L'Ultima Avventura di Reginella (primo episodio)
Una storia che sembra essere degna delle prime firmate Cimino-Cavazzano, fin dalla fantastica copertina. Qui le firme sono triple e tutte al top della forma: il direttore Bertani e Vito Stabile sono in perfetta sintonia riguardo testi e sceneggiatura mentre Stefano Zanchi ha fatto un ottimo lavoro su disegni e colorazione (già meritevoli di una Deluxe, Gold o Extra che sia). Le precedenti 'comparsate' su Pacificus di Paperoga e Nonna Papera che tante critiche avevano suscitato (anche da parte mia) qui assumono un loro perché, una loro 'nobilitazione' a distanza di tempo che aiuta a sviluppare il plot di questa Ultima Avventura (spero non di fatto, viste le molteplici occasioni narrative che Pacificus potrebbe regalarci anche in futuro). Unico 'neo', le ripetute 'lacrimazioni' oculari che ho poi pensato siano in realtà dei riflessi di luce non perfettamente riusciti. Le reazioni della sovrana ai segreti non rivelati dei suoi ministri, il dialogo silenzioso (alle nostre orecchie) di zio e nipote sul terrazzo del Deposito, la presenza di Paperina che introduce ad una possibile contraddizione sentimentale fino ad oggi volutamente ignorata sono tutte situazioni molto interessanti che si svilupperanno come?
Io sono Macchia Nera (secondo episodio)
La sceneggiatura della storia è coerente sin dal titolo: Macchia Nera non vuole avere scontri diretti o raggiungere un obbiettivo concreto ma vuole fare uno show che porti gli abitanti di Topolinia ad avere di nuovo paura di lui. E questo, come comprende bene Topolino, è solo la preparazione del terreno per future incursioni più dolorose. Questa storia può considerarsi un prologo, una presentazione del 'Macchia by Nucci' che verrà. Ottimamente scritta e disegnata, anche perché un prologo di 60 tavole deve per forza unire quantità e qualità per invogliare il lettore a leggere... il seguito. Anche la fisicità del protagonista sembra adeguarsi a questo tipo di intervento spettacolare: le sue forme nere fluttuano come un vero fantasma, con dimensioni superiori a quelle standard, non scoprendo mai il corpo e il volto (che ben conosciamo), sostituendolo con occhi e 'fine' sorriso fosforescente che non danno l'idea di un semplice e banale 'taglio del mantello' ma di una proiezione luminosa della sua anima nera.
Paperinik e la minaccia alla fattoria (secondo episodio)
Anche Nonna Papera ha dunque vissuto una sua 'Ultima Avventura' (quella di Artibani, non di Reginella), con terreni espropriati e fattoria addirittura distrutta (cosa che non era riuscita a Cuordipietra nei riguardi del Deposito di Paperone). E trasferimento in casa di Paperino, con tanto di animali (e di Ciccio), come capitato allo zione all'epoca del misfatto. La reazione di Elvira non sembra essere stata così drammatica, come evidenziato in vari post. C'è da dire che il suo carattere di forte pioniera, poco propensa a sceneggiate melodrammatiche (al contrario del parente), l'abbiano indotta a tener duro, a mantenere una sofferta sobrietà anche nel momento più difficile. Ripagata dall'aiuto dei parenti e del vendicatore. Quest'ultimo ha ormai in Red Duckan il principale nemico, come Fantomius sembra averlo in Cuordipietra, fin dal college (come vedremo la settimana prossima). Un Red Duckan che ha una sua ragion d'essere nel sempre più variegato cast paperopolese: l'algido gallinaceo ha il doppio ruolo di nemico (di Paperinik) e rivale (di Paperone), senza togliere spazio a quelli più storicizzati. Con la caratteristica della legalità che sfrutta sia nel male (voluto) che nel bene (imposto: vedi ricostruzione della fattoria). Termino la mia disamina su quest'ultima fatica gervasiana (impreziosita ulteriormente da rimandi barksiani) con Anatra-che-ride, il nativo che cedette il suo terreno a Cornelius Coot e il cui nipote, John Hawk, è assoluto protagonista dell'emozionante finale. Non escludo che Duckaontas, l'amore giovanile di Cornelius mai del tutto ufficializzato (qualche autore potrebbe farlo) possa essere la sorella di questa 'Anatra'.
Paperi al supermercato
Una muta piuttosto lunga e della quale ho perso il filo. Proverò a riprenderlo con poco entusiasmo.
YDD - Vacanza da grandi
In questa serie la presenza di tanti paperi in quel di Topolinia e di tanta attuale oggettistica in un tempo teoricamente non presente sono solo alcune delle cose che non mi convincono. Attenuano questo mio disagio la presenza di due anziane 'nutrici' che hanno fatto le veci materne alle due principali icone disneyane: Zia Topolinda e Nonna Papera non si incontrano in questo episodio (ma si sono mai conosciute?) ma danno un tocco di storia e tradizione che non guasta. Ad ogni modo, chi nel forum contestava il fatto che Topolino fosse cresciuto con la zia (come Paperino con la nonna), cosa per altro già accennata da Romano Scarpa, vedrà questo punto narrativo confermato da questa serie americana.