Quando ho saputo dell'annuncio di una nuova avventura di Top de Tops su
Topolino, a distanza di quasi vent'anni dalla sua
precedente comparsa sulle pagine del libretto, la curiosità riguardo a questa storia era veramente alta e ora, a fine lettura, posso dire chiaramente che si tratta di una gran bella storia.
Già solo l'inizio è di forte impatto, con le prime due tavole incastrate all'interno di una bella cornice e le quali vanno a rappresentare il prologo da cui ha origine la storia di quel bambino attorno al quale ruota la vicenda che finirà per muovere il baronetto inglese Sir Top de Tops, alla ricerca di qualcosa di sensazionale.
Semplicemente bellissima e carica di significato poi la scena che mostra degli astanti al di fuori di una tenda e i cui volti mesti rivelano, con naturalezza e realismo, quanto sia accaduto all'interno di quella abitazione.
La storia gode di un ritmo serrato e intrigante e che rende la lettura della stessa veramente piacevole ed appassionante e che trova nei pensieri (o meglio negli appunti di viaggio) di De Tops il compagno ideale di questa bella avventura.
Non faccio fatica a considerarla tra le storie più riuscite e che ho apprezzato maggiormente tra quelle pubblicate nel 2021 su
Topolino, bastasse solo la vignetta che mostra un De Tops quasi privo di sensi in caduta libera verso il mare e che restituisce pienamente il senso di drammaticità della scena.
Mi ha fatto poi molto piacere ritrovare, seppure soltanto nelle prime pagine, il simpatico maggiordomo del baronetto inglese, Thomas, e che mi ha inevitabilmente riportato ai racconti precedenti della serie.
In particolare, leggendo
Topolino e la fonte della giovinezza, mi è venuto spontaneo ricondurre la memoria a un'altra Tops Stories, vale a dire
I Superstiti del Continente perduto, la quale è riecheggiata prepotente in me non appena ho visto gli anziani pippidi presenti nella tanto agognata meta del Tukmay Muatal.
Alla luce di tutto questo posso dire che la storia "regina" del numero di questa settimana sia, per me, veramente una ottima avventura, intrigante, appassionante, scritta con Maestria e che, a mio avviso, trova nelle belle matite di Davide Cesarello un connubio perfetto per risultare pienamente riuscita anche a livello grafico e visivo.