con quanto scritto un po' da tutti: presentata in pompa magna, la saga non ha tenuto fede alle altissime aspettative ingenerate.

                      Per quanto mi riguarda, nonostante l'hype iniziale (sono un grande fan hitchcockiano, e il nome del villain non poteva che creare in me forte interesse), avevo smesso di appassionarmi già alla seconda puntata della prima storia. Ho comunque cercato di sospendere il giudizio per verificare dove si andasse a parare, ma a saga conclusa le perplessità sono rimaste.

                      Il colpevole è chiaramente il più scontato fra tutti, ma soprattutto mi ha infastidito il ritorno del Topolino "perfettino", concentrato sulle indagini come un automa. Sul suo volto, quando risolve il caso, si stampa il sorriso soddisfatto e compiaciuto del vincitore, e non c'è spazio alcuno per emozioni di altro tipo (che pure sarebbe stato naturale affiorassero).

                      Anche le citazioni letterarie e cinematografiche non mi hanno convinto: ce ne sono tantissime, forse fin troppe
                      Spoiler: mostra
                      (anche nell'ultima puntata l'intervento "accecante" di Eta Beta ricorda il finale de La finestra sul cortile, e questa non mi è dispiaciuta)
                      , ma spesso mi sono parse fini a se stesse, inserite per strizzare l'occhio ma senza una vera ragione.

                      È chiaro come nella valutazione generale pesi anche l'attesa eccessiva, che, a conti fatti rischia di suscitare delusione. Il direttore è abilissimo nel "vendere" i suoi prodotti, ma forse a volte esagera un po'...

                      a questo punto quasi converrebbe sperare in un ulteriore capovolgimento, più avanti. Ma se così fosse, bisognerebbe comunque stare attenti, perché a tirarla troppo la corda poi si spezza.
                      Chissà, magari la prossima "Il mio nome è Macchia Nera", caratterizzata dall'inquietante ed ermetico slogan "È difficile non dimenticare", si rivelerà a sorpresa un nuovo capitolo della saga e scopriremo che era Macchia a muovere i fili! ;D

                      *

                      Andy392
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                        Re:Topolino 3427
                        Risposta #25: Venerdì 30 Lug 2021, 14:21:18
                        Chissà, magari la prossima "Il mio nome è Macchia Nera", caratterizzata dall'inquietante ed ermetico slogan "È difficile non dimenticare", si rivelerà a sorpresa un nuovo capitolo della saga e scopriremo che era Macchia a muovere i fili! ;D
                        Peccato che il vero Macchia Nera agirebbe da solo, senza usare burattini viventi e di pezza.

                        *

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                          Re:Topolino 3427
                          Risposta #26: Venerdì 30 Lug 2021, 18:11:30
                          Topolino e l'oscura finale - Capitolo 1 : i due villaggi
                          Tito Faraci insiste nell'assurda amicizia tra Topolino e Gambadilegno (fu lui a scrivere 'Dalla parte sbagliata') quando Orazio chiede a Mickey se pensa di invitare Pietro ad una grigliata fra amici, come accaduto in precedenza. Per fortuna Topolino è titubante a tal proposito, visto il gelato al cioccolato scomparso dal frigo in quella occasione (sigh!). Inoltre fa agire Topolino come Fantozzi quando, ingollando una polpetta molto piccante, non ha il coraggio di bere subito un po' d'acqua in pubblico e corre a trovare una fontanella lontana da sguardi indiscreti. E' così vergognoso volersi rinfrescare pubblicamente la gola?
                          Sotto la maschera   ( 4° episodio di "Topolino e il principe della menzogna")
                          La cura data da Nucci ad una sceneggiatura classica (la sostanza) contrasta con una certa pubblicità urlata (la forma) che prometteva cose clamorose ad ogni nuovo episodio. Perplesso da questo 'baccano mediatico', non sono rimasto deluso dalle promesse inevitabilmente non mantenute. Non ho visto cose che voi terrestri... ma ho apprezzato la qualità della trama e dei dialoghi, in un lungo giallo che ha rispettato certi suoi codici letterari.
                          Pianeta Paperone - Il segreto del tuffo
                          Vito Stabile precisa che il ricordo dello zione su come ha imparato a tuffarsi e nuotare nel denaro è il preferito fra i vari che si sono mescolati nel tempo, non volendo ufficializzare la cosa e lasciando così un margine di fantasia su una caratteristica tipica del personaggio. Caratteristica ripresa in maniera simpatica (oltre che avventurosa) dal momento che è diventata una fissa di parecchi giornalisti ai quali Paperone, al settimo cielo per l'ultima fruttuosa spedizione, decide di regalare sia la 'confessione' che un tuffo in diretta.
                          I Bassotti e l'indeterminazione tecnologica
                          Breve divertente e densa: in 7 pagine accade di tutto (con follia e coerenza). Bravi Giunta e la nuova disegnatrice Giulia Lomurno.
                          Paperino e la vacanza rap
                          Ancor più divertente questa lunga di Marco Bosco che dipinge in salsa rap la storica rivalità PdP-RK, creando situazioni bizzarre ma verosimili, dando un senso alle strofe musicali, in genere sempre banali e scontate nel fumetto disneyano (anche nella recente Musicalisota). Qui le frasi ritmate e in rima, tipiche di un 'contest freestyle', hanno ragion d'essere anche per lo sviluppo della trama.
                          Se in futuro vedremo ancora i nipotini in musica (sicuro), spero davvero che sia rap, l'unico genere che diverte davvero nella sua scrittura musical-fumettistica.
                          « Ultima modifica: Venerdì 30 Lug 2021, 18:15:07 da Cornelius Coot »

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                            Re:Topolino 3427
                            Risposta #27: Venerdì 30 Lug 2021, 18:25:24
                            Nessun cameo di Lord Quackett, è un semplice papero ordinario  ;)

                            Sono l'unico che ha notato un easter egg con il buon Lord Quackett nell'isola di Kubot dietro alla stretta di mano tra Pippo e Balltom a pag.19 nella seconda vignetta?

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                              Re:Topolino 3427
                              Risposta #28: Venerdì 30 Lug 2021, 18:26:13
                              Sono l'unico che ha notato un easter egg con il buon Lord Quackett nell'isola di Kubot dietro alla stretta di mano tra Pippo e Balltom a pag.19 nella seconda vignetta?
                              Assomiglia a Lord Quackett ma è più alto (quasi come Pippo) ed ha una corporatura molto snella (vedasi anche il braccio filiforme). Oltretutto ci sarebbe stata una contraddizione temporale. Vedo che l'ottimo disegnatore della storia mi ha preceduto: complimenti per questa come per tante altre. Possono convincermi poco certi passaggi ma non i tuoi disegni.  :D
                              « Ultima modifica: Venerdì 30 Lug 2021, 18:32:40 da Cornelius Coot »

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                                Re:Topolino 3427
                                Risposta #29: Venerdì 30 Lug 2021, 21:13:14
                                Nessun cameo di Lord Quackett, è un semplice papero ordinario  ;)

                                Sono l'unico che ha notato un easter egg con il buon Lord Quackett nell'isola di Kubot dietro alla stretta di mano tra Pippo e Balltom a pag.19 nella seconda vignetta?
                                Grazie per la risposta! Vedo Fantomius e Paperinik ovunque, ahahah. Comunque ne approfitto per farle anch'io i complimenti per i disegni della storia. E anche per quella bomba d'arte di settimane fa: mi riferisco alla storia di Area 15 con Qua e Ray. Come disegnatore lei è attualmente uno dei migliori a mio parere: un disegno pulito, preciso e con tanti dettagli. Complimenti davvero!

                                 

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