È una sera d'estate afosa e asfissiante a Topolinia e i topolinesi cercano in tutti i modi di trovare un piccolo refrigerio che possa rendere più sopportabile il "Grande Caldo" che ha investito la città.
In quella stessa sera, Gambadilegno e Trudy si imbattono in qualcosa che attira la loro attenzione e che, inizialmente, pensano possa essere un meteorite o comunque un corpo celeste, quando in realtà si rivelerà di natura ben diversa e (per loro) assolutamente proficua.
In città infatti, ben presto, imperversa il caos, con tombini che esplodono apparentemente senza motivo, ascensori che rimangono bloccati, ventilatori guasti da anni che improvvisamente si rimettono in funzione...
Toccherà al Commissario Basettoni (il cui ruolo da protagonista riecheggia già dal titolo) e all'Ispettore Manetta fare luce su quanto sta accadendo a Topolinia e che sembra configurarsi come una vera e propria
rivolta delle macchine, sapientemente gestita da colui che se ne professa
signore!
In questa avventura, però, dovranno agire da soli visto che il buon Topolino, che tanto li ha aiutati in precedenza in casi come questo, si trova fuori città e questa assenza va a rafforzare un focus più diretto e centrato sui due membri della Polizia protagonisti della vicenda.
La storia è veramente ben scritta e, personalmente, la ritengo un vero gioiellino.
Mi è piaciuta molto la volontà da parte dell'Autore, il grande Silvano Mezzavilla, di rendere Basettoni e Manetta più protagonisti del solito e di condurre le indagini in solitaria, rivelando anche un'intraprendenza e uno sprezzo del pericolo che trovo veramente encomiabili.
Mi riferisco in particolare alla scena in cui Manetta, senza pensarci due volte, si getta d'impulso sull'elicottero comandato a distanza dal
Signore delle Macchine, rivelando uno sprezzo del pericolo e una sete di giustizia che gli fanno davvero onore e che rende questa scena la mia preferita in assoluto non solo di questa storia ma anche del personaggio di Manetta.
Se la storia presenta un ritmo serrato, intrigante, appassionante e gestito alla grande, il comparto grafico non è certo da meno e trova nelle matite splendide di Giorgio Cavazzano il connubio perfetto per una trama scritta con Maestria e che lascia veramente un bel ricordo di sé.
Avevo già avuto modo di apprezzare la netta abilità di sceneggiatore di Silvano Mezzavilla, con storie per me meravigliose come
Topolino e il Mistero della voce spezzata,
Topolino e l'enigma del faro o ancora con la poetica ed intensa
Topolino e la villa dei misteri, ma con
questa storia mi ha dimostrato, ancora una volta, quanto fosse grande il suo talento nello scrivere storie d'impatto e gialli che rimangono affrescati nella mente del lettore.
E visto che siamo in periodo, questa storia non poteva certo avere un finale diverso dal suo naturale epilogo, perché si sa:
l' Estate è così... C'è chi soffre il caldo e chi si gode il fresco!